lunedì 31 marzo 2008

30

Così, oggi son 30...
In realtà non so che dire. Dovrei pensare qualcosa in particolare? Che so... compiacermi degli obiettivi raggiunti e fare grandi nuovi progetti? Forse. Ma stanotte non mi viene in mente niente di tutto ciò.
Penso solo che starmene qui in questa calda e colorata stanzetta, con tante ore notturne a disposizione e una bella scorta di silenzio è un modo dolce di compiere 30 anni.
Mi sento felice, e anche un po' triste... E' possibile? Evidentemente sì.
Penso a quanti "evidentemente sì" mi sono arresa fino a oggi. Evidenze inevitabili che mi sembravano impossibili.
La Vita ti stupisce, ti sfianca, ti stordisce. Puoi prenderla di petto o di traverso, puoi voltarle le spalle o mostrarle il fianco, ma tanto alla fine ha sempre ragione lei.
E allora ecco sì, un progettino mi viene in mente. Mi piacerebbe, da oggi che sono 30, seguirlo di più questo flusso della Vita. Imparare il ritmo e stare al suo tempo. Sentendo davvero, e non solo pensando, che tutto, ma davvero tutto, può cambiare da un secondo all'altro.
E' possibile vivere così? Senza illusioni, senza attaccamenti, senza l'idea di un futuro? Senza ambizioni, senza progetti, senza eroiche missioni da compiere? Io una missione non ce l'ho, e neanche la pallida ombra di una vocazione. E allora forse questo progettino del qui e ora mi fa anche comodo.
Ma se dovessi fare un elenco delle cose che mi fanno sentire Bene, questa libertà del presente sarebbe in cima alla lista.
Così decido: mi faccio un regalo e me la stringo al petto, ancora più vicino di così, ancora più dentro.

sabato 29 marzo 2008

Qui e ora

Io voglio vivere l'adesso.
Non un attimo prima, non un attimo dopo.
Concentrazione costante, sforzo cerebrale abissale per vivere ora. Non voglio pensare a cosa ho mangiato stamattina a colazione, non voglio pensare a dove andrò oggi pomeriggio.
Anche questo magnifico sole deve scomparire, nel momento in cui non lo guardo.
Non esiste alcun altro respiro, al di fuori di quello che sto inalando ora.
Vivo di un solo battito di cuore. Di ogni singola preghiera che compone il rosario, di ogni parola, di ogni sillaba, lettera, suono informe...
L'universo dei colori si limita a questo nero che avanza sullo schermo bianco. Questo cursore lampeggiante detta il ritmo della vita.
Non esiste altra Me all'infuori di quella di questo momento. Tutte le altre sono maschere, illusioni, deliri.
Tengo i pensieri puliti e vuoti e mi lascio dondolare nel nulla.

venerdì 28 marzo 2008

Ma se...

Ma se quello che pensavi di non volere invece ti accorgi che lo vuoi?

Adesso vorrei sulle dita l'odore del tabacco, e dentro la pancia un bimbo...
Certo sono due cose che non si abbinano, ma si fa per gioco.
E cosa significa? Che presto poi mi accorgerò che queste cose non le voglio più?
Certo a smettere di fumare di nuovo si fa sempre in tempo, ma smettere un figlio non è concesso.

Nel dubbio meglio non fumare e meglio non restare incinta... O no?

Gheo dixit

"Io intuisco l'Anima delle persone. Ecco perchè mi piacciono le romelline."

giovedì 27 marzo 2008

Di là c'è lui che dorme

Il suo corpo fisico è qui e la sua mente... chissà dove.
E verrà un tempo in cui la sua mente sarà qui e il suo corpo lontano lontano.

martedì 25 marzo 2008

Matrimonio

Domenica ci siamo sposati, era il giorno di Pasqua e ci siamo sposati.
Come il Cristo Gesù, anche noi siamo risorti a nuova Vita.

Un oste come testimone, un brindisi come benedizione.
Come bouquet, tre rose rosse.
Surreale la brigata di ospiti invitati al banchetto: spazzolini da denti come fiori all'occhiello, al collo niente cravatta, ma sulle orecchie matite e sigarette.
Dono di nozze una lampada religiosa.
Grandine come riso dalle mani di Dio.
Una bianca mattina di mare la nostra luna di miele.

Sono felice. Mai giorno fu per me più sacro.

Nessuna professione di fede, ma la manifestazione di un coraggioso intento: "voglio fidarmi del tuo amore al punto di non temere il tuo giudizio".
Non "prometto", ma... "io ci provo!".

mercoledì 19 marzo 2008

L'irish

Non c'è niente da fare. E' vero che lì fuori d'inverno fa freddo e se ti dimentichi i guanti ti si congelano le dita a tenere la birra in mano. E' vero che non c'è da sedersi. E' vero che non offrono l'aperitivo e che ti guardano male quando chiedi la vaschetta blu con le patatine. E' vero è vero è vero... Ma io l'irish lo amo.
Adesso poi che stanno spuntando le prime foglioline del glicine che avvolge la piazzetta è splendido. E fra qualche settimana sarà tutto un pergolato viola. Bere una birra lì sotto quei grappoli con dietro il cielo mi fa sentire bene. Mi fa sentire a casa.
All'Irish hai la sensazione di poter incontrare chiunque, chiunque può passare di lì, perchè l'Irish non è un traguardo, è una tappa. E tutti siamo in viaggio.
Stare in piedi lì davanti mi fa sentire libera, come se in potenza potessi andare ovunque. E' come se dicessi: "Ehi, ancora non ho deciso cosa fare stasera. Stasera potrei fare qualsiasi cosa. Forse vado a Bologna, forse vado a Carpi o magari guido fino al mare. Son qui a bere una Pilsner, e mi sto preparando ad andare ovunque". Non so se mi spiego. Seduta allo Juta invece so che la serata morirà lì. Se poi mi areno nelle seggiolone di Giusti ho quasi il dubbio di non rialzarmi più...

martedì 18 marzo 2008

L'i-pod dell'amore

Ho deciso di augurare buon viaggio al Grande Principe con la musica.
Musica di amore, di pace e di serenità, che lo accompagni e lo culli nel suo Viaggio galattico.

Volete aiutarmi? Elencate le canzoni che amate di più qui sotto come commenti o alla mia mail personale e le aggiungerò nell'i-pod dell'amore :-)

Grazie e buon viaggio a tutti

lunedì 17 marzo 2008

Così vai via...

Il Grande Principe aveva deciso di partire.
Quando l'Orchidea lo seppe per un giorno e una notte innaffiò la sua terra con calde lacrime.

"Vado su un altro Pianeta, dove potrò crescere. Là ci sono persone che decideranno cosa farsene di me e io servirò i loro popoli".
"Resta con me, io so già cosa farmene di te".
"Tu mi ami. Ho bisogno di imparare come amare chi non mi ama".

Per questo il Grande Principe decise di partire, per scoprire l'amore incondizionato.
L'Orchidea restò, e si rese conto con immensa sorpresa che anche lei poteva imparare l'amore incondizionato: quando lo vide pronto per il viaggio, con gli occhi che brillavano come due stelle, fu così felice per lui che non ebbe più paura di restare sola.

venerdì 14 marzo 2008

Formattazione

Incredibili le profonde riflessioni che possono sorgere di fronte a un crescione ripieno di zucca, zucchine, patate e grana...
Mentre mastico compiaciuta guardo negli occhi quel figo di Pillo e ho una rivelazione: nella mia vita finora rifarei ogni cosa. Tutto, ma proprio tutto. Mi son resa conto che non cambierei un punto e virgola.
Non son mica tutte pagine luminose... Anzi. Ci sono vari capitoli di un buio abissale... Mi danno un po' di strizza al cuore certe notti di confusione e di umiliazione e mi sento ridicola se mi vedo da fuori durante certe tronche catastrofiche in cui ho fatto e detto cose quantomeno strane... Mi danno ancora da fare le lacrime delle persone che hanno pianto per me e credo che mi daranno da fare per sempre...
Però in fondo sono in pace. Mi osservo in tutte le situazioni, anche in quelle più disastrose. E mi faccio tenerezza. Sì, mi voglio bene. So che ho fatto del mio meglio. Mi ricordo cosa provavo e so che ogni azione è stata dettata dall'impossibilità di fare altrimenti. Ho fatto il possibile. Ho fatto quello che il mio stato di evoluzione del momento mi ha permesso di fare.
Proprio come sto facendo ora: faccio del mio meglio.
Sto per entrare nei 30. Si dice che un bilancio sia doveroso. E forse è vero.
Beh io il mio bilancio l'ho fatto stasera, masticando della zucca. Ed è un bilancio totalmente in attivo.
Delle righe vissute finora non ne formatterei neanche una.

Milioni di (S)Telle

Ieri sera planetario. Milioni di stelle subito lì, sopra di te. Si spegne la luce e ti senti su un prato in montagna.

Così mentre guardavo quella sintetica volta celeste, tra un pisolino e l'altro, mi sono lasciata trasportare da lente riflessioni (... e chi ci riusciva a seguire il complicatissimo calcolo del calendario maya?!). Milioni di stelle, e ogni popolo le interpreta a suo modo e si inventa delle figure. Dove i greci vedono orione i maya vedono il guscio di una tartaruga...
E ho pensato che ognuno di noi è una stella, e in mezzo a questi milioni di stelle scegliamo le nostre costellazioni e formiamo disegni che hanno una logica e un senso esclusivi, ciascuno crea il suo ed è solo per lui...

Chissà perchè il nostro sguardo cade proprio su certe stelle?
E a volte lo sguardo di qualcuno cade su di noi e ci fa sentire come Sirio, che è la stella più luminosa del cielo.

E poi ci sono le specialissime persone-costellazione...

Per non parlare delle persone-prOcessione (di equinozio).
Ma questa è un'altra storia...

giovedì 13 marzo 2008

Ecco Ecce Bombo

Faccio cose, vedo gente,
chiacchiero, non dico niente,
siam da soli o fra la gente...

Ci sono persone con cui cosa e dove non contano. Non sono importanti, sono zero significativi.
Perché?
Perchè il loro come è magico.

martedì 11 marzo 2008

Libertà

"Solo con molta pazienza ci si libera dal bisogno di giudicarci per le emozioni che proviamo."

Allora lo dico, anzi lo scrivo. Ammetto, confesso: voglio catene, attenzioni ossessive, legami morbosi. Voglio esclusiva assoluta, provo gelosia compulsiva e soffro di irragionevoli bisogni. Voglio che l'altro abbia bisogno di me e soffra della mia mancanza, fino all'asfissia. Mi sento sola, rotta, non finita.
Una parte di me è questo.
E non vale meno.

Voglio amore incondizionato, accettazione, libertà assoluta. Voglio Amore totale, che non conosce regole e non ascolta leggi. L'Amore che non soggiace alle illusorie convenzioni di tempo e spazio. L'Amore dei bambini, che vive nel presente e non si preoccupa. L'Amore divino, che non ha confini. Mi sento assoluta, totale, perfetta. Completa.
Una parte di me è questo.
E non vale di più.

La vita mi vizia

Lavoro da casa e poco. Orario flessibile.
Ho un amore meraviglioso tutto da scoprire, non perchè è da poco che ci conosciamo ma perchè è così pieno di vita che conoscerlo sarà una sorpresa ogni giorno, per sempre.
C'è chi mi va a prendere il gelato (quello buono, da Slurp!) e mi prepara il tè.
Ho amici che mi fanno vibrare lo sterno dal ridere e amiche che mi comprendono.
Ho una sorella e un fratello in cui riflettermi.
Ho nella mia casa la palestra perfetta in cui allenare la polarità: lo splendore del sole e le tenebre della notte.

Sono una viziata dalla vita, per questo mi permetto di fare i capricci.

domenica 9 marzo 2008

Blasfema o schizofrenica?

"Sia pace a te, cuore, perché ti muovi ad acclamare la pace pur mentre sei umido di lacrime!
Sia pace a voi, labbra, perché esprimete pace pur mentre gustate il pane dell'amarezza!"
Gibran

Stamattina sono stata a una messa piena di bambini. C'erano bambini che saltellavano e correvano ovunque. A un certo punto ce n'era perfino uno sull'altare che urlava "Mamma"!
Durante questa messa piena di strilli e di pianti il prete ha fatto una bella predica (per quello che sono riuscita a sentire). La lettura del Vangelo era la morte di Lazzaro. A un certo punto il prete ci ha chiesto: "Perchè secondo voi Gesù piange per la morte di Lazzaro, se sapeva che lo avrebbe resuscitato?"
Già... Perché?
Bella domanda.
Perchè era un vero uomo. Non nel senso di strong man ma nel senso di davvero umano :-) Cristo Gesù sente la morte del suo amico e piange per lui e per tutti gli uomini che provano il dolore della perdita. Cristo Gesù piange perchè prova una tale compassione per gli uomini da diventare uomo, da essere uomo...
Lui sa che Lazzaro risorgerà, ma in quel momento non conta. In quel momento lui onora il dolore e la mancanza, e piange. Come se Lazzaro non dovesse mai fare ritorno.
Credo che sia l'unica testimonianza del pianto del Cristo Gesù nei Vangeli...
Questa riflessione mi ha commosso profondamente. Si può partecipare al dolore altrui senza essere falsi. Si può provare sofferenza mentre si è già certi della salvezza.
Questo significa anche che perfino nel buio più profondo del vortice siamo già liberi.

Quel pianto del Cristo Gesù è il trionfo del tempo ciclico, della compresenza degli opposti, dell'Unità nella polarità.

Anche io in questi giorni mi sento profondamente triste, e nel contempo padrona di una felicità senza limiti.

giovedì 6 marzo 2008

Che lacrima!

Sì ma oggi che noia, eh!
Non son mica fatta per stare in casa a correggere fogli e fogli di bozze e punteggi. E confronta punti attacco e difesa e uniforma maiuscole e minuscole e scrivi le diciture corrette di frasi ricorrenti... ECCHE PALLE!!
Avevo ben di meglio da fare!
Essermi ritrovata a fare nella vita anche la correttrice di bozze è la mia pena del contrappasso. Io ODIO l'uniformità, il rigore, la rigidità e mi ritrovo ad applicare tutti questi criteri sentendomi una frustrata maestrina della penna rossa, promotrice di uno zelo e di una puntigliosità che non mi appartengono.

E invece avrei potuto avere il disordine di tanti capelli sul cuscino e grovigli di lenzuola...

mercoledì 5 marzo 2008

Per la mia compagna di Viaggio

"In ogni cosa ho voglia di arrivare
sino alla sostanza.
Nel lavoro, cercando la mia strada,
nel tumulto del cuore.

Sino all’essenza dei giorni passati,
sino alla loro ragione,
sino ai motivi, sino alle radici,
sino al midollo.

Eternamente aggrappandomi al filo
dei destini, degli avvenimenti,
sentire, amare, vivere, pensare,
effettuare scoperte."

Boris L. Pasternak

Stasera sono così piena di sensazioni che non so se posso trovare un modo adeguato per farle uscire. Ma poi... cosa significa adeguato? Le cose capitano sempre come deve essere, le parole sono sempre quelle esatte che dovevi pronunciare, gli incontri sono sempre perfetti nelle loro magiche e misteriose sincronie.
Tutto ciò che deve accadere accade.
Non abbiamo possibilità di difenderci, non c'è bisogno di erigere muri, barriere, scavare trincee. La Vita non cambia di un grammo il suo peso specifico, anche se noi ci arrabattiamo con alambicchi e bilance, per misurarla o per cercare di trasformare il bronzo in oro. La Vita è autocentrata: misura ogni cm di esperienza con il suo metro unico... Ogni tacca è un km, poi un soffio, un cm è il vuoto, quello dopo la saturazione. E' un parametro indefinibile, che sballa ogni calcolatore.

Per questo stasera mi sento così bene. Se non hai parametri di confronto, non esiste l'errore. L'errore si basa su una aspettativa, se l'aspettativa non c'è, non c'è giudizio, non c'è fallimento... c'è libertà.

Non ho opinioni, non ho convinzioni. La mente è in silenzio.
Stasera mi occupo di sentire.

Sento vicina una presenza antica, che arriva da un tempo che non ricordo e che da 15 anni è compagna di questa vita.

Parole di Pace

"Lascia che le cose scorrano...
ricordati che la Vita fluisce nella direzione della minor resistenza
e che ogni cosa che ti arriva giorno per giorno, istante per istante,
va nel senso del tuo Massimo Bene!"

Grazie Nicola***

martedì 4 marzo 2008

Il coraggio di innamorarsi

Per innamorarsi ci vuole coraggio. Sacrosanta verità.
Incontri una persona. C'è facilità, intesa, attrazione... Tutto è meraviglioso, scorrevole, fluido. E proprio per questo arrivi a un certo punto in cui per proseguire ci vuole coraggio. Un coraggio pazzesco, da leoni, un coraggio disumano.
E' questione di fiducia. Devi trovare da qualche parte in te il coraggio di avere fiducia.
Non nell'altro, ma nell'Universo.
A un certo punto ti devi fidare della Vita e pensare che quando tu e quella persona un giorno vi allontanerete (perchè prima o poi in un modo o in un altro capiterà per forza) tu starai bene lo stesso.

E' anche questione di fiducia in te stessa: ti abitui a essere felice accanto a quella persona e a un certo punto può capitare di prendere un granchio colossale. Ti può capitare di iniziare a pensare che la tua felicità dipenda da quella persona. E questo rende improvvisamente tutto fragile come il cristallo. Il pensiero che segue è inevitabilmente la paura. Paura che se quella persona non ci fosse tu da sola non saresti capace di essere felice.
Ovvio che è una colossale stronzata. Sono stata felice la maggior parte del tempo della mia vita precedente, e questa persona neanche la conoscevo, neanche sapevo che esisteva. Ma adesso che sono dentro alla situazione una parte di me non si ricorda più com'era "prima"... Mi sembra di essere sempre stata così: innamorata e felice e felice perchè innamorata...

E allora c'è una parte di te che scalpita e che vuole ricordarti che tu sei tanto altro oltre a quello. E vuole mettersi alla prova per dimostrarti che tu saresti felice lo stesso. E allora ti viene questo impulso pazzesco di scappare. Vuoi censurare il benessere, strapparti all'amore e portarti lontano.
La solitudine ha questo di buono: non ti induce alcuna aspettativa. Quando sei sola non hai paura di sciupare niente, sei ferma con le braccia spalancate, in ricettiva attesa.

Quando sei innamorata hai le braccia serrate in un abbraccio, e hai paura di perdere l'inestimabile valore che stringi.

Ecco, io oggi ho paura. Paura di sperimentare l'attaccamento, la perdita, il senso di abbandono.

Per innamorarsi ci vuole anche il coraggio di avere paura.

lunedì 3 marzo 2008

P R I M A V E R A

Sono andata all'Esselunga e ho comprato 4 bulbi di giglio bianco, 2 bulbi di giglio rosa e 2 bulbi di giglio fucsia.
1 pianticina di violette, è striminzita e timida, infatti era in super sconto. l'ho presa per guarirla: son certa che diventerà la più bella del mio giardino.
1 cinerea. non la conoscevo, ma è splendida e discreta.
3 meravigliose e trionfali calle. 1 rosa antico, la mia preferita, e 2 gialle e alte.

ieri ho piantato i semini di basilico, camomilla, cerfoglio e crescione. il nucleo di un orto rigoglioso e profumato.

Sì lo so, forse domani nevicherà. Ma oggi è primavera!