lunedì 14 gennaio 2008

Scambi umanitari

I meccanismi fiscali mi spossano. Quando mi metto a scrivere una fattura o a fare la raccolta dei documenti per la dichiarazione dei redditi ho bisogno di fare delle tappe. E in mezzo mi devo prendere delle vacanze. Non so bene perché, non capisco... In teoria son concetti lineari, logici, eppure mi sembrano così complicati e forzati e soprattutto faticosi.
In effetti pensando più in vasta scala tutto il concetto dei soldi è faticoso. I soldi non sono un mezzo di scambio immediato: chi offre un servizio è ricambiato con pezzi di carta, che in quel momento non sono un altro servizio, ma che potranno diventare qualunque altro servizio sulla base della sua scelta. E' dunque un mezzo di scambio mediato.
Nel baratto invece chi offre un servizio è ricambiato subito con un altro servizio. E invece che prendere dei pezzi di carta riceve in cambio un po' della persona che gli sta di fronte.
Come vorrei poter andare in un negozio, prendere il maglione che mi piace di più e offrire alla commessa delle lezioni di yoga invece di passare dalla cassa.
Oppure andare al ristorante e invece di pagare il conto correggere le bozze dei menù e inventare nuovi nomi ai piatti.
In cambio di un editing potrei ricevere assistenza tecnica per il computer e in cambio della redazione di un pezzo mi porterei a casa delle torte e degli sformati.

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