lunedì 30 giugno 2008

Ritorno

Tornare è sempre più bello di come te lo immagini.
Tornare è l'altra faccia della medaglia del partire.
Finchè guardi la partenza il sentimento che ti accompagna è la nostalgia.
Quando giri il ciondolo e osservi il ritorno sei di nuovo nel Flusso e ti piace farti travolgere.
Qui e ora.

giovedì 19 giugno 2008

Corpo

Che stanchezza primordiale. Il corpo è pe(n)sante, perfino i capelli mi sembrano troppi.
Chissà perchè stasera il mio corpo si sente così...
E' proprio una creatura altra da noi, questo corpo.

Guardo mio padre, imbestialito perchè costretto a vivere su delle gambe che non gli rispondono più, e mi rendo conto di quanto possiamo diventare estranei a noi stessi.

Ho visto corpi di amiche trasformarsi attorno a un altro corpo che si sta formando.

Ho visto la pelle cambiare e capelli cambiare colore, nel tempo che si fa più lento.

Io mi guardo allo specchio, e ogni volta mi riconosco. Ritrovo confini familiari e piccoli segni rassicuranti.
La presenza saltuaria di un nuovo neo basta a confondermi.

Quando tutto cambierà imparerò con l'esperienza che noi non siamo questo. Per quel giorno spero di essere allenata al cambiamento.

mercoledì 18 giugno 2008

Mare

Un uomo rapito dal mare.
-Ridammi il mio amore- disse colei che lo aveva come cuore del suo cuore.
-Non posso- rispose il mare -Perchè non so distinguere le mie onde una dall'altra-

Stasera è così... Avrei voglia di diventare mare.

lunedì 16 giugno 2008

Gioia

Ho tutto! Ho lo specchio attaccato al muroooooo!!!! Ho lo scheletro di metallo smontato e perfino tagliuzzato per poterlo buttare via comodamente, ho le due lanterne a candela appese in terrazzo... Ho i due quadri che giacevano sul termosifone da mesi appesi alla parete... Ho tutto!!! Una squadra di angeli è arrivata e mi ha aggiustato casa. Che gioia.
Grazie grazie grazie.
Chiedi e ti sarà dato. Troppo vero!

Sostituzioni

Stamattina la mia tastiera ha deciso di non digitare la 14sima lettera dell'alfabeto. L'iniziale di anda, annolino, orsche, annocchie, er intenderci... Adesso non fa neanche la u e la o accentata e il tasto "invio"... Forse è erchè nel sonno del mattino ho fatto cadere sui tasti un o' di tisana. Adesso vado al grandemilia a comrarne un'altra e già che ci sono la rendo senza fili. Ma rima di lasciarla volevo salutare e onorare questo mio camo di eserienza, su cui ho icchiettato milioni di lettere. Fedele comagna che adesso ha erso qualche tasto... qualche contatto. Anche noi continuamente erdiamo dei link e le nostre sinasi fanno strani salti ballerini... er fortuna che Dio che scrive attraverso di noi è aziente e non sceglie di sostituirci con altri esseri senza fili!

domenica 15 giugno 2008

Correre o camminare?

Ieri pomeriggio una delle infinite me possibili si è infilata la tuta e ha fatto jogging per Modena. La città era così pulita e limpida che veniva voglia di respirarla tutta di corsa. Un'"aria di vetro" rendeva tutti i soliti posti così tersi e brillanti da non crederci. E che odore stupendo. La pioggia fa miracoli!
La me che è collassata nella materia invece ha camminato e pedalato piano. E chiacchierato e contemplato tranquilla tutto quel colore e quella bella luce.

Sono sempre sdoppiata in moduli infiniti e mi perdo continuamente nella vastità del mondo delle possibilità.
Perennemente in bilico tra correre e camminare.

sabato 14 giugno 2008

Regalo

Sempre, sempre, sempre...

giovedì 12 giugno 2008

Yin e yang

Non riesco a smontare lo scheletro del vecchissimo tendone che è rovinato in terrazzo.
E' inutile, non ci riesco. Capire come funziona la chiave inglese, con quei suoi metallici slittamenti, mi è servito solo per capire un'altra cosa ben più importante: che non ho la forza per svitare quegli enormi bulloni arrugginiti.
Capito questo ho avuto una reazione strana. Mi è venuto da piangere.
Seduta in cima alla scala, tra cacciaviti (inutili) e pinze (altrettanto inutili), mi son sentita sola da morire.
Ecco come degli stupidi tubi di metallo possono farti sentire inadeguata.

Alzo gli occhi e guardo lo specchio ondulato ikea che è appoggiato al muro da più di due anni. Perchè? Perchè non so piantare in quello stesso muro quei diabolici tassellini. Chi l'ha detto che montare le cose ikea è facile? Chi???

Così rifletto: forse le mie lacrime non sono dovute al fatto che vedrò anche domattina inquietanti rami metallici che incombono sulle mie piante.
Forse la verità è che son stufa di fare cose da uomini. Son stufa di trascinare su per le scale sacchi di terra che sembrano pieni di macigni per riempire i vasi. Son stufa di dipingere, anche se coi rulli. Son stufa di portare pesi titanici... Ho buttato il vecchio divano letto e per poco non ci rimango incastrata dentro!
Io mi voglio avvolgere in un foulard, in un abbraccio, in un profumo... Mica nelle doghe in legno di un divano!

Rovine

"una ragazza la cui faccia ricorda il crollo di una diga".

Vuol dire che guardi un paio di occhi e tutti i detriti che bloccavano le tue emozioni e le rendevano stagnanti vengono spazzati via. Non è senza dolore, ma è sollievo, liberazione, respiro a polmoni profondi.
E può succedere. Può succedere a ogni angolo di strada, a ogni aperitivo, a ogni viaggio in treno, a ogni semaforo, festa, cena, pranzo, spesa... Può succedere all'incrocio di ogni sguardo.
Non devi fare nulla, semplicemente accade.

E dopo che la diga è sfondata ti stupisci di quanta fatica hai fatto per costruirla, di quanto tempo e sudore e lacrime ci hai impastato dentro. E ti stupisci del fatto che basta il contatto di un istante per buttarla giù.
E sai che quell'istante non avrebbe il valore assoluto che ha, senza tutta quella fatica, quel tempo, quel sudore e quelle lacrime.

Viva gli operai, viva i castori, viva i distruttori.

mercoledì 11 giugno 2008

Atlantide

Ho sentito ora questa canzone per la prima volta. E' una canzone triste, ma c'è qui dentro la frase più bella che si possa dire a una donna.
Vediamo se indovinate quello che penso...

martedì 10 giugno 2008

Gelsomino

Ma cosa c'è nei fiori di gelsomino... Della droga?
Quel profumo mi manda in estasi, mi inietta un languore dolcissimo.
Respiro adrenalina.
Il gelsomino mi fa felice.
La tristezza in un balcone bianco di gelsomini non si può nemmeno immaginare.

Giugno è favoloso: ovunque il pizzo fine dei gelsomini vela le narici e regala il mistero dell'estate.
L'estate raccontata dai gelsomini è sempre qualcosa di meraviglioso che sta per accadere, ma in cui si è già immersi.

Il gelsomino è renderti conto all'improvviso che sei già nel luogo esatto in cui volevi andare.

lunedì 9 giugno 2008

La punta di diamante della squadra

"Va bene, Figlio mio, torna a giocare".

Paramahansa Yogananda scrive che così parla Dio quando i suoi figli si distraggono da Lui. Ma Lui aspetta, sereno, paziente, e li osserva dagli spalti e ogni volta che hanno voglia di ritornare li accoglie a braccia aperte.
Mi piace il modo in cui Paramahansa ama Dio. Mi commuove il modo in cui Gli parla, il modo in cui Lo cerca, il modo in cui Lo ascolta e Lo invita.

Sai, Dio, mi piace questo gioco della Vita, mi diverte così tanto.
E' possibile averTi parte del gioco? Posso conoscerTi direttamente dal centrocampo?

Toilette

In un piccolo bagno romano, mentre scavalco la pisciata di una tartaruga quasi secolare,
nello stiloso appartamento di un architetto modenese dai sanitari di ceramica e legno,
seduta sul mio vater assorta a guardare le piastrelle anni '70 con le grandi margherite blu...

Rifletto sul fatto che sempre, ogni volta che siamo innamorati, pensiamo che il nostro amore sia il più grande di tutti, il più forte, il più bello, il più intenso. Quello unico e irripetibile, che non si può spiegare con le parole, che gli altri non possono capire.
Chissà perchè ci sentiamo in diritto di pretendere quest'eccezionalità. Come se questa esclusiva fosse la garanzia di un valore aggiunto al nostro sentimento.

Non è più bello pensare che si può comunicare, che tutti lo possono intuire, che in fondo proviamo tutti lo stesso amore?

sabato 7 giugno 2008

Eccezioni

Ancora pioggia. E vernice.
Birra, fonzies e popcorn in una casa nuova e vuota, ancora vergine di ricordi.
Le persone sono come le case: ce le rendono familiari i ricordi che abbiamo con loro.

A eccezione delle Anime compagne: con loro l'intimità è innata e non ha bisogno del pretesto del ricordo.

giovedì 5 giugno 2008

La più bella notte d'amore è quella che dobbiamo ancora trascorrere

Ho un Amore bellissimo. Eterno, illimitato.

Qui, dentro di me, ogni atomo vibra al suono di una musica dimenticata da tanto tempo. Una musica antica, che ho udito quando ancora non ero Antonella.

A Luca, che mi ha permesso di ricontattare questa Frequenza Celeste, va la mia gratitudine infinita.

Ti penserò, ti penserò, ti penserò. Ti penserò bene, nel bene. Luce, nella Luce. Ti manderò le preghiere più serene e le intenzioni più gioiose. Pace, fiducia, amore.

E non sarò ancora nemmeno vicina al miracolo che hai fatto per me.
Al modo in cui mi hai guarito.

Luca, la mia Luce.

martedì 3 giugno 2008

Caro pres(id)ente

Amo il presente

Tornare a Milano e non provare nostalgia.
Questo mi ha dato la misura di quanto io sia cambiata negli ultimi mesi.

Adesso so che è possibile tornare nei nostri luoghi del cuore, che siano città o le braccia delle persone che amiamo, senza che il ricordo risvegli in noi le emozioni del passato.