venerdì 23 gennaio 2009

Distrazione fatale

Oggi mi offre un'occasione eccezionale.
Una delle mie case editrici preferite cerca traduttori, mi passa l'annuncio una persona che ho conosciuto con volontà e intenzione. Link perfetto. Sono al posto giusto nel momento giusto.
Scrivo una lettera di presentazione, allego il mio cv e invio.

Peccato che nella mail inverto due parole: mi propongo come traduttrice dall'italiano all'inglese, non il contrario.
Mi lascio confondere dall'entusiasmo e inverto due innocue, neutre, parole.

Dio che lezione di umiltà. Mi brucia da morire.

giovedì 22 gennaio 2009

Quello che voglio

"Chiedo di essere capace di permettere allo Spirito di emanare da me verso tutti coloro che scelgono di entrare nella mia sfera e di poter essere uno specchio perfetto cosicché essi possano vedere Dio dentro di loro."

http://www.lightworker.it/

martedì 20 gennaio 2009

Sonno

Non mi regge più il quadricipite sinistro. E' successo stasera, dopo yoga. Non mi fa male, è una sensazione strana, un solletico interno che mi fa cedere la gamba. Come quando al mattino appena sveglia non riesco a stringere i pugni e mi viene da ridere. Sento tutto il muscolo dentro la coscia, fino al tendine dietro al ginocchio.
Che farò? Mi appoggerò di più alla gamba destra. Così mi sbilancerò e inizierà a farmi male anche la schiena.
Sì perchè in genere è così che si fa: quando qualcosa non va si spinge su quello che va, con il risultato che alla fine crolla tutto.
No, starò a riposo. Quando qualcosa non va bisogna fermarsi.

Conto sul recupero del mio corpo. Il sonno guarisce tutto.

La sala degli specchi

Non mi ero accorta di avere gli occhi blu.
I capelli chiari, la barba.
Non mi ero accorta di avere i capelli neri, e un seno importante.
Le spalle magre, il naso all'insù e un petto piatto.
Non mi ero ancora accorta di avere 80 anni, di essere madre di due figli e di averne perso uno.

Non sapevo ancora di essere sposata, con un mutuo trentennale e un biglietto per Boston fra le mani.

Non avevo capito di avere una valigia da preparare.

lunedì 19 gennaio 2009

Ora e Per Sempre

Ora e Per Sempre si incontrarono all'incrocio di due strade.
Ora voleva andare a sinistra. Per Sempre a destra.

Ora era lenta e si distraeva facilmente: un fiore, un insetto, una pozzanghera le bastavano per indugiare e smarrire la strada.
Per Sempre aveva un ritmo rapido e deciso e portava con sè una cartina dettagliata del percorso da seguire.

Ora cantava spesso durante il tragitto. Per Sempre era silenzioso e risparmiava il fiato.

Ora era scalza e piena di vesciche: le piaceva sentire la terra a contatto con la pelle.
Per Sempre aveva scarpe da trekking professionali che gli proteggevano i piedi e addolcivano il cammino.

venerdì 9 gennaio 2009

Pellegrinaggio

Ci sono strade. Quelle che percorriamo diventano le nostre.
Ci sono esperienze, c'è la trama dei rapporti umani. Tessuti trasparenti o spessi come velluto. Ci sono fili che si intrecciano e ti riconducono all'interezza di ciò che sei, all'onestà spietata, alla tua immagine riflessa nello specchio con l'esattezza della lente di ingrandimento.
Dio quante cose vedo e non mi piacciono. Che posso fare? Imparare ad accettarmi. La strada più lunga del mondo.

Pazienza, silenzio, pazienza, fiducia.
Pazienza, pazienza, pazienza, pazienza.

giovedì 8 gennaio 2009

amoR

Cosa rende un luogo una casa?
Forse, la certezza di sapere che ci si può tornare, sempre. Senza preavviso, senza avvertire. E che si può restare quanto si vuole.
Una casa è densa della sensazione di luce, anche se è di edilizia popolare.
In una casa il cuore si riscalda, anche quando i termosifoni non vanno.
C'è profumo di caffè e di panni stesi.

Una casa può essere ovunque, quando c'è qualcuno che ci aspetta.

Si scioglie, una parte di me, all'idea di appartenenza.