Bene. Sto per chiudere la valigia. L'ennesima. Ironia della sorte: ho sempre odiato fare le valigie.
Non so mai scegliere, le faccio sempre troppo pesanti, e ogni volta, puntualmente, mentre le carico su e giù per i treni maledico la mia indecisione.
Ma tanto lo so che sono fatta così, e anche questa volta lo zaino sarà pesantissimo.
E' l'insicurezza che mi frega, l'ipotesi della mancanza: e se mi serve proprio quella maglia lì?
E la pigrizia: immaginare gli abbinamenti con giorni di anticipo mi sfianca, così non penso e butto dentro tutto.
Sono diversa rispetto a un anno fa, tanto. Sono più bella. Non è qualcosa di estetico. E' qualcosa di interiore. Magari tra un anno scrivendo ancora su questo blog mi renderò conto che riuscirò anche a viaggiare leggera.
Allora sarò davvero bellissima.
martedì 30 dicembre 2008
lunedì 29 dicembre 2008
Se osservi
La cosa più incredibile dei bambini è che non hanno bisogno di nessun motivo per ridere.
E così ho scoperto che esiste anche lo Yoga della risata. Si chiama Hasya Yoga.
E così ho scoperto che esiste anche lo Yoga della risata. Si chiama Hasya Yoga.
venerdì 26 dicembre 2008
Algida
martedì 23 dicembre 2008
A colazione
- Stanotte ho sognato -
- Cosa? - e strizza la bustina di tè intorno al dito.
- Di fare l'amore con lui. -
Gocce che cadono nella tazza fumante.
- E...? -
- Sembrava vero. Ritrovavo il suo corpo, ed era vero. Mi ricordavo che nessuno è come lui. "Come ho fatto a dimenticarlo?", mi dicevo in sogno... "Come ho fatto?!". Il suo corpo era grande. Era come se io e lui fossimo nati facendo l'amore. Credo che io e lui insieme siamo nati per quello. Solo per quello. Infatti alla fine del sogno piangevo. -
- Perchè? -
- Mi lasciava sola sul letto. Aveva troppe cose da fare, si alzava e andava via. Mi ricordo un dettaglio, prima: io che gli mordo la spalla sinistra mentre guardo la mia bocca nello specchio dell'ascensore. Mi piace. -
- Eravate in ascensore? -
- Per un pezzo del sogno sì. Un ascensore rosso. Poi tutto finiva tra lenzuola bianche. -
- Materiale doc per lo psicanalista. Beviamoci 'sto tè, va'. -
- Cosa? - e strizza la bustina di tè intorno al dito.
- Di fare l'amore con lui. -
Gocce che cadono nella tazza fumante.
- E...? -
- Sembrava vero. Ritrovavo il suo corpo, ed era vero. Mi ricordavo che nessuno è come lui. "Come ho fatto a dimenticarlo?", mi dicevo in sogno... "Come ho fatto?!". Il suo corpo era grande. Era come se io e lui fossimo nati facendo l'amore. Credo che io e lui insieme siamo nati per quello. Solo per quello. Infatti alla fine del sogno piangevo. -
- Perchè? -
- Mi lasciava sola sul letto. Aveva troppe cose da fare, si alzava e andava via. Mi ricordo un dettaglio, prima: io che gli mordo la spalla sinistra mentre guardo la mia bocca nello specchio dell'ascensore. Mi piace. -
- Eravate in ascensore? -
- Per un pezzo del sogno sì. Un ascensore rosso. Poi tutto finiva tra lenzuola bianche. -
- Materiale doc per lo psicanalista. Beviamoci 'sto tè, va'. -
lunedì 22 dicembre 2008
Che Dio ti benedica
Grazie 2008!
Mi hai regalato grandiose avventure dello Spirito. Benedico ogni giorno trascorso in tua compagnia.
Sei stato l'anno più generoso che abbia mai avuto.
Mi hai portato a ballare quando credevo di non conoscere i passi (solo dopo mi sono accorta che li avevo solo scordati), mi hai consegnato di nuovo alle braccia di affetti antichi. Mi hai guidato, indulgente e paziente, verso sguardi familiari, sorrisi senza tempo. Quando ero stanca ti sei fermato e mi hai aspettato. Hai ascoltato i miei silenzi e qualche lacrima, senza offenderti mai. Mi hai accettato così, con i miei alti e bassi, occhiaie o labbra di rossetto e rimmel. Paura e amore.
Grazie 2008, grazie.
sabato 20 dicembre 2008
Solstizio d'inverno
Ci sono giorni fluidi, evanescenti. Sfuggono dalle mani come acqua fra i denti.
Aspiri, succhi, trattieni. Ma non riesci a rallentare, non conosci i freni.
Emozioni come linee si incrociano in grovigli laser... scaldano, bruciano, confondono.
Lo sterno carenato in esuberanza di cuore, di tante matte pulsioni fuori sede, che invadono la mente.
Reti neuronali surriscaldate.
E sull'Ego si abbatte il corto circuito.
Esiste un punto in cui finisce la paura?
Aspiri, succhi, trattieni. Ma non riesci a rallentare, non conosci i freni.
Emozioni come linee si incrociano in grovigli laser... scaldano, bruciano, confondono.
Lo sterno carenato in esuberanza di cuore, di tante matte pulsioni fuori sede, che invadono la mente.
Reti neuronali surriscaldate.
E sull'Ego si abbatte il corto circuito.
Esiste un punto in cui finisce la paura?
giovedì 18 dicembre 2008
Di notte
martedì 16 dicembre 2008
Profumo di dolce
"Si vive tutto per poi dimenticare", ho letto in un foglio distratto su una scrivania.
E quanta resistenza fanno i ricordi, prima di lasciarci andare.
Com'è che ce li teniamo così addosso, così attaccati al petto?
Se davvero vivessimo nel flusso, nessun ricordo avrebbe il potere di fermarsi su di noi, sarebbe spazzato immediatamente via da nuova corrente.
E' così che voglio essere? Senza memoria? So che è così.
Perchè allora ne ho tanta paura?
Certe immagini si riaprono alla mente con un profumo di zucchero e di pane. E' dolce fermarvi l'attenzione.
E' forse alla dolcezza, che non voglio rinunciare?
Come si fa a definirla, senza ricordi?
E quanta resistenza fanno i ricordi, prima di lasciarci andare.
Com'è che ce li teniamo così addosso, così attaccati al petto?
Se davvero vivessimo nel flusso, nessun ricordo avrebbe il potere di fermarsi su di noi, sarebbe spazzato immediatamente via da nuova corrente.
E' così che voglio essere? Senza memoria? So che è così.
Perchè allora ne ho tanta paura?
Certe immagini si riaprono alla mente con un profumo di zucchero e di pane. E' dolce fermarvi l'attenzione.
E' forse alla dolcezza, che non voglio rinunciare?
Come si fa a definirla, senza ricordi?
sabato 29 novembre 2008
Cous cous
Ho appena visto "Cous cous". Mamma mia. Pochi film mi hanno lasciato un tale malessere addosso.
Unica sensazione positiva: il pancino che trema di lei che balla.
Che bella quella pancia. E che bello saperla muovere così.
Camminando per Roma, a San Lorenzo, scopri una palestra in un seminterrato.
Verso le 21 fanno danza del ventre. Se ti fermi e ascolti puoi sentire il rumore di tutti i sonagli, che si muovono ritmicamente, contemporaneamente, come tutti quegli ombelichi.
Una pancia che si muove così può contenere tutto. I contorni di un figlio, gli scarti di una digestione amara, la sapienza della trasmutazione.
E' morbida al passo, docile al cambiamento, in sintonia con la Vita che scorre.
"Mi piace la tua pancia". Era la prima cosa che le aveva detto del suo corpo. La prima volta che si erano ritrovati in due dentro uno stesso letto.
Unica sensazione positiva: il pancino che trema di lei che balla.
Che bella quella pancia. E che bello saperla muovere così.
Camminando per Roma, a San Lorenzo, scopri una palestra in un seminterrato.
Verso le 21 fanno danza del ventre. Se ti fermi e ascolti puoi sentire il rumore di tutti i sonagli, che si muovono ritmicamente, contemporaneamente, come tutti quegli ombelichi.
Una pancia che si muove così può contenere tutto. I contorni di un figlio, gli scarti di una digestione amara, la sapienza della trasmutazione.
E' morbida al passo, docile al cambiamento, in sintonia con la Vita che scorre.
"Mi piace la tua pancia". Era la prima cosa che le aveva detto del suo corpo. La prima volta che si erano ritrovati in due dentro uno stesso letto.
venerdì 28 novembre 2008
Gli sguardi contro
Periodo strano.
Urge andare, urge partire. E sono ancora qui... perchè?
Cosa c'è che mi aggancia... qui?
Oggi non sono soddisfatta.
Nessun pretesto: non ho il ciclo, non ho litigato, non ho dormito poco.
Boh.
E se fosse... invidia? Se invidiassi chi ha il coraggio di fare quello che io non riesco a fare?
In-vidio: guardo contro.
Il mio sguardo si scontra con chi ha il coraggio di essere libero e leggero. Si scontra e lo incontra.
Il mio sguardo è ferito dalla sua bellezza.
Urge andare, urge partire. E sono ancora qui... perchè?
Cosa c'è che mi aggancia... qui?
Oggi non sono soddisfatta.
Nessun pretesto: non ho il ciclo, non ho litigato, non ho dormito poco.
Boh.
E se fosse... invidia? Se invidiassi chi ha il coraggio di fare quello che io non riesco a fare?
In-vidio: guardo contro.
Il mio sguardo si scontra con chi ha il coraggio di essere libero e leggero. Si scontra e lo incontra.
Il mio sguardo è ferito dalla sua bellezza.
lunedì 17 novembre 2008
Giallo al Buscapè
Stasera hanno tentato di uccidermi.
Un cameriere dall'aria affascinante e distratta ha riempito il nostro tavolo di patatine per tutta la sera.
Non facevo in tempo a vedere il fondo della ciotola che già accanto ce n'era un'altra piena di gialli veli croccanti.
Questo si chiama tentato omicidio. Me la sono cavata con qualche escoriazione alle labbra e poco altro. Ma passerò una notte insonne, a dibattermi tra le lenzuola con la gola arsa dal sale. Se dovessero fare la versione moderna del Vangelo i 40 giorni di Cristo nel deserto li ambienterebbero al Buscapè.
Demonio d'un cameriere.
Un cameriere dall'aria affascinante e distratta ha riempito il nostro tavolo di patatine per tutta la sera.
Non facevo in tempo a vedere il fondo della ciotola che già accanto ce n'era un'altra piena di gialli veli croccanti.
Questo si chiama tentato omicidio. Me la sono cavata con qualche escoriazione alle labbra e poco altro. Ma passerò una notte insonne, a dibattermi tra le lenzuola con la gola arsa dal sale. Se dovessero fare la versione moderna del Vangelo i 40 giorni di Cristo nel deserto li ambienterebbero al Buscapè.
Demonio d'un cameriere.
venerdì 14 novembre 2008
martedì 11 novembre 2008
Incontri a strani bivi
Drappello di ragazzi sgangherati in mezzo alla nebbia.
A guardarli bene non sono poi così sgangherati, anzi.
La mora ha due fili di perle di vetro attorno al collo,
la rossa ha all'indice un anello arabo con pietra di smeraldo
la bionda ha un orologio calcolatrice al polso sinistro.
Tutte e tre hanno una naturale eleganza, non avrebbero bisogno d'altro.
Lui ha due bretelle, rosse come la cravatta.
E ora è neurologo di diritto.
-Scusa, ma io ti conosco.-
-Sì, lavoravamo insieme cinque anni fa.-
Che regali che porta, la nebbia.
-E adesso? Che mestiere fai?-
-Spalo la nebbia.-
A guardarli bene non sono poi così sgangherati, anzi.
La mora ha due fili di perle di vetro attorno al collo,
la rossa ha all'indice un anello arabo con pietra di smeraldo
la bionda ha un orologio calcolatrice al polso sinistro.
Tutte e tre hanno una naturale eleganza, non avrebbero bisogno d'altro.
Lui ha due bretelle, rosse come la cravatta.
E ora è neurologo di diritto.
-Scusa, ma io ti conosco.-
-Sì, lavoravamo insieme cinque anni fa.-
Che regali che porta, la nebbia.
-E adesso? Che mestiere fai?-
-Spalo la nebbia.-
sabato 8 novembre 2008
Uno
Vuoi camminare un po' con me?
Lenti, senza fretta. Non definiamo una meta, restiamo in ascolto del sole che sorge.
Guardiamo la terra, facciamo silenzio.
Ti chiederò di rallentare, ogni tanto.
Ogni tanto mi piacerà guardarti la schiena.
Mi chiederai di aspettarti.
Se non parlerai, mi piacerà saperti a guardarmi le spalle.
Camminiamo un po' insieme,
bilanciamo i passi,
ascoltiamo il loro battito dissonante.
Tu sei la gamba destra,
io, la sinistra.
Lenti, senza fretta. Non definiamo una meta, restiamo in ascolto del sole che sorge.
Guardiamo la terra, facciamo silenzio.
Ti chiederò di rallentare, ogni tanto.
Ogni tanto mi piacerà guardarti la schiena.
Mi chiederai di aspettarti.
Se non parlerai, mi piacerà saperti a guardarmi le spalle.
Camminiamo un po' insieme,
bilanciamo i passi,
ascoltiamo il loro battito dissonante.
Tu sei la gamba destra,
io, la sinistra.
Affidarsi
Sarebbe bello sposarsi nudi.
Pelle, nei, peli, capelli. Di fronte a te non ho bisogno d'altro che di me stessa.
Mi fido del tuo sguardo.
"Nuda sei semplice come una delle tue mani,
liscia, terrestre, minima, rotonda, trasparente,
hai linee di luna, cammini di mela,
nuda sei sottile come il grano nudo.
Nuda sei azzurra come la notte a Cuba,
hai rampicanti e stelle nei tuoi capelli,
nuda sei enorme e gialla
come l'estate in una chiesa d'oro.
Nuda sei piccola come una delle tue unghie,
curva, sottile, rosea finché nasce il giorno
e t'addentri nel sotterraneo del mondo
come in una lunga galleria di vestiti e di lavori:
la tua chiarezza si spegne, si veste, si sfoglia
e di nuovo torna a essere una mano nuda."
(Pablo Neruda)
Pelle, nei, peli, capelli. Di fronte a te non ho bisogno d'altro che di me stessa.
Mi fido del tuo sguardo.
"Nuda sei semplice come una delle tue mani,
liscia, terrestre, minima, rotonda, trasparente,
hai linee di luna, cammini di mela,
nuda sei sottile come il grano nudo.
Nuda sei azzurra come la notte a Cuba,
hai rampicanti e stelle nei tuoi capelli,
nuda sei enorme e gialla
come l'estate in una chiesa d'oro.
Nuda sei piccola come una delle tue unghie,
curva, sottile, rosea finché nasce il giorno
e t'addentri nel sotterraneo del mondo
come in una lunga galleria di vestiti e di lavori:
la tua chiarezza si spegne, si veste, si sfoglia
e di nuovo torna a essere una mano nuda."
(Pablo Neruda)
giovedì 6 novembre 2008
martedì 4 novembre 2008
I mille volti della pasta coi broccoli
Ho mangiato tre volte la pasta coi broccoli.
La prima volta me l'ha cucinata un marinaio arabo in cerca di se stesso.
La seconda volta me l'ha cucinata un giovane luminoso al centro del suo mondo.
La terza volta me l'ha cucinata una cuoca di mestiere nel groviglio di una mensa.
La prima volta è stata emozione esaltante.
La seconda volta è stata gioia cristallina.
La terza volta è stata indifferenza.
La ricetta della pasta coi broccoli è scritta nei cuori.
*
*
*
La prima volta me l'ha cucinata un marinaio arabo in cerca di se stesso.
La seconda volta me l'ha cucinata un giovane luminoso al centro del suo mondo.
La terza volta me l'ha cucinata una cuoca di mestiere nel groviglio di una mensa.
La prima volta è stata emozione esaltante.
La seconda volta è stata gioia cristallina.
La terza volta è stata indifferenza.
La ricetta della pasta coi broccoli è scritta nei cuori.
*
*
*
lunedì 27 ottobre 2008
Malintesi
Oggi dal gelataio c'erano una mamma e una ragazzina che avrà avuto 8 anni. La mamma era esattamente come io non voglio essere: critica, leggermente aggressiva, ma soprattutto spaventata... aveva una tremenda paura del giudizio.
Ha comprato una supercoppona di tutta panna alla bimba. Io l'ho guardata allegramente. Lei ha dato alla bimba quella coppona dicendo nervosamente: "tieni, fatti del male".
Credo pensasse che io la stessi intimamente accusando. Il mio sguardo divertito era ai suoi occhi pieno di biasimo.
Ha comprato una supercoppona di tutta panna alla bimba. Io l'ho guardata allegramente. Lei ha dato alla bimba quella coppona dicendo nervosamente: "tieni, fatti del male".
Credo pensasse che io la stessi intimamente accusando. Il mio sguardo divertito era ai suoi occhi pieno di biasimo.
giovedì 23 ottobre 2008
Soldi infiniti
mercoledì 22 ottobre 2008
OneWorld Ticket
Comprare un biglietto aereo valido un anno e viaggiare per 12 mesi verso Est, incontro al sole.
Scegliere come tappe i luoghi d'Amore, per capire a quale comunità vuoi appartenere, senza dare per scontato che sia quella in cui sei nata.
Ritornare, con il cuore leggero e gli occhi pieni.
E poi vedere com'è tutto,
dopo.
Ho deciso che parto. Si accettano prenotazioni.
Scegliere come tappe i luoghi d'Amore, per capire a quale comunità vuoi appartenere, senza dare per scontato che sia quella in cui sei nata.
Ritornare, con il cuore leggero e gli occhi pieni.
E poi vedere com'è tutto,
dopo.
Ho deciso che parto. Si accettano prenotazioni.
lunedì 20 ottobre 2008
giovedì 16 ottobre 2008
Estinzione sentimentale
Ti rendi conto che fra i messaggi di default del mio nuovo cellulare ce n'è uno che recita: "Ti amo anch'io!". Meglio estinguersi come i dinosauri a sto punto.
Questo messaggio è della Gio. (Deve ancora venire l'epoca in cui compro un nuovo cellulare :-).
Allora se posso scegliere che animale estinto incarnare vorrei essere un'ammonite, il mollusco che lascia dopo di sè una luccicante conchiglia di madreperla.
Ma visto che ancora la razza umana esiste, parliamone. Come si può contemplare l'idea di inserire di default una frase del genere? Se voi amate qualcuno e volete dirglielo andreste su messaggi predefiniti? Ma soprattutto... se voi amate qualcuno e volete dirglielo... lo fareste via sms??? Già un "ti amo" è delicato a dirsi occhi negli occhi... figuriamoci via cell! Quello è un "ti amo" posticcio, di polistirolo, inconsistente.
Già un "ti amo" occhi negli occhi ha bisogno dei suoi tempi e dei suoi spazi, interiori ed esteriori. E dei suoi silenzi.
Vi sms è proprio improponibile.
L'aggiunta di quell' "anch'io" e del punto esclamativo, poi, è di una stucchevolezza nauseante.
Era tanto tempo che qualcosa non mi scandalizzava. Stasera va così.
Ah, Giò, non ti ho risposto perchè per l'ennesima volta non ho credito nel cellulare...
Questo messaggio è della Gio. (Deve ancora venire l'epoca in cui compro un nuovo cellulare :-).
Allora se posso scegliere che animale estinto incarnare vorrei essere un'ammonite, il mollusco che lascia dopo di sè una luccicante conchiglia di madreperla.
Ma visto che ancora la razza umana esiste, parliamone. Come si può contemplare l'idea di inserire di default una frase del genere? Se voi amate qualcuno e volete dirglielo andreste su messaggi predefiniti? Ma soprattutto... se voi amate qualcuno e volete dirglielo... lo fareste via sms??? Già un "ti amo" è delicato a dirsi occhi negli occhi... figuriamoci via cell! Quello è un "ti amo" posticcio, di polistirolo, inconsistente.
Già un "ti amo" occhi negli occhi ha bisogno dei suoi tempi e dei suoi spazi, interiori ed esteriori. E dei suoi silenzi.
Vi sms è proprio improponibile.
L'aggiunta di quell' "anch'io" e del punto esclamativo, poi, è di una stucchevolezza nauseante.
Era tanto tempo che qualcosa non mi scandalizzava. Stasera va così.
Ah, Giò, non ti ho risposto perchè per l'ennesima volta non ho credito nel cellulare...
domenica 12 ottobre 2008
E' possibile
Divertirsi tra gli ikeani di domenica pomeriggio.
E in cassa, alla domanda: "Volete la carta ikea family?" rispondere: "No, grazie. Stiamo insieme ma siamo single".
Dormire in due letti diversi, poi rincontrarsi al mattino nel lettone.
Non smetterò mai di stupirmi della illimitata forza della Provvidenza.
E in cassa, alla domanda: "Volete la carta ikea family?" rispondere: "No, grazie. Stiamo insieme ma siamo single".
Dormire in due letti diversi, poi rincontrarsi al mattino nel lettone.
Non smetterò mai di stupirmi della illimitata forza della Provvidenza.
venerdì 10 ottobre 2008
giovedì 9 ottobre 2008
Perché no?
Giocare al lotto, mettersi lo smalto con i brillantini, saltare la cena, telefonare nella notte, iniziare a scrivere un libro, gonfiare le ruote della bicicletta, aprire quel cassetto, spegnere il cellulare per 48 ore, lavarsi i denti con la mano sinistra, dormire con la testa dalla parte opposta, farsi crescere i capelli.
martedì 7 ottobre 2008
No alla compiacenza
Perchè quando attraversiamo la strada sulle strisce pedonali davanti alle auto ferme acceleriamo il passo?
Per compiacere un automobilista ignoto.
Come se quell'emerito sconosciuto ci stesse facendo un favore o ci stesse accordando chissà quale privilegio!
Attraversare sulle strisce è sacrosanto diritto di ogni pedone.
E fare le cose con il proprio ritmo è inviolabile diritto di ogni essere umano.
Io dico basta alle pretese insensate del Super Ego.
Io dico basta alla compiacenza!
"Io sulle strisce striscio".
Teddy forever!
Per compiacere un automobilista ignoto.
Come se quell'emerito sconosciuto ci stesse facendo un favore o ci stesse accordando chissà quale privilegio!
Attraversare sulle strisce è sacrosanto diritto di ogni pedone.
E fare le cose con il proprio ritmo è inviolabile diritto di ogni essere umano.
Io dico basta alle pretese insensate del Super Ego.
Io dico basta alla compiacenza!
"Io sulle strisce striscio".
Teddy forever!
domenica 5 ottobre 2008
Appello a tutte le girls
Ho svuotato l'armadio. Ci ho trovato di tutto: abiti in lungo usati una volta a una lontana festa dei 18 anni, un vestito fucsia di paillettes mai messo comprato sulla spiaggia in un impeto di follia un'estate di 10 anni fa, tute della champions di quando ero alle medie.
E poi una valanga di magliette "da casa" o da notte, cinture assurde di mia zia, chili di foulard di seta, borse che odorano di pelle vecchia...
Il bilancio è coraggioso: ho dato via più di metà della roba che avevo. Ne consegue grande gloria personale e un sottile dramma... Cosa mi metto quest'inverno?!?!
Se siete anche voi in vena di alleggerire il vostro armadio che scoppia appuntatevi questa nota: prima di passare i vostri vestiti vecchi alla caritas dirottateli da me... La mia gratitudine sarà eterna.
E poi una valanga di magliette "da casa" o da notte, cinture assurde di mia zia, chili di foulard di seta, borse che odorano di pelle vecchia...
Il bilancio è coraggioso: ho dato via più di metà della roba che avevo. Ne consegue grande gloria personale e un sottile dramma... Cosa mi metto quest'inverno?!?!
Se siete anche voi in vena di alleggerire il vostro armadio che scoppia appuntatevi questa nota: prima di passare i vostri vestiti vecchi alla caritas dirottateli da me... La mia gratitudine sarà eterna.
Radici e ali
Lavoro, c'è il sole. Forse c'è un po' troppo silenzio.
Abituarsi alla serenità non è così facile.
Abituarsi alla serenità non è così facile.
mercoledì 1 ottobre 2008
Il regalo più bello
Un seghetto per il ferro e una noce acerba.
Sono fra i miei tesori, fra i regali più preziosi che abbia mai ricevuto.
La noce mi ricorda il tempo necessario a fiorire.
Il seghetto per il ferro mi ricorda che i legami invisibili sono inalienabili.
Qualcosa c'è tra noi, di così perfetto e completo che il solo pensarlo ci rassicura.
Sono fra i miei tesori, fra i regali più preziosi che abbia mai ricevuto.
La noce mi ricorda il tempo necessario a fiorire.
Il seghetto per il ferro mi ricorda che i legami invisibili sono inalienabili.
Qualcosa c'è tra noi, di così perfetto e completo che il solo pensarlo ci rassicura.
lunedì 29 settembre 2008
Adoro
Adoro mettersi in discussione. Ripensare, rivedere.
Telefonare da una stanza all'altra da sotto le coperte, perchè hai cose da dire e ti vuoi scusare ma non hai il coraggio di parlare a facce aperte.
Adoro incontrarsi a metà strada.
Io scendo le scale, tu ti alzi dal letto, ci abbracciamo, ridiamo nella notte.
Con te a fianco che mi fai da specchio son perfetta.
Telefonare da una stanza all'altra da sotto le coperte, perchè hai cose da dire e ti vuoi scusare ma non hai il coraggio di parlare a facce aperte.
Adoro incontrarsi a metà strada.
Io scendo le scale, tu ti alzi dal letto, ci abbracciamo, ridiamo nella notte.
Con te a fianco che mi fai da specchio son perfetta.
domenica 28 settembre 2008
Non sopporto
Non sopporto scaldare il divano e avere il culo tiepido, che tanto chi se ne frega se fuori fa freddo.
Chi se ne frega se c'è qualcuno in questa piccola modena che arriva di notte da lontano, è stanco e non sa una parola di italiano. Che tanto io son qui col mio televisore e io e lui ci capiamo.
Non sopporto esser partecipe dei problemi del mondo dal trono di un water, che io so cosa vuol dire "profugo" "immigrato" "globalizzazione": leggo tutti i giorni il giornale al gabinetto e son brava a giudicare e a dire "te l'avevo detto".
Chi se ne frega se c'è qualcuno in questa piccola modena che arriva di notte da lontano, è stanco e non sa una parola di italiano. Che tanto io son qui col mio televisore e io e lui ci capiamo.
Non sopporto esser partecipe dei problemi del mondo dal trono di un water, che io so cosa vuol dire "profugo" "immigrato" "globalizzazione": leggo tutti i giorni il giornale al gabinetto e son brava a giudicare e a dire "te l'avevo detto".
venerdì 26 settembre 2008
Fiore nel deserto
giovedì 25 settembre 2008
"Fai finta che"
"Fai finta che" è lo slogan degli AlcolistiAnonimi.
Fai finta di sentirti amato, fai finta di avere fiducia in te, fai finta di non avere paura.
Cioè comportati come se ti sentissi amato, come se fossi certo delle tue qualità, come se fossi pieno di coraggio.
In effetti, se ti comporti esattamente come se tu fossi quello che non sei, qual è la differenza tra l'esserlo davvero e il non esserlo?
Una dissonanza interiore, credo.
Ma se sei veramente allenato puoi far finta che quella dissonanza non ci sia.
E allora sei, a tutti gli effetti SEI, qualunque persona desideri essere.
Fai finta di sentirti amato, fai finta di avere fiducia in te, fai finta di non avere paura.
Cioè comportati come se ti sentissi amato, come se fossi certo delle tue qualità, come se fossi pieno di coraggio.
In effetti, se ti comporti esattamente come se tu fossi quello che non sei, qual è la differenza tra l'esserlo davvero e il non esserlo?
Una dissonanza interiore, credo.
Ma se sei veramente allenato puoi far finta che quella dissonanza non ci sia.
E allora sei, a tutti gli effetti SEI, qualunque persona desideri essere.
martedì 23 settembre 2008
ON AIR
Ieri ho trovato un parcheggio, era a pelo, appena a misura, di quelli che ci entri di culo. Nel farlo mi si è spento il motore due volte e a un certo punto ho avuto la tentazione di rinunciare.
Poi mi si è accesa una lucina: CE LA FAI e alla fine ce l'ho fatta.
Quella lucina è una grande risorsa. Mi si è sempre accesa anche nei momenti meno facili della vita. Una specie di ON AIR: vai, sei in onda, adesso si fa sul serio ed è il momento di mettersi in gioco. Sei in diretta, adesso è il momento di usare il coraggio.
So che ce la fai.
Non so di chi sia la vocina che mi parla in quei momenti, ma mi fa bene ascoltarla e so che ha ragione.
Forse c'è una parte di me che ha una fiducia totale in tutto ciò che sono.
Benedetta lei.
Poi mi si è accesa una lucina: CE LA FAI e alla fine ce l'ho fatta.
Quella lucina è una grande risorsa. Mi si è sempre accesa anche nei momenti meno facili della vita. Una specie di ON AIR: vai, sei in onda, adesso si fa sul serio ed è il momento di mettersi in gioco. Sei in diretta, adesso è il momento di usare il coraggio.
So che ce la fai.
Non so di chi sia la vocina che mi parla in quei momenti, ma mi fa bene ascoltarla e so che ha ragione.
Forse c'è una parte di me che ha una fiducia totale in tutto ciò che sono.
Benedetta lei.
venerdì 19 settembre 2008
Figurine
Ieri per la prima volta in vita mia ho completato un album di figurine.
Una soddisfazione impagabile. Un sogno che si realizza a 30 anni.
Attaccare figurine è un'attività antistress, un automatismo zen, una meditazione.
Le immagini composte son le più difficili: se la linea del disegno è perfetta in un punto, in un altro punto è comunque spezzata, e allora per non far notare troppo la differenza attacchi la figurina a un mm di distanza oppure lasci tutte le linee leggermente non combacianti.
Già da quando sei bimbo la vita ti mette di fronte a grandi compromessi.
Una soddisfazione impagabile. Un sogno che si realizza a 30 anni.
Attaccare figurine è un'attività antistress, un automatismo zen, una meditazione.
Le immagini composte son le più difficili: se la linea del disegno è perfetta in un punto, in un altro punto è comunque spezzata, e allora per non far notare troppo la differenza attacchi la figurina a un mm di distanza oppure lasci tutte le linee leggermente non combacianti.
Già da quando sei bimbo la vita ti mette di fronte a grandi compromessi.
Epilogo
Alla fine la pigrizia è stata più forte della fame.
Frittata di zucchine e melanzane.
Alla faccia dei musi gialli.
Frittata di zucchine e melanzane.
Alla faccia dei musi gialli.
Discriminazioni
Non è possibile che al cinese non fanno consegna a domicilio per un importo inferiore ai 12 euro!
O sei almeno in 2 oppure sei costretta a strafogarti come un'anatra.
Così io che volevo gli spaghetti alla piastra e 3 involtini plimavela rimango digiuna.
Dio, dove sei? Dov'è la tua giustizia eterna e infallibile?!
Io invoco la spada di fiamme dell'Arcangelo Michele a protezione di tutti i singles.
Anche le pizzerie fanno discriminazioni: minimo 2 pizze se no muovi le tue gambette e te le vai a prendere da solo.
BASTA CON QUESTO RAZZISMO VERSO GLI INDIVIDUALISTI. VOLETE DARCI DA MANGIARE O NO?!
Non abbiam mica solo fame d'amore!
E al supermercato le confezioni piccole costano 1/3 in più e gli sconti son tutti formato famiglia.
Ma dico... chi sta da solo deve per forza diventare obeso?
Così ora son costretta a infilarmi un paio di jeans e a uscire per procacciarmi cibo. Voglio tornare all'età della Pietra, quando gli uomini uscivano dalle caverne a cacciare i mammuth. Saranno stati anche dei primitivi, ma le donne le trattavano coi guanti. Homo sapiens sti cazzi.
O sei almeno in 2 oppure sei costretta a strafogarti come un'anatra.
Così io che volevo gli spaghetti alla piastra e 3 involtini plimavela rimango digiuna.
Dio, dove sei? Dov'è la tua giustizia eterna e infallibile?!
Io invoco la spada di fiamme dell'Arcangelo Michele a protezione di tutti i singles.
Anche le pizzerie fanno discriminazioni: minimo 2 pizze se no muovi le tue gambette e te le vai a prendere da solo.
BASTA CON QUESTO RAZZISMO VERSO GLI INDIVIDUALISTI. VOLETE DARCI DA MANGIARE O NO?!
Non abbiam mica solo fame d'amore!
E al supermercato le confezioni piccole costano 1/3 in più e gli sconti son tutti formato famiglia.
Ma dico... chi sta da solo deve per forza diventare obeso?
Così ora son costretta a infilarmi un paio di jeans e a uscire per procacciarmi cibo. Voglio tornare all'età della Pietra, quando gli uomini uscivano dalle caverne a cacciare i mammuth. Saranno stati anche dei primitivi, ma le donne le trattavano coi guanti. Homo sapiens sti cazzi.
lunedì 15 settembre 2008
Vuoto
Sto creando il vuoto attorno a me.
Lascio la maggior parte dei vestiti, lascio quasi tutti i libri, lascio i profumi.
Oggi rileggo tutti i miei diari, dalle elementari fino a un paio di anni fa.
Centinaia di pagine che raccontano la mia vita emotiva.
Rileggo le parole e a distanza di anni ritrovo ciclicamente la stessa intensità nei sentimenti: ogni amore è stato assoluto, totalizzante, unico, di una forza miracolosa.
Sono e non sono.
Io compresente: io scrivo, io leggo, io ricordo, io sento, io dimentico, io elaboro, io assimilo, io biasimo, io comprendo, io temo, io amo.
Io conservo e io brucio.
Ho telefonato al tecnico perchè venga a pulire la canna fumaria. Prevedo una serata di splendida e assoluta solitudine in cui brucerò nel fuoco che trasforma le parole della bambina, della adolescente e della donna che sono stata finora.
Restituisco ai sentimenti che mi hanno nutrito la leggerezza che meritano.
Lascio la maggior parte dei vestiti, lascio quasi tutti i libri, lascio i profumi.
Oggi rileggo tutti i miei diari, dalle elementari fino a un paio di anni fa.
Centinaia di pagine che raccontano la mia vita emotiva.
Rileggo le parole e a distanza di anni ritrovo ciclicamente la stessa intensità nei sentimenti: ogni amore è stato assoluto, totalizzante, unico, di una forza miracolosa.
Sono e non sono.
Io compresente: io scrivo, io leggo, io ricordo, io sento, io dimentico, io elaboro, io assimilo, io biasimo, io comprendo, io temo, io amo.
Io conservo e io brucio.
Ho telefonato al tecnico perchè venga a pulire la canna fumaria. Prevedo una serata di splendida e assoluta solitudine in cui brucerò nel fuoco che trasforma le parole della bambina, della adolescente e della donna che sono stata finora.
Restituisco ai sentimenti che mi hanno nutrito la leggerezza che meritano.
giovedì 11 settembre 2008
mercoledì 10 settembre 2008
Porte
"Certi percorsi vanno fatti in due.
Ci siamo aperti delle porte a vicenda.
Ho sbirciato al di là dello spiraglio, poi ho tentato di richiudere tutto, ma non si può tornare indietro. Ormai quella fessura c'è e non posso far finta di niente.
Senza di te, quella porta non sarei mai riuscito ad aprirla."
Ci siamo aperti delle porte a vicenda.
Ho sbirciato al di là dello spiraglio, poi ho tentato di richiudere tutto, ma non si può tornare indietro. Ormai quella fessura c'è e non posso far finta di niente.
Senza di te, quella porta non sarei mai riuscito ad aprirla."
Una noce
Un ragazzo dagli occhi di cristallo ha messo una noce nella mia borsetta.
Adesso è scura è morbida. Il tempo permetterà al suo guscio esterno di seccarsi e scivolare via e renderà il suo interno forte.
Adesso è scura è morbida. Il tempo permetterà al suo guscio esterno di seccarsi e scivolare via e renderà il suo interno forte.
mercoledì 3 settembre 2008
Nuova
Torno a casa dopo un mese, e mi sembrano anni.
Di più: non mi sembra nemmeno casa.
Non è spiacevole questa sensazione di sentirmi straniera, mi fa capire che potrei vivere ovunque.
Colori troppo forti, odori, rumori accesi. Sono sensibile come un neonato appena uscito dall'utero.
Guardo le cose un tempo familiari con distacco, e so che non appartengo a niente.
Sono libera.
Di più: non mi sembra nemmeno casa.
Non è spiacevole questa sensazione di sentirmi straniera, mi fa capire che potrei vivere ovunque.
Colori troppo forti, odori, rumori accesi. Sono sensibile come un neonato appena uscito dall'utero.
Guardo le cose un tempo familiari con distacco, e so che non appartengo a niente.
Sono libera.
domenica 31 agosto 2008
Rosa
Oggi ho comprato dei vestiti. Quasi tutto bianco e rosa. Mi guardavo allo specchio e mi sentivo una gelataia. Oppure una ragazzina delle scuole medie, con quei colori addosso. Ho resistito alla tentazione di un magnifico miniabito marrone e di aggressivi pantaloncini verde militare.
Voglio sperimentare.
Mi sono sempre sentita amazzone guerriera, voglio provare la dolcezza. Dopo terra e alberi, provo panna e fragola. E strass bianchi su tessuti blu, come luci nel cielo. E oro, argento, polvere di stelle.
Voglio sperimentare.
Mi sono sempre sentita amazzone guerriera, voglio provare la dolcezza. Dopo terra e alberi, provo panna e fragola. E strass bianchi su tessuti blu, come luci nel cielo. E oro, argento, polvere di stelle.
mercoledì 27 agosto 2008
Indulgenza plenaria
"Non vale la pena soffrire."
Disarmante, semplicemente vero.
Nessuna perdita al mondo dà il diritto alla sofferenza.
Ogni volta che soffri sei fuori legge.
Fuori da qualsiasi legge biologica e spirituale. Perchè la vita in tutte le sue forme è un inno alla gioia.
Io ho trasgredito questa legge più e più volte. Sono stata in carcere quando mi hanno beccato. Poi sono uscita, a volte su cauzione, a volte dopo aver scontato la pena. Qualche volta sono anche evasa. Ma ogni volta tornavo dentro. Il paradosso è che non sapevo di quale reato ero incolpata.
Non avevo capito che è la sofferenza l'unico reato contro la Vita.
Da poco c'è stata l'indulgenza plenaria. Tutti assolti. Tutti. Anche voi. Non importa quale sofferenza abbiate commesso. Mal d'amore, dolori di salute, lutti, capricci, noia, irrequietezza... Se vogliamo siamo tutti liberi.
Non so voi, ma io ne approfitto. E dentro non ci torno più.
Disarmante, semplicemente vero.
Nessuna perdita al mondo dà il diritto alla sofferenza.
Ogni volta che soffri sei fuori legge.
Fuori da qualsiasi legge biologica e spirituale. Perchè la vita in tutte le sue forme è un inno alla gioia.
Io ho trasgredito questa legge più e più volte. Sono stata in carcere quando mi hanno beccato. Poi sono uscita, a volte su cauzione, a volte dopo aver scontato la pena. Qualche volta sono anche evasa. Ma ogni volta tornavo dentro. Il paradosso è che non sapevo di quale reato ero incolpata.
Non avevo capito che è la sofferenza l'unico reato contro la Vita.
Da poco c'è stata l'indulgenza plenaria. Tutti assolti. Tutti. Anche voi. Non importa quale sofferenza abbiate commesso. Mal d'amore, dolori di salute, lutti, capricci, noia, irrequietezza... Se vogliamo siamo tutti liberi.
Non so voi, ma io ne approfitto. E dentro non ci torno più.
sabato 23 agosto 2008
Tango
Nel tango la donna si appoggia all'uomo, è l'uomo che la guida
però
la donna non perde mai il suo baricentro: se l'uomo si sposta la donna resta in piedi.
però
la donna non perde mai il suo baricentro: se l'uomo si sposta la donna resta in piedi.
sabato 16 agosto 2008
12 donne
Distruttrice, femme fatale, amazzone, figlia, adulta integrata, artista, grande madre, fata, sciamana, imperatrice, vestale, donna cosmica.
12 donne per farne una, 12 archetipi per un'identità complessa.
12 tessere a simbolo di un mosaico di pezzi fini come polvere.
Sono tutte e non sono nessuna. Voglio provare tutti i colori.
12 donne per farne una, 12 archetipi per un'identità complessa.
12 tessere a simbolo di un mosaico di pezzi fini come polvere.
Sono tutte e non sono nessuna. Voglio provare tutti i colori.
giovedì 14 agosto 2008
Fiducia e coraggio
Richiamo a me fiducia e coraggio.
Fiducia e coraggio, per sguainare la spada fiammante della Luce con la certezza che scioglierà il nodo che mi stringe il petto.
Fiducia e coraggio, per tuffarmi nell'onda bianca che arriva e lasciare che lavi via ogni pesantezza.
Fiducia e coraggio, per aprire la gola alla pioggia e dissetarmi a occhi spalancati verso il cielo.
Fiducia e coraggio, per allargare le braccia e volare.
Allargo le braccia con fiducia e con coraggio. I fianchi sono scoperti, ma resteranno morbidi e illesi. Nessuno ha intenzione di ferirmi. Sono circondata da braccia amiche.
Richiamo a me fiducia e coraggio.
Fiducia e coraggio, per sguainare la spada fiammante della Luce con la certezza che scioglierà il nodo che mi stringe il petto.
Fiducia e coraggio, per tuffarmi nell'onda bianca che arriva e lasciare che lavi via ogni pesantezza.
Fiducia e coraggio, per aprire la gola alla pioggia e dissetarmi a occhi spalancati verso il cielo.
Fiducia e coraggio, per allargare le braccia e volare.
Allargo le braccia con fiducia e con coraggio. I fianchi sono scoperti, ma resteranno morbidi e illesi. Nessuno ha intenzione di ferirmi. Sono circondata da braccia amiche.
Richiamo a me fiducia e coraggio.
mercoledì 13 agosto 2008
Resistenze
Una parte vuole partire, l'altra rema contro.
Le ruote girano, ma il freno a mano è tirato.
Perché conoscere se stessi fa così paura?
Le ruote girano, ma il freno a mano è tirato.
Perché conoscere se stessi fa così paura?
venerdì 8 agosto 2008
888
Stelle sulle unghie: smalto nuovo. E scarpe nuove da Alice nel Paese delle Meraviglie.
Stasera cecina e granatina.
E domani un grande arrivo.
L'8 è il numero dell'abbondanza e io abbondo di felicità.
Stasera cecina e granatina.
E domani un grande arrivo.
L'8 è il numero dell'abbondanza e io abbondo di felicità.
Libera
"La matematica è un'amante gelosa."
Questo mi ha detto oggi Margot sulla spiaggia. Margot viene dalla Polonia ed è laureata in matematica.
Quando stava per consacrarsi alla matematica ha deciso che voleva vivere.
Oggi vende bigiotteria fatta a mano sulla spiaggia. Inventa ogni giorno nuove colorate equazioni da appendere alle orecchie e infila perline nel filo d'argento.
Nessuno mi ha mai parlato della matematica come Margot.
"La matematica ti ruba la mente e il cuore", mi ha detto.
Ma lei ha deciso di riprenderseli.
Grande, Margot.
Questo mi ha detto oggi Margot sulla spiaggia. Margot viene dalla Polonia ed è laureata in matematica.
Quando stava per consacrarsi alla matematica ha deciso che voleva vivere.
Oggi vende bigiotteria fatta a mano sulla spiaggia. Inventa ogni giorno nuove colorate equazioni da appendere alle orecchie e infila perline nel filo d'argento.
Nessuno mi ha mai parlato della matematica come Margot.
"La matematica ti ruba la mente e il cuore", mi ha detto.
Ma lei ha deciso di riprenderseli.
Grande, Margot.
giovedì 7 agosto 2008
Verità
Per raggiungere la Verità ci vuole molto coraggio.
Determinazione, entusiasmo, amore, compassione, fiducia...
Ma soprattutto coraggio.
Determinazione, entusiasmo, amore, compassione, fiducia...
Ma soprattutto coraggio.
mercoledì 6 agosto 2008
Uomini
Fa bene, qualche sera calda, sedere a un tavolo con uomini ubriachi.
Un po' mi sento minacciata e un po' provo tenerezza.
Li osservo e li capisco. E allo stesso tempo rimangono per me uno dei più grandi misteri.
Mi piacciono gli uomini, mi piace averli amici e mi piace averli amanti.
Mi piace averli alleati e mi piace averli avversari.
Mi spaventano, mi incuriosiscono, a volte mi annoiano. Mi innervosiscono.
Stasera è nervoso di rabbia, ma quante volte è nervoso di piacere.
Un po' mi sento minacciata e un po' provo tenerezza.
Li osservo e li capisco. E allo stesso tempo rimangono per me uno dei più grandi misteri.
Mi piacciono gli uomini, mi piace averli amici e mi piace averli amanti.
Mi piace averli alleati e mi piace averli avversari.
Mi spaventano, mi incuriosiscono, a volte mi annoiano. Mi innervosiscono.
Stasera è nervoso di rabbia, ma quante volte è nervoso di piacere.
lunedì 4 agosto 2008
Felicità azzurra
A volte ci si stupisce di come il mare che abbiam sentito ruggire dentro sia incredibilmente placido.
Guardo il tramonto e son felice. Forse il merito è anche di un paio d'occhi azzurri come il cielo d'Irlanda. O forse mi piace continuare a pensare che la felicità arrivi da fuori, perchè la responsabilità che sia tutta solo mia è ancora troppo grande.
Guardo il tramonto e son felice. Forse il merito è anche di un paio d'occhi azzurri come il cielo d'Irlanda. O forse mi piace continuare a pensare che la felicità arrivi da fuori, perchè la responsabilità che sia tutta solo mia è ancora troppo grande.
domenica 3 agosto 2008
Momenti belli
Il momento più bello di oggi è stato stamattina: in piedi davanti ai fornelli facevo rosolare le zucchine mentre Minù abbracciata al mio piede destro giocava con la mia cavigliera.
Il momento più bello dell'ultima settimana è stato quando mia zia mi ha detto che non avremmo dovuto portare il papà in struttura.
Il momento più bello dell'ultimo anno è stato quando ho letto la mail di Luca che mi invitava al macrobiotico: in quel momento ho sentito con certezza che era davvero innamorato.
Concentriamoci ogni tanto sui momenti belli: fanno essere felici.
Il momento più bello dell'ultima settimana è stato quando mia zia mi ha detto che non avremmo dovuto portare il papà in struttura.
Il momento più bello dell'ultimo anno è stato quando ho letto la mail di Luca che mi invitava al macrobiotico: in quel momento ho sentito con certezza che era davvero innamorato.
Concentriamoci ogni tanto sui momenti belli: fanno essere felici.
sabato 2 agosto 2008
Io voglio
Sono arrivata in una mansardina bianca vicino al mare. E so che è un inizio.
La nostra vita può essere qualsiasi cosa.
Io voglio che la mia vita sia un'estasi.
La nostra vita può essere qualsiasi cosa.
Io voglio che la mia vita sia un'estasi.
giovedì 31 luglio 2008
Invece no
Pensavo che non sarebbe stato facile essere di nuovo felice. Pensavo che comunicare fosse qualcosa di raro. Pensavo che sarebbe dovuto passare un sacco di tempo, e poi chissà perchè.
Pensavo che avrei avuto paura.
Invece è facile sentirmi felice. E' facile comunicare, è spontaneo essere in sintonia. Invece ho naturalmente fiducia.
"Ho paura di non trovare più qualcuno di così adatto a me". Pensavo che lo avrei pensato per sempre.
Pensavo che avrei avuto paura.
Invece è facile sentirmi felice. E' facile comunicare, è spontaneo essere in sintonia. Invece ho naturalmente fiducia.
"Ho paura di non trovare più qualcuno di così adatto a me". Pensavo che lo avrei pensato per sempre.
martedì 29 luglio 2008
lunedì 28 luglio 2008
Insonnia
Notte agitata. Troppa vita in corpo allontana il sonno.
Adrenalina e zanzare.
Cose da fare, parole da dire.
Urgenza di comunicare.
Leggo, ma potrei scrivere.
Vorrei dormire.
E invece ancora immagini, accadute o sognate. Volti, situazioni...
Questi corpi sono qui o dove?
Sulla soglia del sonno, mi sveglio a ogni nuovo movimento.
Quando il pensiero fa accelerare ancora il battito.
Condannata ad ascoltare i miei confini, resto qui dentro e mi abituo all'eterna solitudine.
Adrenalina e zanzare.
Cose da fare, parole da dire.
Urgenza di comunicare.
Leggo, ma potrei scrivere.
Vorrei dormire.
E invece ancora immagini, accadute o sognate. Volti, situazioni...
Questi corpi sono qui o dove?
Sulla soglia del sonno, mi sveglio a ogni nuovo movimento.
Quando il pensiero fa accelerare ancora il battito.
Condannata ad ascoltare i miei confini, resto qui dentro e mi abituo all'eterna solitudine.
domenica 27 luglio 2008
Verde
Verde speranza, verde menta, verde primavera.
Verde come la mia Fiesta verde mela.
Verde come il vestito che indossavo ieri sera.
Vede erba, verde pisello, verde mare.
Verde come il quarto chakra del cuore.
Verde come il Buddha sul mio altare.
Verde acido, verde elettrico, verde bile.
Verde come l'accoglienza di un ragazzo gentile.
Verde come i lampi freddi guardati dal pontile.
Verde klimtiano, verde grigio, verde bottiglia.
Verde come il fegato che infonde coraggio.
Verde come il mio terrazzo che esprime meraviglia.
Verde rana, verde muschio, verde sottobosco.
Verde come quello sguardo nascosto.
Verde come l'abbraccio che ancora non conosco.
Verde come la mia Fiesta verde mela.
Verde come il vestito che indossavo ieri sera.
Vede erba, verde pisello, verde mare.
Verde come il quarto chakra del cuore.
Verde come il Buddha sul mio altare.
Verde acido, verde elettrico, verde bile.
Verde come l'accoglienza di un ragazzo gentile.
Verde come i lampi freddi guardati dal pontile.
Verde klimtiano, verde grigio, verde bottiglia.
Verde come il fegato che infonde coraggio.
Verde come il mio terrazzo che esprime meraviglia.
Verde rana, verde muschio, verde sottobosco.
Verde come quello sguardo nascosto.
Verde come l'abbraccio che ancora non conosco.
Belle sorprese
Fisarmoniche e violini sotto il portico delle cinque chiese.
Kusturica + Bologna è un'unione perfetta, come marmellata di amarene + nutella.
E in mezzo alla gente allegra e sudata, un ragazzo con gli occhi belli si avvicina e tira fuori dalla borsa due birre. -Le volete? Erano per dei miei amici, ma qui in mezzo non li troverò mai-
Un accendino, l'abilità di Pietro e le stappiamo tutte e tre. Cin cin.
A casa di Pietro e Chiara, sul pavimento del bagno, eleganti lettere nere formano una poesia.
Seduta sul vater, cerco le parole nell'alfabeto di piastrelle e non ho bisogno di nessun libro.
Queste son benedizioni.
Kusturica + Bologna è un'unione perfetta, come marmellata di amarene + nutella.
E in mezzo alla gente allegra e sudata, un ragazzo con gli occhi belli si avvicina e tira fuori dalla borsa due birre. -Le volete? Erano per dei miei amici, ma qui in mezzo non li troverò mai-
Un accendino, l'abilità di Pietro e le stappiamo tutte e tre. Cin cin.
A casa di Pietro e Chiara, sul pavimento del bagno, eleganti lettere nere formano una poesia.
Seduta sul vater, cerco le parole nell'alfabeto di piastrelle e non ho bisogno di nessun libro.
Queste son benedizioni.
sabato 26 luglio 2008
Girotondo
"E gira, e gira. Bisogna saltarci sopra, a questa ruota.
E girare con lei. Poi se vuoi, mentre stai girando, puoi anche sorridere.
Ma opporti no. Se ti opponi puoi solo stare male."
Gheo è il mio maestro migliore.
Oggi ho scritto: "Richiamo a me la fiducia".
E immediatamente mi è stato risposto: "Procedi con fiducia".
Mi sento protetta.
Mille occhi vegliano su di noi in ogni istante.
Siamo come bambini in un asilo.
Non può capitarci nulla di male.
Solo girotondi.
E girare con lei. Poi se vuoi, mentre stai girando, puoi anche sorridere.
Ma opporti no. Se ti opponi puoi solo stare male."
Gheo è il mio maestro migliore.
Oggi ho scritto: "Richiamo a me la fiducia".
E immediatamente mi è stato risposto: "Procedi con fiducia".
Mi sento protetta.
Mille occhi vegliano su di noi in ogni istante.
Siamo come bambini in un asilo.
Non può capitarci nulla di male.
Solo girotondi.
giovedì 24 luglio 2008
Dove diavolo è Matt?
Stasera mi hanno parlato di "Mattatoio n. 5" di Kurt Vonnegut. In questo libro il protagonista è studiato come una cavia dagli alieni. Alla fine dell'osservazione di tutta la sua vita gli alieni registrano i momenti felici. Quelli sono gli unici ritenuti attendibili, gli unici degni di memoria documentaria.
Quando la ragazza che mi raccontava questo ha smesso di parlare, mi son resa conto che io sono spesso felice. Se gli alieni mi tenessero sotto osservazione alla fine della mia vita avrebbero scritto un'enciclopedia.
Anche quest'uomo che balla in giro per il mondo è felice. E fa felice chi lo guarda.
Secondo me Matthew Harding è un genio. Un performer eccezionale. Un artista assoluto.
Quando vedo cose così sento che gli esseri umani sono creature sublimi.
Quando la ragazza che mi raccontava questo ha smesso di parlare, mi son resa conto che io sono spesso felice. Se gli alieni mi tenessero sotto osservazione alla fine della mia vita avrebbero scritto un'enciclopedia.
Anche quest'uomo che balla in giro per il mondo è felice. E fa felice chi lo guarda.
Secondo me Matthew Harding è un genio. Un performer eccezionale. Un artista assoluto.
Quando vedo cose così sento che gli esseri umani sono creature sublimi.
martedì 22 luglio 2008
Gli uomini servono
Ho trovato la mia caffeina naturale.
Devo lavorare un sacco e non posso permettermi abbiocchi. Come quando si studiava per gli esami e c'erano un tot di pagine da fare al giorno... La pennichella era fatale... Inammissibile.
Allora bevevo litri di caffè, ora no. Il caffè non mi serve più.
Quando mi viene sonno telefono a casa di Luca: il cuore va immediatamente a 2000 battiti al minuto e la pressione si alza.
Tanto non risponde mai nessuno... e tentar non nuoce.
Bastano 6 o 7 squilli a vuoto e torno arzilla come Spank.
Praticamente sono sotto doping.
...Spero solo che Luca non abbia il Chi è.
Devo lavorare un sacco e non posso permettermi abbiocchi. Come quando si studiava per gli esami e c'erano un tot di pagine da fare al giorno... La pennichella era fatale... Inammissibile.
Allora bevevo litri di caffè, ora no. Il caffè non mi serve più.
Quando mi viene sonno telefono a casa di Luca: il cuore va immediatamente a 2000 battiti al minuto e la pressione si alza.
Tanto non risponde mai nessuno... e tentar non nuoce.
Bastano 6 o 7 squilli a vuoto e torno arzilla come Spank.
Praticamente sono sotto doping.
...Spero solo che Luca non abbia il Chi è.
domenica 20 luglio 2008
Cerco radici
Ieri due amici si sono promessi fedeltà eterna. Io i matrimoni non li capisco, e non so se mai li capirò.
Ma è commovente sentire una voce rotta dall'emozione nel pronunciare una professione d'amore.
Io non ce l'ho questa dedizione, questa fiducia, questa certezza. Le invidio, le ammiro, le biasimo.
Io non ce l'ho questa costanza.
Forse è per questo che da ieri cerco qualcuno che mi oppone un ostinato silenzio.
Perchè spero di ancorarmi ai suoi occhi e di scoprire che non sono, poi, così volubile.
Quando vedi due mani che si stringono di fronte a un'altare ti viene un'insensata voglia di radici. E tutto ciò che ha una fine ti sembra privo di valore.
I matrimoni hanno il diabolico effetto di sminuire ogni storia d'amore che dura un po' meno dell'eternità.
Ma è commovente sentire una voce rotta dall'emozione nel pronunciare una professione d'amore.
Io non ce l'ho questa dedizione, questa fiducia, questa certezza. Le invidio, le ammiro, le biasimo.
Io non ce l'ho questa costanza.
Forse è per questo che da ieri cerco qualcuno che mi oppone un ostinato silenzio.
Perchè spero di ancorarmi ai suoi occhi e di scoprire che non sono, poi, così volubile.
Quando vedi due mani che si stringono di fronte a un'altare ti viene un'insensata voglia di radici. E tutto ciò che ha una fine ti sembra privo di valore.
I matrimoni hanno il diabolico effetto di sminuire ogni storia d'amore che dura un po' meno dell'eternità.
giovedì 17 luglio 2008
Meraviglia
Ci sono parole che ti lasciano senza.
"Ci sono cose nascoste sulla terra
che mandano tra noi una pace muta,
cose che parlano del parlare delle cose
e che se nominate fanno bene -
ogni trentanni
tutti i bambù del mondo fioriscono insieme,
realtà spiovute dall'immaginazione."
Silvia Brè
"Ci sono cose nascoste sulla terra
che mandano tra noi una pace muta,
cose che parlano del parlare delle cose
e che se nominate fanno bene -
ogni trentanni
tutti i bambù del mondo fioriscono insieme,
realtà spiovute dall'immaginazione."
Silvia Brè
mercoledì 16 luglio 2008
martedì 15 luglio 2008
A Ethel
...e alla Ethel che c'è in ciascuna di noi.
LOVE
"Più dei tramonti, più del volo di un uccello,
la cosa meravigliosa in assoluto
è una donna in rinascita.
Quando si rimette in piedi
dopo la catastrofe, dopo la caduta. Che uno dice: è finita.
No, non è mai finita per una donna.
Una donna si rialza sempre,
anche quando non ci crede, anche se non vuole.
Non parlo solo dei dolori immensi,
di quelle ferite da mina anti-uomo
che ti fa la morte o la malattia.
Parlo di te, che questo periodo non finisce più,
che ti stai giocando l'esistenza
in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame,
peggio che a scuola.
Te, implacabile arbitro di te stessa,
che da come il tuo capo ti guarderà
deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare.
Così ogni giorno,
e questo noviziato non finisce mai.
E sei tu che lo fai durare.
Oppure parlo di te,
che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo;
che sei terrorizzata che una storia ti tolga
l'aria, che non flirti con nessuno perché
hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita.
Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu,
poi soffri come un cane.
Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi
giustificare, che ti vuole cambiare,
o che devi cambiare tu
per tenertelo stretto.
Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa.
Eppure te la racconti, te lo dici anche quando
parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così".
E il cielo si abbassa di un altro palmo.
Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere,
ci hai abitato Natale e Pasqua.
In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima
ed è passato tanto tempo,
e ne hai buttata talmente tanta di anima,
che un giorno cominci a cercarti
dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata.
Comunque sia andata, ora sei qui
e so che c'è stato un momento che hai guardato giù
e avevi i piedi nel cemento.
Dovunque fossi, ci stavi stretta:
nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine.
Ed è stata crisi, e hai pianto.
Dio quanto piangete!
Avete una sorgente d'acqua nello stomaco.
Hai pianto mentre camminavi in una strada
affollata, alla fermata della metro, sul motorino.
Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.
E quella notte che hai preso la macchina
e hai guidato per ore, perché l'aria buia
ti asciugasse le guance?
E poi hai scavato, hai parlato,
quanto parlate, ragazze! Lacrime e parole.
Per capire, per tirare fuori una radice lunga
sei metri che dia un senso al tuo dolore.
"Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre
lo stesso schema? Sono forse pazza?"
Se lo sono chiesto tutte.
E allora vai giù con la ruspa
dentro alla tua storia, a due, a quattro mani,
e saltano fuori migliaia di tasselli.
Un puzzle inestricabile.
Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi?
E' da quel grande fegato
che ti ci vuole per guardarti così, scomposta
in mille coriandoli, che ricomincerai.
Perché una donna ricomincia comunque,
ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.
Ti servirà una strategia, dovrai inventarti
una nuova forma per la tua nuova te.
Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo,
di presentarti a te stessa.
Non puoi più essere quella di prima.
Prima della ruspa.
Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente.
Innamorarsi di nuovo di se stessi,
o farlo per la prima volta, è come un diesel.
Parte piano, bisogna insistere.
Ma quando va, va in corsa.
E' un'avventura, ricostruire se stesse. La più grande.
Non importa da dove cominci, se dalla casa,
dal colore delle tende
o dal taglio di capelli.
Vi ho sempre adorato, donne in rinascita,
per questo meraviglioso modo di gridare
al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori
o con un fresco ricciolo biondo.
Perché tutti devono capire e vedere:
"Attenti: il cantiere è aperto,
stiamo lavorando anche per voi.
Ma soprattutto per noi stesse".
Più delle albe, più del sole,
una donna in rinascita è la più grande meraviglia.
Per chi la incontra e per se stessa.
È la primavera a novembre.
Quando meno te l'aspetti."
Jack Folla
LOVE
"Più dei tramonti, più del volo di un uccello,
la cosa meravigliosa in assoluto
è una donna in rinascita.
Quando si rimette in piedi
dopo la catastrofe, dopo la caduta. Che uno dice: è finita.
No, non è mai finita per una donna.
Una donna si rialza sempre,
anche quando non ci crede, anche se non vuole.
Non parlo solo dei dolori immensi,
di quelle ferite da mina anti-uomo
che ti fa la morte o la malattia.
Parlo di te, che questo periodo non finisce più,
che ti stai giocando l'esistenza
in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame,
peggio che a scuola.
Te, implacabile arbitro di te stessa,
che da come il tuo capo ti guarderà
deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare.
Così ogni giorno,
e questo noviziato non finisce mai.
E sei tu che lo fai durare.
Oppure parlo di te,
che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo;
che sei terrorizzata che una storia ti tolga
l'aria, che non flirti con nessuno perché
hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita.
Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu,
poi soffri come un cane.
Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi
giustificare, che ti vuole cambiare,
o che devi cambiare tu
per tenertelo stretto.
Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa.
Eppure te la racconti, te lo dici anche quando
parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così".
E il cielo si abbassa di un altro palmo.
Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere,
ci hai abitato Natale e Pasqua.
In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima
ed è passato tanto tempo,
e ne hai buttata talmente tanta di anima,
che un giorno cominci a cercarti
dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata.
Comunque sia andata, ora sei qui
e so che c'è stato un momento che hai guardato giù
e avevi i piedi nel cemento.
Dovunque fossi, ci stavi stretta:
nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine.
Ed è stata crisi, e hai pianto.
Dio quanto piangete!
Avete una sorgente d'acqua nello stomaco.
Hai pianto mentre camminavi in una strada
affollata, alla fermata della metro, sul motorino.
Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.
E quella notte che hai preso la macchina
e hai guidato per ore, perché l'aria buia
ti asciugasse le guance?
E poi hai scavato, hai parlato,
quanto parlate, ragazze! Lacrime e parole.
Per capire, per tirare fuori una radice lunga
sei metri che dia un senso al tuo dolore.
"Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre
lo stesso schema? Sono forse pazza?"
Se lo sono chiesto tutte.
E allora vai giù con la ruspa
dentro alla tua storia, a due, a quattro mani,
e saltano fuori migliaia di tasselli.
Un puzzle inestricabile.
Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi?
E' da quel grande fegato
che ti ci vuole per guardarti così, scomposta
in mille coriandoli, che ricomincerai.
Perché una donna ricomincia comunque,
ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.
Ti servirà una strategia, dovrai inventarti
una nuova forma per la tua nuova te.
Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo,
di presentarti a te stessa.
Non puoi più essere quella di prima.
Prima della ruspa.
Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente.
Innamorarsi di nuovo di se stessi,
o farlo per la prima volta, è come un diesel.
Parte piano, bisogna insistere.
Ma quando va, va in corsa.
E' un'avventura, ricostruire se stesse. La più grande.
Non importa da dove cominci, se dalla casa,
dal colore delle tende
o dal taglio di capelli.
Vi ho sempre adorato, donne in rinascita,
per questo meraviglioso modo di gridare
al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori
o con un fresco ricciolo biondo.
Perché tutti devono capire e vedere:
"Attenti: il cantiere è aperto,
stiamo lavorando anche per voi.
Ma soprattutto per noi stesse".
Più delle albe, più del sole,
una donna in rinascita è la più grande meraviglia.
Per chi la incontra e per se stessa.
È la primavera a novembre.
Quando meno te l'aspetti."
Jack Folla
lunedì 14 luglio 2008
Habitat
Dio che bello sentire freddo ai piedi e mettersi i calzini dopo settimane di calura fotonica.
Temperatura ideale.
Sarà per questo che oggi le mie sinapsi viaggiano in collegamenti supersonici?
Temperatura ideale.
Sarà per questo che oggi le mie sinapsi viaggiano in collegamenti supersonici?
domenica 13 luglio 2008
Cocomero e coccole
L'ombelico profondo si fa pozzanghera,
sotto la pressione del diaframma.
Vedo la polpa rossa della tua faccia
e i semi neri che sono i tuoi occhi.
Allora le unghie, lucide foglie di pianta grassa, non sanno tacere.
sotto la pressione del diaframma.
Vedo la polpa rossa della tua faccia
e i semi neri che sono i tuoi occhi.
Allora le unghie, lucide foglie di pianta grassa, non sanno tacere.
sabato 12 luglio 2008
Amore?
"Qual è il meccanismo per cui l'amore diventa attaccamento? Nel momento in cui dici alla persona che ami: "Ama solo me", hai cominciato a possedere. E quando possiedi qualcuno lo hai insultato profondamente, perchè lo hai trasformato in un oggetto.
L'attaccamento è una delle cose più brutte. E dicendo "brutte" non intendo solo dal punto di vista spirituale, ma anche estetico. Quando ti attacchi a qualcuno, hai perso la tua solitudine, hai perso tutto. Per il semplice piacere di sentirti necessario e vicino a qualcuno, hai perso ogni cosa. Hai perso te stesso.
Se non vuoi essere posseduto, non possedere.
Amare la libertà, cercare di essere libero, significa fondamentalmente che sei giunto a una profonda comprensione di te stesso. Adesso sai che basti a te stesso. Puoi condividere con qualcuno, ma non sei dipendente.
Per amare devi prima essere presente.
Non lottare contro l'attaccamento, prova a capire perchè esiste. E sappi che il motivo profondo è questo: l'attaccamento è presente perchè tu non ci sei."
Osho "Con te e senza di te"
Come mai siamo convinti che l'amore sia limitato? Cos'è questo bisogno di pensare che amare più persone equivalga a tradirle? Ma di cosa abbiamo paura? Cos'è quest'ansia di dover essere totalizzanti, assoluti?
Che bisogno c'è di fare delle promesse?
"Ti sarò fedele sempre".
E per questo da oggi in poi mi condanno all'automutilazione. Oggi ti offro la mia falange, domani sacrificherò la mia mano, poi mi taglierò il braccio. E quando tu mi darai da mangiare le tue gambe, allora io ti donerò le mie.
Sarà bellissimo, amore mio. Staremo per sempre insieme, immobili e vicini. Sei felice... amore mio?
"Ti sarò fedele sempre".
Sarò per sempre fedele ai tuoi sentimenti. Sarò fedele alle tue scelte, ai tuoi desideri, alle tue gioie.
E non saranno gioie solo le scelte che includono me. Che fedeltà è una fedeltà in cui è implicita la mia presenza? Che amore è un amore che impone una condizione?
Rispetterò il ritmo del tuo cuore, le sue onde che ti portano vicino e ti portano lontano.
Sarò fedele al tuo amore e al tuo non amarmi più.
L'attaccamento è una delle cose più brutte. E dicendo "brutte" non intendo solo dal punto di vista spirituale, ma anche estetico. Quando ti attacchi a qualcuno, hai perso la tua solitudine, hai perso tutto. Per il semplice piacere di sentirti necessario e vicino a qualcuno, hai perso ogni cosa. Hai perso te stesso.
Se non vuoi essere posseduto, non possedere.
Amare la libertà, cercare di essere libero, significa fondamentalmente che sei giunto a una profonda comprensione di te stesso. Adesso sai che basti a te stesso. Puoi condividere con qualcuno, ma non sei dipendente.
Per amare devi prima essere presente.
Non lottare contro l'attaccamento, prova a capire perchè esiste. E sappi che il motivo profondo è questo: l'attaccamento è presente perchè tu non ci sei."
Osho "Con te e senza di te"
Come mai siamo convinti che l'amore sia limitato? Cos'è questo bisogno di pensare che amare più persone equivalga a tradirle? Ma di cosa abbiamo paura? Cos'è quest'ansia di dover essere totalizzanti, assoluti?
Che bisogno c'è di fare delle promesse?
"Ti sarò fedele sempre".
E per questo da oggi in poi mi condanno all'automutilazione. Oggi ti offro la mia falange, domani sacrificherò la mia mano, poi mi taglierò il braccio. E quando tu mi darai da mangiare le tue gambe, allora io ti donerò le mie.
Sarà bellissimo, amore mio. Staremo per sempre insieme, immobili e vicini. Sei felice... amore mio?
"Ti sarò fedele sempre".
Sarò per sempre fedele ai tuoi sentimenti. Sarò fedele alle tue scelte, ai tuoi desideri, alle tue gioie.
E non saranno gioie solo le scelte che includono me. Che fedeltà è una fedeltà in cui è implicita la mia presenza? Che amore è un amore che impone una condizione?
Rispetterò il ritmo del tuo cuore, le sue onde che ti portano vicino e ti portano lontano.
Sarò fedele al tuo amore e al tuo non amarmi più.
venerdì 11 luglio 2008
Madri
Stamattina ero qui con Greta e pensavo che per essere (una buona) madre bisogna:
- essere molto generose
- avere un buon odore
- sapersi divertire
- avere pazienza
- essere felici
- essere umili
Forse però allora nessuno farebbe figli.
Già le piante in terrazzo ti insegnano un sacco. Credo che quello che ti insegna un figlio non abbia paragoni.
Per ora mi bastano le piante in terrazzo.
- essere molto generose
- avere un buon odore
- sapersi divertire
- avere pazienza
- essere felici
- essere umili
Forse però allora nessuno farebbe figli.
Già le piante in terrazzo ti insegnano un sacco. Credo che quello che ti insegna un figlio non abbia paragoni.
Per ora mi bastano le piante in terrazzo.
giovedì 10 luglio 2008
Sulla strada di Casa
...e le pareti del labirinto sono fatte di specchi.
"Ognuno tocca l'altro in sé
prima di avviarsi ad incontrarlo. (...)
Forbici illusorie ritagliano un io d'angelo,
la sua ala nella mia bocca è la lingua del tu."
Bernard Noel
"Ognuno tocca l'altro in sé
prima di avviarsi ad incontrarlo. (...)
Forbici illusorie ritagliano un io d'angelo,
la sua ala nella mia bocca è la lingua del tu."
Bernard Noel
Lorenzo
Se provo a uscire dal labirinto, qualcosa riporta la mia attenzione qui.
Evidentemente è qui la foglia da guardare, la siepe da annusare, la terra da calpestare.
Oppure fuori dal labirinto c'è semplicemente un labirinto più grande, dentro un altro più grande, dentro un altro più grande...
Stasera l'ho passata dentro un labirinto di persone, muri le braccia alzate verso il cielo, muri le mani.
Quelle pareti mi piacevano da matti, e ogni volta che volevo potevo guardare il cielo.
Son sicura che da nessun altro posto il cielo era bello come da lì.
Le mani sul cuore ad ascoltare la cassa toracica che vibra, i jeans che tremano a contatto col suono che sale da terra. Musica che arriva da ogni lato, attraverso l'aria, attraverso i sanpietrini. E lo sterno diventa ricetrasmittente e trasforma le frequenze e distribuisce a ogni atomo la sua dose.
Grazie a te, Lorenzo.
Evidentemente è qui la foglia da guardare, la siepe da annusare, la terra da calpestare.
Oppure fuori dal labirinto c'è semplicemente un labirinto più grande, dentro un altro più grande, dentro un altro più grande...
Stasera l'ho passata dentro un labirinto di persone, muri le braccia alzate verso il cielo, muri le mani.
Quelle pareti mi piacevano da matti, e ogni volta che volevo potevo guardare il cielo.
Son sicura che da nessun altro posto il cielo era bello come da lì.
Le mani sul cuore ad ascoltare la cassa toracica che vibra, i jeans che tremano a contatto col suono che sale da terra. Musica che arriva da ogni lato, attraverso l'aria, attraverso i sanpietrini. E lo sterno diventa ricetrasmittente e trasforma le frequenze e distribuisce a ogni atomo la sua dose.
Grazie a te, Lorenzo.
mercoledì 9 luglio 2008
Buongiorno
Stamattina la ballavo insieme a Greta.
Greta ha 6 mesi, ballavamo raf, lei addosso a me, io attorno a lei e noi davanti allo specchio.
Le parlavo e mi emozionavo: - Questa vita è meravigliosa, vedrai come ti diverti -
Dio quante cose fantastiche deve ancora conoscere.
E anch'io.
Greta ha 6 mesi, ballavamo raf, lei addosso a me, io attorno a lei e noi davanti allo specchio.
Le parlavo e mi emozionavo: - Questa vita è meravigliosa, vedrai come ti diverti -
Dio quante cose fantastiche deve ancora conoscere.
E anch'io.
lunedì 7 luglio 2008
Per chi ancora non conosco
C'è una ragazza che si definisce "fotografa della comprensione". Chapeau.
Ancora non la conosco di persona, ma ho la sensazione che presto succederà.
Qui c'è un'altra storia che parla di comprensione. L'ha scritta una persona che, forse, inizio a conoscere stasera.
La dedico alla mia mamma.
"C'era una volta una civiltà, molto avanzata tecnologicamente, che conosceva la matematica ma non la scrittura né la poesia. Un giorno, chissà come, gli abitanti trovarono per caso un "oggetto" mai visto. Era un libro. Solo un libro. Ma che strana cosa non è mai un libro per chi non sa leggere.
Gli scienziati si precipitarono e, portatolo con ogni cautela nei loro laboratori, iniziarono a pesarlo, a misurarne, con la massima precisione possibile, lunghezza, larghezza, spessore, a contarne le pagine, a radiografarlo, ad analizzarne chimicamente carta e inchiostro, a collegare statisticamente tra loro -mediante raffinati e complicati calcoli- quei curiosi "segnetti" che erano i caratteri di stampa...
"E allora?" Chiese il popolo.
"Nulla." Risposero gli scienziati; "un vero mistero. Forse un giorno, chissà, con apparecchiature ancora più potenti..."
A nessuno era venuto in mente che potesse contenere un "messaggio", che potesse predisporre la propria mente non a "misurare" ma a "capire", cogliendo il vero senso dell'informazione contenutavi.
Ma tant'è. Dopo un po’, stanchi e delusi, gli scienziati abbandonarono la partita.
Che peccato. Ora quella civiltà è morta... L'hanno uccisa la tristezza della solitudine, la follia della violenza, la disperazione e le malattie dell'anima...
Che peccato. Se solo avessero saputo leggere in quel libro si sarebbero accorti che forse conteneva il segreto per comprendere la più bella storia d'amore che sia mai stata scritta... Vi si raccontava come, grazie a una grande, unica legge, anche i piccoli, insignificanti atomi sono in grado di testimoniare ed insegnarci, con il loro comportamento, che è possibile essere "liberi" senza che da questo si generi anarchia, ma anzi armonia e aiuto reciproco, "felici" senza che da questo si generi egoismo, ma anzi solidarietà e comunicazione, "in pace e nella giustizia" senza che, per ottenere questo, si debba ricorrere ad eserciti o tribunali...
Che peccato. Tanti altri continuano a "misurare" l'universo e forse non hanno imparato a "leggerlo"."
Maurizio Gradellini
Ancora non la conosco di persona, ma ho la sensazione che presto succederà.
Qui c'è un'altra storia che parla di comprensione. L'ha scritta una persona che, forse, inizio a conoscere stasera.
La dedico alla mia mamma.
"C'era una volta una civiltà, molto avanzata tecnologicamente, che conosceva la matematica ma non la scrittura né la poesia. Un giorno, chissà come, gli abitanti trovarono per caso un "oggetto" mai visto. Era un libro. Solo un libro. Ma che strana cosa non è mai un libro per chi non sa leggere.
Gli scienziati si precipitarono e, portatolo con ogni cautela nei loro laboratori, iniziarono a pesarlo, a misurarne, con la massima precisione possibile, lunghezza, larghezza, spessore, a contarne le pagine, a radiografarlo, ad analizzarne chimicamente carta e inchiostro, a collegare statisticamente tra loro -mediante raffinati e complicati calcoli- quei curiosi "segnetti" che erano i caratteri di stampa...
"E allora?" Chiese il popolo.
"Nulla." Risposero gli scienziati; "un vero mistero. Forse un giorno, chissà, con apparecchiature ancora più potenti..."
A nessuno era venuto in mente che potesse contenere un "messaggio", che potesse predisporre la propria mente non a "misurare" ma a "capire", cogliendo il vero senso dell'informazione contenutavi.
Ma tant'è. Dopo un po’, stanchi e delusi, gli scienziati abbandonarono la partita.
Che peccato. Ora quella civiltà è morta... L'hanno uccisa la tristezza della solitudine, la follia della violenza, la disperazione e le malattie dell'anima...
Che peccato. Se solo avessero saputo leggere in quel libro si sarebbero accorti che forse conteneva il segreto per comprendere la più bella storia d'amore che sia mai stata scritta... Vi si raccontava come, grazie a una grande, unica legge, anche i piccoli, insignificanti atomi sono in grado di testimoniare ed insegnarci, con il loro comportamento, che è possibile essere "liberi" senza che da questo si generi anarchia, ma anzi armonia e aiuto reciproco, "felici" senza che da questo si generi egoismo, ma anzi solidarietà e comunicazione, "in pace e nella giustizia" senza che, per ottenere questo, si debba ricorrere ad eserciti o tribunali...
Che peccato. Tanti altri continuano a "misurare" l'universo e forse non hanno imparato a "leggerlo"."
Maurizio Gradellini
domenica 6 luglio 2008
Civiltà
"Nella società aborigena, di notte, i giovani vivono insieme. Solo una regola viene imposta: -Non stare con la stessa ragazza per più di tre giorni: lei non è una tua proprietà, né lo sei tu per lei. Devi familiarizzare con tutte le ragazze, così come ogni ragazza deve familiarizzare con tutti i ragazzi, prima di poter scegliere il partner della vita-.
Ebbene, questo sembra assolutamente sano. Prima di scegliere il partner della tua vita, dovrebbe esserti data la possibilità di familiarizzare con tutte le donne e gli uomini possibili.
Per trovare la persona giusta non esiste altra via che l'esperienza."
Dal libro "Con te e senza di te" di Osho
Ebbene, questo sembra assolutamente sano. Prima di scegliere il partner della tua vita, dovrebbe esserti data la possibilità di familiarizzare con tutte le donne e gli uomini possibili.
Per trovare la persona giusta non esiste altra via che l'esperienza."
Dal libro "Con te e senza di te" di Osho
3+0
"Come è bello essere matti". Vivo con un uomo che mi parla così. Un uomo che mi cucina le uova, che si entusiasma per la mia abbronzatura, che ha le mani tre volte più grosse delle mie. In 30 anni mi ha visto cambiare, ma ogni tanto quando lo guardo perplessa si ferma e ride: "hai gli stessi occhi di quando avevi 3 anni".
In fondo 30 è 3 + 0...
E adesso che le nostre vite stanno per cambiare, so che in fondo "nulla cambierà anche se tutto sarà diverso". Quella bimba di 3 anni sarà sempre qui, con lo sguardo perplesso e le guance larghe. E io le voglio un bene dell'anima.
In fondo 30 è 3 + 0...
E adesso che le nostre vite stanno per cambiare, so che in fondo "nulla cambierà anche se tutto sarà diverso". Quella bimba di 3 anni sarà sempre qui, con lo sguardo perplesso e le guance larghe. E io le voglio un bene dell'anima.
sabato 5 luglio 2008
Rimpiango le piantine grasse
Ci sono tante occasioni, un'infinità. A volte si ha la fortuna (o il merito) di avere uno sguardo creativo e di riuscire a vederle.
Se quello sguardo non c'è pazienza. Ma è peccato perdere l'occasione dopo averla vista.
Come le piantine grasse del terrazzo di Caterina: le ho lasciate tutte là dopo aver pensato di prenderne qualche rametto e portarlo qua e moltiplicarle.
Per pigrizia, per malessere, per inerzia. Ho ceduto allo status quo. E invece ora potrei avere nei miei vasi tante piccole foglie panciute e pelosette.
Se quello sguardo non c'è pazienza. Ma è peccato perdere l'occasione dopo averla vista.
Come le piantine grasse del terrazzo di Caterina: le ho lasciate tutte là dopo aver pensato di prenderne qualche rametto e portarlo qua e moltiplicarle.
Per pigrizia, per malessere, per inerzia. Ho ceduto allo status quo. E invece ora potrei avere nei miei vasi tante piccole foglie panciute e pelosette.
venerdì 4 luglio 2008
Al momento debito
Una telefonata può metterci tanto tempo ad arrivare... Anche due anni.
Due anni fa, nella dolcezza inaspettata di un'estate milanese, conosco Paride.
Ci troviamo seduti vicini sui gradini di San Lorenzo e così, come se fosse da sempre, iniziamo a parlare.
Mentre mi racconta della sua famiglia dai nomi strani guardo le sue belle mani che si muovono.
Quel ragazzo mi piace. Subito.
Parliamo di cose banali in un modo superbo. Ci salutiamo.
Qualche sera dopo lo incontro di nuovo. Da una panchina lo chiamo, lui mi vede, torna indietro e ricominciamo a parlare.
Mi accompagna a casa e gli do il mio numero. Spero che mi telefoni, ma il tempo passa e la chiamata non arriva. Con la bici percorro in lungo e in largo la zona delle colonne sperando di rincontrarlo. Tante volte ho l'impressione di vederlo, poi pian piano l'occhio perde l'abitudine e io perdo il ricordo, e nel flusso dimentico anche il suo nome.
Fino a oggi. Il giorno in cui ricevo una sua telefonata.
C'è chi ci mette due mesi prima di cercarti, e chi ci mette due anni.
A ciascuno i suoi tempi.
Due anni fa, nella dolcezza inaspettata di un'estate milanese, conosco Paride.
Ci troviamo seduti vicini sui gradini di San Lorenzo e così, come se fosse da sempre, iniziamo a parlare.
Mentre mi racconta della sua famiglia dai nomi strani guardo le sue belle mani che si muovono.
Quel ragazzo mi piace. Subito.
Parliamo di cose banali in un modo superbo. Ci salutiamo.
Qualche sera dopo lo incontro di nuovo. Da una panchina lo chiamo, lui mi vede, torna indietro e ricominciamo a parlare.
Mi accompagna a casa e gli do il mio numero. Spero che mi telefoni, ma il tempo passa e la chiamata non arriva. Con la bici percorro in lungo e in largo la zona delle colonne sperando di rincontrarlo. Tante volte ho l'impressione di vederlo, poi pian piano l'occhio perde l'abitudine e io perdo il ricordo, e nel flusso dimentico anche il suo nome.
Fino a oggi. Il giorno in cui ricevo una sua telefonata.
C'è chi ci mette due mesi prima di cercarti, e chi ci mette due anni.
A ciascuno i suoi tempi.
giovedì 3 luglio 2008
Cucinamare
Oggi ho fatto le melanzane alla parmiggiana, tipico piatto estivo.
Ce ne siamo mangiati una teglia intera in tre.
In cucina è come in amore: quando smetti di avere paura, tutto diventa buono.
Ce ne siamo mangiati una teglia intera in tre.
In cucina è come in amore: quando smetti di avere paura, tutto diventa buono.
mercoledì 2 luglio 2008
Sincronie
Stasera sono uscita e ho fatto 7 incontri casuali. Dico... 7!! Praticamente volevo star fuori un'oretta e invece è da 2 ore e mezzo che sono in giro.
Mi chiedo... perché?
In stazione in partenza per l'Elba mi siedo di fronte a un ragazzo pakistano che inizia a parlarmi e mi dice: "appena ti ho visto ho pensato che sei uguale a una mia parente. Se vai in Pakistan nessuno pensa che sei europea".
All'Elba nel magico eremo di S.Caterina conosco Dario, a un certo punto mi guarda e mi dice "tu hai un viso etrusco, non so se sono i capelli o gli occhi ma hai proprio un profilo orientale".
Al cimitero di San Piero all'Elba, cammino con Caterina fra le lapidi. Passa una signora, forse la guardiana del cimitero o forse un angelo, e mi dice: "oh che bella ragazza, sembra un'orientale".
Mi chiedo... perchè?
Mi chiedo... perché?
In stazione in partenza per l'Elba mi siedo di fronte a un ragazzo pakistano che inizia a parlarmi e mi dice: "appena ti ho visto ho pensato che sei uguale a una mia parente. Se vai in Pakistan nessuno pensa che sei europea".
All'Elba nel magico eremo di S.Caterina conosco Dario, a un certo punto mi guarda e mi dice "tu hai un viso etrusco, non so se sono i capelli o gli occhi ma hai proprio un profilo orientale".
Al cimitero di San Piero all'Elba, cammino con Caterina fra le lapidi. Passa una signora, forse la guardiana del cimitero o forse un angelo, e mi dice: "oh che bella ragazza, sembra un'orientale".
Mi chiedo... perchè?
martedì 1 luglio 2008
Faccio finta che sia per me
"Follemente!
Il tuo cuore ferito
di lince appenninica
risale le vette più alte
e giunta alle sorgenti soavi,
scavi follemente di sotto
la terra, con unghiate veloci
a seppellir miti carcasse.
Ora che l'odore di te è svanito
da ogni estremo lembo,
vittima dei bruni capelli lui,
rialza improvviso il capo
tornando alla vita
semplice che fu, tutta la sua vita."
F.
http://www.revista.barcelonareview.com/08/fc.html
Il tuo cuore ferito
di lince appenninica
risale le vette più alte
e giunta alle sorgenti soavi,
scavi follemente di sotto
la terra, con unghiate veloci
a seppellir miti carcasse.
Ora che l'odore di te è svanito
da ogni estremo lembo,
vittima dei bruni capelli lui,
rialza improvviso il capo
tornando alla vita
semplice che fu, tutta la sua vita."
F.
http://www.revista.barcelonareview.com/08/fc.html
Amo un marinaio
Da te ho imparato a non fare benzina al Q8.
Da te ho imparato a lasciare gli occhiali da sole in macchina.
Da te sto imparando che il valore supremo della libertà trascende perfino l'amore.
Da te ho imparato a lasciare gli occhiali da sole in macchina.
Da te sto imparando che il valore supremo della libertà trascende perfino l'amore.
Sul pontile
-perchè ridi?-
-non sei più abituata al mio sorriso? io sorrido sempre-
non è esatto dire che non sono più abituata al tuo sorriso. la verità
è che io non mi sono mai abituata al tuo sorriso, e non mi abituerò
mai.
ogni volta che vedo il tuo sorriso lo vedo per la prima volta.
e ogni volta che lo vedo di nuovo per la prima volta è una vista che
mi lascia senza parole. ogni volta che guardo il tuo sorriso smetto di
respirare e ci entro come ci si tuffa nel mare.
-non sei più abituata al mio sorriso? io sorrido sempre-
non è esatto dire che non sono più abituata al tuo sorriso. la verità
è che io non mi sono mai abituata al tuo sorriso, e non mi abituerò
mai.
ogni volta che vedo il tuo sorriso lo vedo per la prima volta.
e ogni volta che lo vedo di nuovo per la prima volta è una vista che
mi lascia senza parole. ogni volta che guardo il tuo sorriso smetto di
respirare e ci entro come ci si tuffa nel mare.
lunedì 30 giugno 2008
Ritorno
Tornare è sempre più bello di come te lo immagini.
Tornare è l'altra faccia della medaglia del partire.
Finchè guardi la partenza il sentimento che ti accompagna è la nostalgia.
Quando giri il ciondolo e osservi il ritorno sei di nuovo nel Flusso e ti piace farti travolgere.
Qui e ora.
Tornare è l'altra faccia della medaglia del partire.
Finchè guardi la partenza il sentimento che ti accompagna è la nostalgia.
Quando giri il ciondolo e osservi il ritorno sei di nuovo nel Flusso e ti piace farti travolgere.
Qui e ora.
giovedì 19 giugno 2008
Corpo
Che stanchezza primordiale. Il corpo è pe(n)sante, perfino i capelli mi sembrano troppi.
Chissà perchè stasera il mio corpo si sente così...
E' proprio una creatura altra da noi, questo corpo.
Guardo mio padre, imbestialito perchè costretto a vivere su delle gambe che non gli rispondono più, e mi rendo conto di quanto possiamo diventare estranei a noi stessi.
Ho visto corpi di amiche trasformarsi attorno a un altro corpo che si sta formando.
Ho visto la pelle cambiare e capelli cambiare colore, nel tempo che si fa più lento.
Io mi guardo allo specchio, e ogni volta mi riconosco. Ritrovo confini familiari e piccoli segni rassicuranti.
La presenza saltuaria di un nuovo neo basta a confondermi.
Quando tutto cambierà imparerò con l'esperienza che noi non siamo questo. Per quel giorno spero di essere allenata al cambiamento.
Chissà perchè stasera il mio corpo si sente così...
E' proprio una creatura altra da noi, questo corpo.
Guardo mio padre, imbestialito perchè costretto a vivere su delle gambe che non gli rispondono più, e mi rendo conto di quanto possiamo diventare estranei a noi stessi.
Ho visto corpi di amiche trasformarsi attorno a un altro corpo che si sta formando.
Ho visto la pelle cambiare e capelli cambiare colore, nel tempo che si fa più lento.
Io mi guardo allo specchio, e ogni volta mi riconosco. Ritrovo confini familiari e piccoli segni rassicuranti.
La presenza saltuaria di un nuovo neo basta a confondermi.
Quando tutto cambierà imparerò con l'esperienza che noi non siamo questo. Per quel giorno spero di essere allenata al cambiamento.
mercoledì 18 giugno 2008
Mare
Un uomo rapito dal mare.
-Ridammi il mio amore- disse colei che lo aveva come cuore del suo cuore.
-Non posso- rispose il mare -Perchè non so distinguere le mie onde una dall'altra-
Stasera è così... Avrei voglia di diventare mare.
-Ridammi il mio amore- disse colei che lo aveva come cuore del suo cuore.
-Non posso- rispose il mare -Perchè non so distinguere le mie onde una dall'altra-
Stasera è così... Avrei voglia di diventare mare.
lunedì 16 giugno 2008
Gioia
Ho tutto! Ho lo specchio attaccato al muroooooo!!!! Ho lo scheletro di metallo smontato e perfino tagliuzzato per poterlo buttare via comodamente, ho le due lanterne a candela appese in terrazzo... Ho i due quadri che giacevano sul termosifone da mesi appesi alla parete... Ho tutto!!! Una squadra di angeli è arrivata e mi ha aggiustato casa. Che gioia.
Grazie grazie grazie.
Chiedi e ti sarà dato. Troppo vero!
Grazie grazie grazie.
Chiedi e ti sarà dato. Troppo vero!
Sostituzioni
Stamattina la mia tastiera ha deciso di non digitare la 14sima lettera dell'alfabeto. L'iniziale di anda, annolino, orsche, annocchie, er intenderci... Adesso non fa neanche la u e la o accentata e il tasto "invio"... Forse è erchè nel sonno del mattino ho fatto cadere sui tasti un o' di tisana. Adesso vado al grandemilia a comrarne un'altra e già che ci sono la rendo senza fili. Ma rima di lasciarla volevo salutare e onorare questo mio camo di eserienza, su cui ho icchiettato milioni di lettere. Fedele comagna che adesso ha erso qualche tasto... qualche contatto. Anche noi continuamente erdiamo dei link e le nostre sinasi fanno strani salti ballerini... er fortuna che Dio che scrive attraverso di noi è aziente e non sceglie di sostituirci con altri esseri senza fili!
domenica 15 giugno 2008
Correre o camminare?
Ieri pomeriggio una delle infinite me possibili si è infilata la tuta e ha fatto jogging per Modena. La città era così pulita e limpida che veniva voglia di respirarla tutta di corsa. Un'"aria di vetro" rendeva tutti i soliti posti così tersi e brillanti da non crederci. E che odore stupendo. La pioggia fa miracoli!
La me che è collassata nella materia invece ha camminato e pedalato piano. E chiacchierato e contemplato tranquilla tutto quel colore e quella bella luce.
Sono sempre sdoppiata in moduli infiniti e mi perdo continuamente nella vastità del mondo delle possibilità.
Perennemente in bilico tra correre e camminare.
La me che è collassata nella materia invece ha camminato e pedalato piano. E chiacchierato e contemplato tranquilla tutto quel colore e quella bella luce.
Sono sempre sdoppiata in moduli infiniti e mi perdo continuamente nella vastità del mondo delle possibilità.
Perennemente in bilico tra correre e camminare.
sabato 14 giugno 2008
giovedì 12 giugno 2008
Yin e yang
Non riesco a smontare lo scheletro del vecchissimo tendone che è rovinato in terrazzo.
E' inutile, non ci riesco. Capire come funziona la chiave inglese, con quei suoi metallici slittamenti, mi è servito solo per capire un'altra cosa ben più importante: che non ho la forza per svitare quegli enormi bulloni arrugginiti.
Capito questo ho avuto una reazione strana. Mi è venuto da piangere.
Seduta in cima alla scala, tra cacciaviti (inutili) e pinze (altrettanto inutili), mi son sentita sola da morire.
Ecco come degli stupidi tubi di metallo possono farti sentire inadeguata.
Alzo gli occhi e guardo lo specchio ondulato ikea che è appoggiato al muro da più di due anni. Perchè? Perchè non so piantare in quello stesso muro quei diabolici tassellini. Chi l'ha detto che montare le cose ikea è facile? Chi???
Così rifletto: forse le mie lacrime non sono dovute al fatto che vedrò anche domattina inquietanti rami metallici che incombono sulle mie piante.
Forse la verità è che son stufa di fare cose da uomini. Son stufa di trascinare su per le scale sacchi di terra che sembrano pieni di macigni per riempire i vasi. Son stufa di dipingere, anche se coi rulli. Son stufa di portare pesi titanici... Ho buttato il vecchio divano letto e per poco non ci rimango incastrata dentro!
Io mi voglio avvolgere in un foulard, in un abbraccio, in un profumo... Mica nelle doghe in legno di un divano!
E' inutile, non ci riesco. Capire come funziona la chiave inglese, con quei suoi metallici slittamenti, mi è servito solo per capire un'altra cosa ben più importante: che non ho la forza per svitare quegli enormi bulloni arrugginiti.
Capito questo ho avuto una reazione strana. Mi è venuto da piangere.
Seduta in cima alla scala, tra cacciaviti (inutili) e pinze (altrettanto inutili), mi son sentita sola da morire.
Ecco come degli stupidi tubi di metallo possono farti sentire inadeguata.
Alzo gli occhi e guardo lo specchio ondulato ikea che è appoggiato al muro da più di due anni. Perchè? Perchè non so piantare in quello stesso muro quei diabolici tassellini. Chi l'ha detto che montare le cose ikea è facile? Chi???
Così rifletto: forse le mie lacrime non sono dovute al fatto che vedrò anche domattina inquietanti rami metallici che incombono sulle mie piante.
Forse la verità è che son stufa di fare cose da uomini. Son stufa di trascinare su per le scale sacchi di terra che sembrano pieni di macigni per riempire i vasi. Son stufa di dipingere, anche se coi rulli. Son stufa di portare pesi titanici... Ho buttato il vecchio divano letto e per poco non ci rimango incastrata dentro!
Io mi voglio avvolgere in un foulard, in un abbraccio, in un profumo... Mica nelle doghe in legno di un divano!
Rovine
"una ragazza la cui faccia ricorda il crollo di una diga".
Vuol dire che guardi un paio di occhi e tutti i detriti che bloccavano le tue emozioni e le rendevano stagnanti vengono spazzati via. Non è senza dolore, ma è sollievo, liberazione, respiro a polmoni profondi.
E può succedere. Può succedere a ogni angolo di strada, a ogni aperitivo, a ogni viaggio in treno, a ogni semaforo, festa, cena, pranzo, spesa... Può succedere all'incrocio di ogni sguardo.
Non devi fare nulla, semplicemente accade.
E dopo che la diga è sfondata ti stupisci di quanta fatica hai fatto per costruirla, di quanto tempo e sudore e lacrime ci hai impastato dentro. E ti stupisci del fatto che basta il contatto di un istante per buttarla giù.
E sai che quell'istante non avrebbe il valore assoluto che ha, senza tutta quella fatica, quel tempo, quel sudore e quelle lacrime.
Viva gli operai, viva i castori, viva i distruttori.
Vuol dire che guardi un paio di occhi e tutti i detriti che bloccavano le tue emozioni e le rendevano stagnanti vengono spazzati via. Non è senza dolore, ma è sollievo, liberazione, respiro a polmoni profondi.
E può succedere. Può succedere a ogni angolo di strada, a ogni aperitivo, a ogni viaggio in treno, a ogni semaforo, festa, cena, pranzo, spesa... Può succedere all'incrocio di ogni sguardo.
Non devi fare nulla, semplicemente accade.
E dopo che la diga è sfondata ti stupisci di quanta fatica hai fatto per costruirla, di quanto tempo e sudore e lacrime ci hai impastato dentro. E ti stupisci del fatto che basta il contatto di un istante per buttarla giù.
E sai che quell'istante non avrebbe il valore assoluto che ha, senza tutta quella fatica, quel tempo, quel sudore e quelle lacrime.
Viva gli operai, viva i castori, viva i distruttori.
mercoledì 11 giugno 2008
Atlantide
Ho sentito ora questa canzone per la prima volta. E' una canzone triste, ma c'è qui dentro la frase più bella che si possa dire a una donna.
Vediamo se indovinate quello che penso...
Vediamo se indovinate quello che penso...
martedì 10 giugno 2008
Gelsomino
Ma cosa c'è nei fiori di gelsomino... Della droga?
Quel profumo mi manda in estasi, mi inietta un languore dolcissimo.
Respiro adrenalina.
Il gelsomino mi fa felice.
La tristezza in un balcone bianco di gelsomini non si può nemmeno immaginare.
Giugno è favoloso: ovunque il pizzo fine dei gelsomini vela le narici e regala il mistero dell'estate.
L'estate raccontata dai gelsomini è sempre qualcosa di meraviglioso che sta per accadere, ma in cui si è già immersi.
Il gelsomino è renderti conto all'improvviso che sei già nel luogo esatto in cui volevi andare.
Quel profumo mi manda in estasi, mi inietta un languore dolcissimo.
Respiro adrenalina.
Il gelsomino mi fa felice.
La tristezza in un balcone bianco di gelsomini non si può nemmeno immaginare.
Giugno è favoloso: ovunque il pizzo fine dei gelsomini vela le narici e regala il mistero dell'estate.
L'estate raccontata dai gelsomini è sempre qualcosa di meraviglioso che sta per accadere, ma in cui si è già immersi.
Il gelsomino è renderti conto all'improvviso che sei già nel luogo esatto in cui volevi andare.
lunedì 9 giugno 2008
La punta di diamante della squadra
"Va bene, Figlio mio, torna a giocare".
Paramahansa Yogananda scrive che così parla Dio quando i suoi figli si distraggono da Lui. Ma Lui aspetta, sereno, paziente, e li osserva dagli spalti e ogni volta che hanno voglia di ritornare li accoglie a braccia aperte.
Mi piace il modo in cui Paramahansa ama Dio. Mi commuove il modo in cui Gli parla, il modo in cui Lo cerca, il modo in cui Lo ascolta e Lo invita.
Sai, Dio, mi piace questo gioco della Vita, mi diverte così tanto.
E' possibile averTi parte del gioco? Posso conoscerTi direttamente dal centrocampo?
Paramahansa Yogananda scrive che così parla Dio quando i suoi figli si distraggono da Lui. Ma Lui aspetta, sereno, paziente, e li osserva dagli spalti e ogni volta che hanno voglia di ritornare li accoglie a braccia aperte.
Mi piace il modo in cui Paramahansa ama Dio. Mi commuove il modo in cui Gli parla, il modo in cui Lo cerca, il modo in cui Lo ascolta e Lo invita.
Sai, Dio, mi piace questo gioco della Vita, mi diverte così tanto.
E' possibile averTi parte del gioco? Posso conoscerTi direttamente dal centrocampo?
Toilette
In un piccolo bagno romano, mentre scavalco la pisciata di una tartaruga quasi secolare,
nello stiloso appartamento di un architetto modenese dai sanitari di ceramica e legno,
seduta sul mio vater assorta a guardare le piastrelle anni '70 con le grandi margherite blu...
Rifletto sul fatto che sempre, ogni volta che siamo innamorati, pensiamo che il nostro amore sia il più grande di tutti, il più forte, il più bello, il più intenso. Quello unico e irripetibile, che non si può spiegare con le parole, che gli altri non possono capire.
Chissà perchè ci sentiamo in diritto di pretendere quest'eccezionalità. Come se questa esclusiva fosse la garanzia di un valore aggiunto al nostro sentimento.
Non è più bello pensare che si può comunicare, che tutti lo possono intuire, che in fondo proviamo tutti lo stesso amore?
nello stiloso appartamento di un architetto modenese dai sanitari di ceramica e legno,
seduta sul mio vater assorta a guardare le piastrelle anni '70 con le grandi margherite blu...
Rifletto sul fatto che sempre, ogni volta che siamo innamorati, pensiamo che il nostro amore sia il più grande di tutti, il più forte, il più bello, il più intenso. Quello unico e irripetibile, che non si può spiegare con le parole, che gli altri non possono capire.
Chissà perchè ci sentiamo in diritto di pretendere quest'eccezionalità. Come se questa esclusiva fosse la garanzia di un valore aggiunto al nostro sentimento.
Non è più bello pensare che si può comunicare, che tutti lo possono intuire, che in fondo proviamo tutti lo stesso amore?
sabato 7 giugno 2008
Eccezioni
Ancora pioggia. E vernice.
Birra, fonzies e popcorn in una casa nuova e vuota, ancora vergine di ricordi.
Le persone sono come le case: ce le rendono familiari i ricordi che abbiamo con loro.
A eccezione delle Anime compagne: con loro l'intimità è innata e non ha bisogno del pretesto del ricordo.
Birra, fonzies e popcorn in una casa nuova e vuota, ancora vergine di ricordi.
Le persone sono come le case: ce le rendono familiari i ricordi che abbiamo con loro.
A eccezione delle Anime compagne: con loro l'intimità è innata e non ha bisogno del pretesto del ricordo.
giovedì 5 giugno 2008
La più bella notte d'amore è quella che dobbiamo ancora trascorrere
Ho un Amore bellissimo. Eterno, illimitato.
Qui, dentro di me, ogni atomo vibra al suono di una musica dimenticata da tanto tempo. Una musica antica, che ho udito quando ancora non ero Antonella.
A Luca, che mi ha permesso di ricontattare questa Frequenza Celeste, va la mia gratitudine infinita.
Ti penserò, ti penserò, ti penserò. Ti penserò bene, nel bene. Luce, nella Luce. Ti manderò le preghiere più serene e le intenzioni più gioiose. Pace, fiducia, amore.
E non sarò ancora nemmeno vicina al miracolo che hai fatto per me.
Al modo in cui mi hai guarito.
Luca, la mia Luce.
Qui, dentro di me, ogni atomo vibra al suono di una musica dimenticata da tanto tempo. Una musica antica, che ho udito quando ancora non ero Antonella.
A Luca, che mi ha permesso di ricontattare questa Frequenza Celeste, va la mia gratitudine infinita.
Ti penserò, ti penserò, ti penserò. Ti penserò bene, nel bene. Luce, nella Luce. Ti manderò le preghiere più serene e le intenzioni più gioiose. Pace, fiducia, amore.
E non sarò ancora nemmeno vicina al miracolo che hai fatto per me.
Al modo in cui mi hai guarito.
Luca, la mia Luce.
martedì 3 giugno 2008
Amo il presente
Tornare a Milano e non provare nostalgia.
Questo mi ha dato la misura di quanto io sia cambiata negli ultimi mesi.
Adesso so che è possibile tornare nei nostri luoghi del cuore, che siano città o le braccia delle persone che amiamo, senza che il ricordo risvegli in noi le emozioni del passato.
Questo mi ha dato la misura di quanto io sia cambiata negli ultimi mesi.
Adesso so che è possibile tornare nei nostri luoghi del cuore, che siano città o le braccia delle persone che amiamo, senza che il ricordo risvegli in noi le emozioni del passato.
giovedì 29 maggio 2008
Notte di bozze e pioggia
Amo la pioggia. La amo. Stasera è così.
Questa presenza esterna che bussa e batte contro la casa e le cose mi fa compagnia.
Insieme a lei, potrei leggere per tutta la notte.
Questa presenza esterna che bussa e batte contro la casa e le cose mi fa compagnia.
Insieme a lei, potrei leggere per tutta la notte.
Lezione di umiltà
Non sopporto le scarpe, mi stringono i vestiti addosso, sono insofferente ai confini fisici delle braccia, dei piedi, degli occhi...
Mi sento inadeguata a troppi parametri di riferimento di questo universo. Le unità di misura per me sono distorte: il linguaggio parlato è sopravvalutato, il tempo è sopravvalutato, lo spazio è sopravvalutato. Non riesco a usare le parole, non so comunicare gli squarci di Verità che sento nel Cuore.
Le intuizioni sono frustranti, perchè non possono essere condivise.
La conoscenza può essere dimostrata, l'esperienza deve essere solo vissuta. O forse mi fa comodo pensare così perchè non sono in grado di spiegare.
Mi sento inadeguata a troppi parametri di riferimento di questo universo. Le unità di misura per me sono distorte: il linguaggio parlato è sopravvalutato, il tempo è sopravvalutato, lo spazio è sopravvalutato. Non riesco a usare le parole, non so comunicare gli squarci di Verità che sento nel Cuore.
Le intuizioni sono frustranti, perchè non possono essere condivise.
La conoscenza può essere dimostrata, l'esperienza deve essere solo vissuta. O forse mi fa comodo pensare così perchè non sono in grado di spiegare.
mercoledì 28 maggio 2008
Sole
Come mi sento bene stanotte,
sarà il profumo di gelsomino, la lieve abbronzatura o la mia nuova felpina a righe, non so...
Ma mi sento da Dio.
Penso alla Sardegna, all'Elba, ai mari che mi aspettano fuori e dentro e mi sento serena.
Ci sono valli di solitudini che dobbiamo attraversare prima di raggiungere il nostro vero Cuore, dove Tutto è Uno.
Ma stanotte mi sento a un passo dalla meta.
Lo scrivo perchè lo voglio fissare nel ricordo, che a volte mi sento così.
Lo scrivo per ricordarmi com'è quando c'è il sole, quando pioverà.
sarà il profumo di gelsomino, la lieve abbronzatura o la mia nuova felpina a righe, non so...
Ma mi sento da Dio.
Penso alla Sardegna, all'Elba, ai mari che mi aspettano fuori e dentro e mi sento serena.
Ci sono valli di solitudini che dobbiamo attraversare prima di raggiungere il nostro vero Cuore, dove Tutto è Uno.
Ma stanotte mi sento a un passo dalla meta.
Lo scrivo perchè lo voglio fissare nel ricordo, che a volte mi sento così.
Lo scrivo per ricordarmi com'è quando c'è il sole, quando pioverà.
martedì 27 maggio 2008
lunedì 26 maggio 2008
Alberi
"Non mi piacciono i sensi di colpa. La colpa è il contrario dell'agire."
E l'ha detto una ragazza che all'età di 23 anni ha deciso di salire in cima a una sequoia e di restarci per 2 anni. Si chiama Julia Butterfly Hill e con l'azione ha salvato una foresta secolare.
http://www.verdi.it/document/jhill/6.htm
Noi forse non abbiamo foreste da salvare. E non dobbiamo lottare contro il vento a 140 km orari e contro il freddo e contro la fame.
Però abbiamo dentro all'Anima tante piccole parti di noi che ogni giorno rischiano il disboscamento. Sono i germogli della speranza e dell'amore o i tronchi secolari della paura. Sono i rami dell'accettazione o le foglie dello smarrimento e della solitudine. Sono radici che affondano nel fango e linfa che sale verso il cielo.
Siamo tutto e il contrario di tutto. Non lasciamoci mutilare.
Non permettiamo a nessun taglialegna di scalfire la nostra corteccia.
E l'ha detto una ragazza che all'età di 23 anni ha deciso di salire in cima a una sequoia e di restarci per 2 anni. Si chiama Julia Butterfly Hill e con l'azione ha salvato una foresta secolare.
http://www.verdi.it/document/jhill/6.htm
Noi forse non abbiamo foreste da salvare. E non dobbiamo lottare contro il vento a 140 km orari e contro il freddo e contro la fame.
Però abbiamo dentro all'Anima tante piccole parti di noi che ogni giorno rischiano il disboscamento. Sono i germogli della speranza e dell'amore o i tronchi secolari della paura. Sono i rami dell'accettazione o le foglie dello smarrimento e della solitudine. Sono radici che affondano nel fango e linfa che sale verso il cielo.
Siamo tutto e il contrario di tutto. Non lasciamoci mutilare.
Non permettiamo a nessun taglialegna di scalfire la nostra corteccia.
domenica 25 maggio 2008
Voglio imparare a viaggiare leggera
Stamattina mi sono svegliata con l'urgenza di svuotare casa.
Libero la libreria, libero l'armadio.
Via via via, troppi fili mentali legati a troppi oggetti.
Io voglio imparare a viaggiare leggera.
Libero la libreria, libero l'armadio.
Via via via, troppi fili mentali legati a troppi oggetti.
Io voglio imparare a viaggiare leggera.
Riflessologia
L'uomo dai riccioli d'oro le massaggiava i piedi e intanto le raccontava una favola:
"esistono uomini con cui parlare, netti e stabili come il neo sul fianco del tuo piede destro;
esistono uomini da cui ricevere coccole, morbidi e rosa come i tuoi polpastrelli;
esistono uomini con cui fare l'amore, tormentati e mutevoli come le pieghe che ti solcano le piante dei piedi.
Puoi averli tutti o non volerne nessuno.
Solo l'esperienza può insegnarti ciò che il tuo cuore desidera."
"esistono uomini con cui parlare, netti e stabili come il neo sul fianco del tuo piede destro;
esistono uomini da cui ricevere coccole, morbidi e rosa come i tuoi polpastrelli;
esistono uomini con cui fare l'amore, tormentati e mutevoli come le pieghe che ti solcano le piante dei piedi.
Puoi averli tutti o non volerne nessuno.
Solo l'esperienza può insegnarti ciò che il tuo cuore desidera."
sabato 24 maggio 2008
Ironica, la vita
Una frase... e ti si accende una lampadina che ti rivela un mondo.
E di colpo cambi tu, cambia lui, cambia lei, cambia TUTTO.
Il click di un interruttore e capisci che l'hai vista, sai che viso ha, sai che voce ha.
Dopo più di un mese ti rendi conto che una sera apparentemente innocua, leggera, trasparente, hai conosciuto proprio la ragazza che avrebbe cambiato la tua vita (o che forse già l'aveva cambiata).
Ti presenti a una sconosciuta senza sapere che conosci già l'altra metà del suo cuore.
Come si può essere così inconsapevoli?
Dio quanto mi sento IDIOTA.
E la cosa più buffa è che lei mi è piaciuta un casino.
L'ironia della vita è davvero feroce.
E di colpo cambi tu, cambia lui, cambia lei, cambia TUTTO.
Il click di un interruttore e capisci che l'hai vista, sai che viso ha, sai che voce ha.
Dopo più di un mese ti rendi conto che una sera apparentemente innocua, leggera, trasparente, hai conosciuto proprio la ragazza che avrebbe cambiato la tua vita (o che forse già l'aveva cambiata).
Ti presenti a una sconosciuta senza sapere che conosci già l'altra metà del suo cuore.
Come si può essere così inconsapevoli?
Dio quanto mi sento IDIOTA.
E la cosa più buffa è che lei mi è piaciuta un casino.
L'ironia della vita è davvero feroce.
venerdì 23 maggio 2008
Nuovo lavoro
Oggi mi chiama il ragazzo con gli occhi che brillano e mi dice:
"grazie di cuore"
"per cosa?"
"perchè oggi c'è il sole"
Beh... non ha mica tutti i torti. In effetti è bastato fare due chiacchiere col Capo.
Così, niente. Volevo dirvi che ho trovato il mio nuovo lavoro e da oggi sono la segretaria della Dio & Partners S.p.A. (Società per Angeli).
Se avete richieste da fare passo la voce.
"grazie di cuore"
"per cosa?"
"perchè oggi c'è il sole"
Beh... non ha mica tutti i torti. In effetti è bastato fare due chiacchiere col Capo.
Così, niente. Volevo dirvi che ho trovato il mio nuovo lavoro e da oggi sono la segretaria della Dio & Partners S.p.A. (Società per Angeli).
Se avete richieste da fare passo la voce.
giovedì 22 maggio 2008
Come...
...as you are, as you were, As I want you to be, as a friend, as a friend, as an old enemy. Take your time, hurry up, The choice is yours, DON'T BE LATE. Take a rest, as a friend, as an old memoria, Memoria... Come dowsed in mud, soaked in bleach, As I want you to be, As a trend, AS A FRIEND, as an old memoria, Memoria... And I swear that I don't have a gun, No I don't have a gun, Memoria... And I swear that I don't have a gun. No I don't have a gun... Memoria
Dubbio
Adesso però basta pioggia! Son 4 giorni che vien giù quasi senza sosta.
Si sta svuotando il cielo.
Dio...? Ti sei scordato che siamo a fine maggio? Tra un po' inizia una stagione chiamata estate... E dovrebbe esserci caldo!
Dai che lo sai che scherzo.
Però ti assicuro che qui giù abbiam bisogno di sole...
Non può mica piovere per sempre!
...o si?
Si sta svuotando il cielo.
Dio...? Ti sei scordato che siamo a fine maggio? Tra un po' inizia una stagione chiamata estate... E dovrebbe esserci caldo!
Dai che lo sai che scherzo.
Però ti assicuro che qui giù abbiam bisogno di sole...
Non può mica piovere per sempre!
...o si?
Nell'occhio del ciclone
Grazie per il senso di pace che provo stanotte.
Stupore nel sentire proprio ora calma e silenzio.
Ascolto l'interno, ma il cuore contratto ora tace.
Forse perchè sa che lo ascolto?
Mi sento protetta, mi sento guidata, mi sento così amata.
Sono nell'occhio del ciclone, dove tutto tace.
Sono entrata nel vortice e al di là del muro di vento ho trovato soltanto pace.
Stupore nel sentire proprio ora calma e silenzio.
Ascolto l'interno, ma il cuore contratto ora tace.
Forse perchè sa che lo ascolto?
Mi sento protetta, mi sento guidata, mi sento così amata.
Sono nell'occhio del ciclone, dove tutto tace.
Sono entrata nel vortice e al di là del muro di vento ho trovato soltanto pace.
mercoledì 21 maggio 2008
Voto di ignoranza
La notte porta consiglio...
Da oggi mi impegno a ignorare tutto ciò di cui ieri ho preso atto.
Non è rimozione, non è rifiuto. E' indifferenza.
Ignoro l'abbandono, ignoro la paura, ignoro la mancanza.
Le tre Parche ci sono, è evidente.
Se voglio posso vederle in ogni momento, sedute lì sulle sponde della mia Anima.
Ma da oggi decido di non guardarle. E di non rivolgere loro più una sola parola. Son sicura che prima o poi si annoiano e se ne vanno.
Non sprecherò più un solo filo di energia a sentirmi male.
Io voglio stare bene.
Da oggi mi impegno a ignorare tutto ciò di cui ieri ho preso atto.
Non è rimozione, non è rifiuto. E' indifferenza.
Ignoro l'abbandono, ignoro la paura, ignoro la mancanza.
Le tre Parche ci sono, è evidente.
Se voglio posso vederle in ogni momento, sedute lì sulle sponde della mia Anima.
Ma da oggi decido di non guardarle. E di non rivolgere loro più una sola parola. Son sicura che prima o poi si annoiano e se ne vanno.
Non sprecherò più un solo filo di energia a sentirmi male.
Io voglio stare bene.
Una maga, una strega o un'assassina
Oggi finalmente mi sono arresa.
Oggi ammetto di essere irrimediabilmente innamorata. Poche balle. Questo ora è inequivocabile, irresistibile.
Non posso fare niente per cambiare lo stato delle cose. Non posso cambiare il mio cuore, nè il cuore degli altri.
Sembra stupido capirlo a 30 anni, e invece è una scoperta così devastante che mi toglie il respiro.
Vorrei essere una maga, una strega o un'assassina.
Oggi comprendo l'umiltà, l'impotenza e l'accettazione.
In questo momento non ho la più pallida idea di come uscire da qui.
Respiro, mi guardo le mani, mi guardo la faccia e non so da dove cominciare.
Cominciare da qui. E' l'unico modo possibile.
Cederò alla "tentazione del dolore" o farò del mio meglio per stare bene?
Stasera ho fatto del mio meglio e ci sono riuscita, complice la pioggia, un palco vuoto su una piazza e il ragazzo dagli occhi che brillano.
Stanotte cado in tentazione.
Oggi ammetto di essere irrimediabilmente innamorata. Poche balle. Questo ora è inequivocabile, irresistibile.
Non posso fare niente per cambiare lo stato delle cose. Non posso cambiare il mio cuore, nè il cuore degli altri.
Sembra stupido capirlo a 30 anni, e invece è una scoperta così devastante che mi toglie il respiro.
Vorrei essere una maga, una strega o un'assassina.
Oggi comprendo l'umiltà, l'impotenza e l'accettazione.
In questo momento non ho la più pallida idea di come uscire da qui.
Respiro, mi guardo le mani, mi guardo la faccia e non so da dove cominciare.
Cominciare da qui. E' l'unico modo possibile.
Cederò alla "tentazione del dolore" o farò del mio meglio per stare bene?
Stasera ho fatto del mio meglio e ci sono riuscita, complice la pioggia, un palco vuoto su una piazza e il ragazzo dagli occhi che brillano.
Stanotte cado in tentazione.
lunedì 19 maggio 2008
Libera
Libera la mente, liberaci dal male, libertà di stampa, libertà di parola, libertà di pensiero. Libertà di sbagliare. "Signora libertà signorina anarchia", tana libera tutti! libertà è preziosa, libertà individuale, donne e uomini liberi, amore per la libertà, il prezzo della libertà, parlare di libertà. Essere liberi. Esseri liberi.
domenica 18 maggio 2008
Dolci Ricette
Stanotte ho sognato un bambino che mi dettava la ricetta di una torta al cioccolato.
-Grazie- gli ho detto -Adesso vado a casa, la faccio e te ne porto una fetta.-
Lui è stato molto contento.
Venerdì mi hanno chiesto la ricetta per l'entusiasmo, così ho capito che il sogno di stanotte è la risposta a quella domanda.
Adesso però non me la ricordo.
Va beh, stanotte prima di dormire chiedo al Bambino di tornare. E questa volta prendo nota.
-Grazie- gli ho detto -Adesso vado a casa, la faccio e te ne porto una fetta.-
Lui è stato molto contento.
Venerdì mi hanno chiesto la ricetta per l'entusiasmo, così ho capito che il sogno di stanotte è la risposta a quella domanda.
Adesso però non me la ricordo.
Va beh, stanotte prima di dormire chiedo al Bambino di tornare. E questa volta prendo nota.
sabato 17 maggio 2008
Tre Quadrifogli
Oggi nel vaso del filuferru ho trovato tre quadrifogli.
...Tre!!!
Tre eccezioni della Natura in un tondo di terra di 40 cm di diametro!
Tre esseri speciali che condividono lo stesso spazio...
------------------
NewExp: Ho messo a seccare un quadrifoglio tra le pagine di un libro.
...Tre!!!
Tre eccezioni della Natura in un tondo di terra di 40 cm di diametro!
Tre esseri speciali che condividono lo stesso spazio...
------------------
NewExp: Ho messo a seccare un quadrifoglio tra le pagine di un libro.
venerdì 16 maggio 2008
NewEsp
Esperienze nuove di oggi:
Lavarsi i denti con la mano sinista. Che fatica.
Parlare con un uomo che amo della sua donna (che non sono io). Senza fatica.
Questa è "una sorta di rivoluzione copernicana, un'inversione delle leggi fisiche, un ribaltamento dei processi neuronali, una mutazione antropologica, una reinterpretazione della storia umana dal neolitico ai nostri giorni"
(cit. da Enriko ;-)
Ma quanto sono felice???????????????????????????
Troppo. Mi scoppia il cuore.
Sono davvero libera dentro.
...Tana libera tutti!
Lavarsi i denti con la mano sinista. Che fatica.
Parlare con un uomo che amo della sua donna (che non sono io). Senza fatica.
Questa è "una sorta di rivoluzione copernicana, un'inversione delle leggi fisiche, un ribaltamento dei processi neuronali, una mutazione antropologica, una reinterpretazione della storia umana dal neolitico ai nostri giorni"
(cit. da Enriko ;-)
Ma quanto sono felice???????????????????????????
Troppo. Mi scoppia il cuore.
Sono davvero libera dentro.
...Tana libera tutti!
giovedì 15 maggio 2008
Fine
Oggi è per me la fine di un viaggio.
Ho male alla testa e sono esausta.
Oggi è per me la fine di un viaggio. Bisogna che io lo comprenda bene, per poterne iniziare uno nuovo.
Conosco la trasformazione, ma in questo istante sento il bisogno di entrare dentro la parola "fine".
Ero indecisa se intitolare questo post "Nuovo inizio" perchè ogni fine è sempre un nuovo inizio, ma ho sentito che non sarei stata onesta con me stessa. Perchè la sensazione che provo ora è soprattutto quella della fine, con tutta la struggente nostalgia che comporta.
Riuscirò mai a sentirmi così di nuovo? Questa volta è stato diverso. Riuscirò mai a trovare qualcun altro così ADATTO A ME?
Lo so, lo so... che tutti lo pensano almeno due volte nella vita.
Lo so che poi ti guardi da lontano e sorridi e ti fai tenerezza perchè da lontano vedi quello che ti aspetta dietro l'angolo mentre tu ancora non lo sai e vedi che è così di nuovo perfetto e sai che appena lo incrocerai tutto questo dolore non ti ricorderai neanche di averlo provato.
So TUTTO.
Ma quando sei dentro la parola "fine" hai il diritto di pensare che l'amore per cui stai piangendo sia l'unica, insostituibile, irripetibile emozione al mondo che ti ha mai reso felice e che mai potrà renderti felice.
Adesso voglio lasciare questa lusinga alla Piccola Mè, voglio lasciarla disperare e sfogare e piangere tanto. Perchè tutte le sensazioni hanno diritto di cittadinanza dentro di me.
Io Sono un porto franco.
Ho male alla testa e sono esausta.
Oggi è per me la fine di un viaggio. Bisogna che io lo comprenda bene, per poterne iniziare uno nuovo.
Conosco la trasformazione, ma in questo istante sento il bisogno di entrare dentro la parola "fine".
Ero indecisa se intitolare questo post "Nuovo inizio" perchè ogni fine è sempre un nuovo inizio, ma ho sentito che non sarei stata onesta con me stessa. Perchè la sensazione che provo ora è soprattutto quella della fine, con tutta la struggente nostalgia che comporta.
Riuscirò mai a sentirmi così di nuovo? Questa volta è stato diverso. Riuscirò mai a trovare qualcun altro così ADATTO A ME?
Lo so, lo so... che tutti lo pensano almeno due volte nella vita.
Lo so che poi ti guardi da lontano e sorridi e ti fai tenerezza perchè da lontano vedi quello che ti aspetta dietro l'angolo mentre tu ancora non lo sai e vedi che è così di nuovo perfetto e sai che appena lo incrocerai tutto questo dolore non ti ricorderai neanche di averlo provato.
So TUTTO.
Ma quando sei dentro la parola "fine" hai il diritto di pensare che l'amore per cui stai piangendo sia l'unica, insostituibile, irripetibile emozione al mondo che ti ha mai reso felice e che mai potrà renderti felice.
Adesso voglio lasciare questa lusinga alla Piccola Mè, voglio lasciarla disperare e sfogare e piangere tanto. Perchè tutte le sensazioni hanno diritto di cittadinanza dentro di me.
Io Sono un porto franco.
L'Imperatore
Stanotte non scrivo un messaggio che vorrei scrivere.
Lascio la notte silenziosa invece di fare chiasso emotivo.
Questa è la mia esperienza nuova di oggi.
Finora ho sempre seguito una forza che ho chiamato cuore. Ma poi il cuore qual è? Come si può definirlo? Forse invece finora ho sempre seguito la testa, o l'ego, o gli automatismi di una compulsiva fragilità emotiva. Chi può sapere se era davvero il cuore? La mente mente continuamente, no? E allora fa presto anche a spacciarsi per cuore...
Stanotte sto ferma e zitta. Voglio imparare a tacere, a non reagire. Ho bisogno di calma, di vuoto, di pace. Forse è il cuore che mi suggerisce questo, quello autentico che ama me stessa e non le ombre idealizzate, o forse è la paura dell'eremita capovolto che mi spinge al blocco. Adrenalina in tutto il corpo e muscoli paralizzati pronti allo scatto.
Non so, ma non importa: il vero Imperatore sa ascoltare il silenzio.
Tutto ciò che deve accadere accade.
Lascio la notte silenziosa invece di fare chiasso emotivo.
Questa è la mia esperienza nuova di oggi.
Finora ho sempre seguito una forza che ho chiamato cuore. Ma poi il cuore qual è? Come si può definirlo? Forse invece finora ho sempre seguito la testa, o l'ego, o gli automatismi di una compulsiva fragilità emotiva. Chi può sapere se era davvero il cuore? La mente mente continuamente, no? E allora fa presto anche a spacciarsi per cuore...
Stanotte sto ferma e zitta. Voglio imparare a tacere, a non reagire. Ho bisogno di calma, di vuoto, di pace. Forse è il cuore che mi suggerisce questo, quello autentico che ama me stessa e non le ombre idealizzate, o forse è la paura dell'eremita capovolto che mi spinge al blocco. Adrenalina in tutto il corpo e muscoli paralizzati pronti allo scatto.
Non so, ma non importa: il vero Imperatore sa ascoltare il silenzio.
Tutto ciò che deve accadere accade.
mercoledì 14 maggio 2008
Centro
Al Centro di Gravità Permanente.
A chi il centro non lo vuole, perché ama la forza centrifuga.
A chi vorrebbe essere forza centripeta, ma non può.
A tutti quelli che il centro lo stanno cercando...
-----------------------------
Esperienza nuova di oggi: ho comprato una coppetta di gelato e l'ho portata a mia zia. Vi giuro che non ho mai fatto niente di così nuovo in vita mia...
A chi il centro non lo vuole, perché ama la forza centrifuga.
A chi vorrebbe essere forza centripeta, ma non può.
A tutti quelli che il centro lo stanno cercando...
-----------------------------
Esperienza nuova di oggi: ho comprato una coppetta di gelato e l'ho portata a mia zia. Vi giuro che non ho mai fatto niente di così nuovo in vita mia...
martedì 13 maggio 2008
Giocare col Flusso
Ok, mi è venuta un'idea.
E' un gioco.
Non so ancora se per indirizzare o per distrarre la mente. In ogni caso per cavalcare la tigre può essere utile indossare un berretto a sonagli.
Io voglio assecondare il flusso. E il flusso cos'è? Cambiamento incessante. E allora io mi voglio allenare.
Ecco come funziona il gioco: fare ogni giorno un'esperienza nuova.
Piccola, grande, non importa. Ci sono solo tre regole:
1) L'esperienza deve essere assolutamente nuova. (Per es. non vale leggere un nuovo libro o guardare un nuovo film, però vale leggere un libro in un luogo diverso - il tetto, il parco...- o andare al cinema da soli per la prima volta).
2) Le esperienze nuove non sono cumulabili, perchè il Flusso non fa scorte. (Quindi se per es. un giorno si è benedetti e si fanno per caso o per idea più esperienze nuove non vale tenerle buone per i giorni di scarsa fantasia).
3) Si può copiare: tanto la nostra esperienza sarà sempre diversa da quella che hanno fatto gli altri.
Giochiamo?
------------------------------
La mia esperienza nuova di oggi è lo smalto rosso. Queste unghie colorate che zampettano sulla tastiera bianca non sembrano neanche le mie. E sono bellissime.
E' un gioco.
Non so ancora se per indirizzare o per distrarre la mente. In ogni caso per cavalcare la tigre può essere utile indossare un berretto a sonagli.
Io voglio assecondare il flusso. E il flusso cos'è? Cambiamento incessante. E allora io mi voglio allenare.
Ecco come funziona il gioco: fare ogni giorno un'esperienza nuova.
Piccola, grande, non importa. Ci sono solo tre regole:
1) L'esperienza deve essere assolutamente nuova. (Per es. non vale leggere un nuovo libro o guardare un nuovo film, però vale leggere un libro in un luogo diverso - il tetto, il parco...- o andare al cinema da soli per la prima volta).
2) Le esperienze nuove non sono cumulabili, perchè il Flusso non fa scorte. (Quindi se per es. un giorno si è benedetti e si fanno per caso o per idea più esperienze nuove non vale tenerle buone per i giorni di scarsa fantasia).
3) Si può copiare: tanto la nostra esperienza sarà sempre diversa da quella che hanno fatto gli altri.
Giochiamo?
------------------------------
La mia esperienza nuova di oggi è lo smalto rosso. Queste unghie colorate che zampettano sulla tastiera bianca non sembrano neanche le mie. E sono bellissime.
Rinvaso
Ho appena rinvasato la chicas!
Nel suo vaso non c'era più spazio: quando l'ho estratta da lì radici bianche e nude si allungavano lungo i bordi in un groviglio di vita.
Adesso è in un vaso gigante, pieno di terra nuova.
Avrà spazio per espandersi sotto, a destra, a sinistra. E in alto crescerà la sua noce.
Vorrei tanto poter rinvasare anche il mio cuore :-)
Nel suo vaso non c'era più spazio: quando l'ho estratta da lì radici bianche e nude si allungavano lungo i bordi in un groviglio di vita.
Adesso è in un vaso gigante, pieno di terra nuova.
Avrà spazio per espandersi sotto, a destra, a sinistra. E in alto crescerà la sua noce.
Vorrei tanto poter rinvasare anche il mio cuore :-)
lunedì 12 maggio 2008
La ricerca di Te
"A Tie
Babbu de su tempus
Mastru de amore
Segnore ‘e sa luche
Mere ‘e sa vida…
A Te
Che accogli il mio canto insicuro
Dolce le sere di quiete
Muto nella notte dell’inconscio
Il mio profondo essere obbedisce
A Te
Che cogli il mio frutto immaturo
Acerba è la mia ragione
Trema al primo sibilo di vento
E cade nell’oblio del non-Ricordo
Di Te
Portami oltre il pensiero
Aldilà del mistero
Aiuta la mia Essenza a andare via da ogni idea
Invitami ogni giorno alla ricerca di me
La ricerca di Te
Io e Te
Tra galassie e foreste
Uccelli alla bruma dell’alba
I pesci negli abissi degli oceani
Io penso col pensiero d’un bambino
A Te
Con quelli che sanno ascoltarTi
Con quelli che sanno vederTi
Con tutte le creature della luce
Accendo la scintilla nella notte
Con Te
Portami oltre il pensiero (Leami sos pensamentos)
Aldilà del mistero (Juchemi in sos misterios)
Aiuta la mia Essenza a andare via da ogni idea
Invitami ogni giorno alla Ricerca di me
La Ricerca di Te
Leami sos pensamentos (Portami oltre il pensiero)
Juchemi in sos misterios (Aldilà del mistero)
Lea tambene s’ispiritu
E cando mi ides chirchende a mie…
So chirchende a Tie
Chirchende a Tie
La Ricerca di Te..."
I Tazenda
ll clown
"La gioia rassomiglia a un fiume: nulla ferma il suo corso.
A me pare sia questo il messaggio che il clown si sforza di trasmetterci:
che dovremmo mescolarci all'incessante fluire, al moto,
non fermarci a riflettere, a confrontare, ad analizzare, a possedere,
ma scorrere senza tregua e senza fine come una musica inesauribile.
Questo è il dono della rinuncia.
Il clown lo fa simbolicamente. Sta a noi farne una realtà."
H. Miller da "Il sorriso ai piedi della scala"
A me pare sia questo il messaggio che il clown si sforza di trasmetterci:
che dovremmo mescolarci all'incessante fluire, al moto,
non fermarci a riflettere, a confrontare, ad analizzare, a possedere,
ma scorrere senza tregua e senza fine come una musica inesauribile.
Questo è il dono della rinuncia.
Il clown lo fa simbolicamente. Sta a noi farne una realtà."
H. Miller da "Il sorriso ai piedi della scala"
sabato 10 maggio 2008
Maschere
L'uomo del palcoscenico è l'uomo più triste.
L'uomo del palcoscenico è l'uomo più solo.
Le sue parole sono copioni, i suoi gesti la mimica di un saltimbanco.
I suoi spettatori applaudono rapiti, perchè l'uomo del palcoscenico sa come soddisfare anche il pubblico più esigente.
Versatile, trasformista, sorprendente,
l'uomo del palcoscenico ti dice sempre ciò che vuoi sentire con l'illusione di stupire.
Perchè l'uomo del palcoscenico conosce ogni spettatore e adora compiacere.
E' la sua strategia per mendicare amore.
Ma quando in teatro si spengono le luci l'uomo del palcoscenico non può togliersi i costumi.
Dietro le quinte, riflesse nello specchio, ammiccano cento coppie d'occhi:
lucenti, brillanti, rossi, azzurri, terrificanti, arabi, cinesi, senegalesi, sereni, cerchiati, giovani, vecchi, irritati, tristi, felici, arrabbiati...
L'uomo del palcoscenico li osserva, li studia, li interroga: "Occhi miei, quali siete?"
Ma dallo specchio nessuno risponde.
Per ottenere un po' d'amore l'uomo del palcoscenico si è dimenticato di essere.
Il vero attore vive la vita, l'uomo del palcoscenico non sa vivere altro che la scena.
L'uomo del palcoscenico è l'uomo più solo.
Le sue parole sono copioni, i suoi gesti la mimica di un saltimbanco.
I suoi spettatori applaudono rapiti, perchè l'uomo del palcoscenico sa come soddisfare anche il pubblico più esigente.
Versatile, trasformista, sorprendente,
l'uomo del palcoscenico ti dice sempre ciò che vuoi sentire con l'illusione di stupire.
Perchè l'uomo del palcoscenico conosce ogni spettatore e adora compiacere.
E' la sua strategia per mendicare amore.
Ma quando in teatro si spengono le luci l'uomo del palcoscenico non può togliersi i costumi.
Dietro le quinte, riflesse nello specchio, ammiccano cento coppie d'occhi:
lucenti, brillanti, rossi, azzurri, terrificanti, arabi, cinesi, senegalesi, sereni, cerchiati, giovani, vecchi, irritati, tristi, felici, arrabbiati...
L'uomo del palcoscenico li osserva, li studia, li interroga: "Occhi miei, quali siete?"
Ma dallo specchio nessuno risponde.
Per ottenere un po' d'amore l'uomo del palcoscenico si è dimenticato di essere.
Il vero attore vive la vita, l'uomo del palcoscenico non sa vivere altro che la scena.
venerdì 9 maggio 2008
giovedì 8 maggio 2008
Insalata mista
Cetrioli, pomodori, fagioli cannellini, rucola, lattuga, aglio aneto.
Buoni propositi, rimpianti, entusiasmo, nostalgia, appagamento, senso di libertà.
Che profumo, questa vita!
Buoni propositi, rimpianti, entusiasmo, nostalgia, appagamento, senso di libertà.
Che profumo, questa vita!
Giungla
E stasera l'abbiamo trascorsa in una casetta azzurra e arancione. A parlare di fisica quantistica, di masochismo, di tarocchi, di Gesù, di mariuana... Guardo parlare due dei miei specchi più limpidi e mi sento bene. Guardo i loro infiniti capelli rossi e neri, strade impeccabili verso la Vita. Lungo quei loro capelli diritti sale Kundalini, dai fianchi fino alla fronte.
Guardo il ragazzo con gli occhi che brillano e vedo un modo bello di interpretare la Vita: fatto di Segni, sogni, lampi di intuizione.
Guardo Giò e rido. Lui è sempre un po' più su, un po' più in alto. Non so dove ma è così.
E poi c'è Willy.
Starei bene, starei così tanto bene. Se non avessi la struggente nostalgia di sentire vicino al mio orecchio, dietro, quasi dentro, il basso e cavernoso ringhio di un leone.
Passa, lo so che passa.
Adesso vado a letto e non voglio pensarci più. Questa mente che scalpita e recalcitra io la voglio dominare.
ECCO COME IL LEONE MI PORTO' A CAVALCARE LA TIGRE
Guardo il ragazzo con gli occhi che brillano e vedo un modo bello di interpretare la Vita: fatto di Segni, sogni, lampi di intuizione.
Guardo Giò e rido. Lui è sempre un po' più su, un po' più in alto. Non so dove ma è così.
E poi c'è Willy.
Starei bene, starei così tanto bene. Se non avessi la struggente nostalgia di sentire vicino al mio orecchio, dietro, quasi dentro, il basso e cavernoso ringhio di un leone.
Passa, lo so che passa.
Adesso vado a letto e non voglio pensarci più. Questa mente che scalpita e recalcitra io la voglio dominare.
ECCO COME IL LEONE MI PORTO' A CAVALCARE LA TIGRE
martedì 6 maggio 2008
Mi piace
Stasera c'è già odore di estate, delle feste all'aperto. Questo odore da dieci anni mi riporta al 15 giugno. A una festa con i fuochi d'artificio che si specchiano in una piscina. Alle gite notturne a Villa Sorra, alle pizze seduti per terra sui gradini del vecchio Alberghini, in via Moreali. Questo odore mi riporta sempre all'inizio di un grande amore. E' buono questo odore di terra e di acqua dei giardini, del sole che si riposa.
Mi piace adesso che le giornate sono lunghe uscire in terrazzo la sera e dare l'acqua alle piante: il gelsomino, il glicine, il "filu ferru", le calle ingiallite, e altri fiori stropicciati di cui non ricordo il nome.
Mi piace il rumore che fa l'acqua nel grande secchio quando la tiro su con la piccola ciotolina verde. Non la faccio uscire direttamente dal tubo: il rumore della gomma è poco poetico, mentre presa così, piano piano, ha un suono dolce. E le piante bevono a piccoli sorsi.
Mi piace questa stagione, in cui posso lavorare con le finestre aperte e respirare la sera. Mi riporta alle notti di studio prima degli esami.
Mi piace questa stagione, perfetta per l'inizio di un grande amore.
Ma stasera anche il mio cuore si riposa, come il sole.
Mi piace adesso che le giornate sono lunghe uscire in terrazzo la sera e dare l'acqua alle piante: il gelsomino, il glicine, il "filu ferru", le calle ingiallite, e altri fiori stropicciati di cui non ricordo il nome.
Mi piace il rumore che fa l'acqua nel grande secchio quando la tiro su con la piccola ciotolina verde. Non la faccio uscire direttamente dal tubo: il rumore della gomma è poco poetico, mentre presa così, piano piano, ha un suono dolce. E le piante bevono a piccoli sorsi.
Mi piace questa stagione, in cui posso lavorare con le finestre aperte e respirare la sera. Mi riporta alle notti di studio prima degli esami.
Mi piace questa stagione, perfetta per l'inizio di un grande amore.
Ma stasera anche il mio cuore si riposa, come il sole.
lunedì 5 maggio 2008
To my gorgeous girls
Noi che siamo splendide, luminose e glitterate,
dolci, profumate, morbide e pazze,
creative, solari, divertenti,
spettinate, curiose, tenere e voraci.
Noi che ascoltiamo i Segni, abbiamo 101 desideri e siamo così sagge da assecondare il flusso.
Noi che siamo troppo troooppo fighe.
Noi che vogliamo stare bene!!!
GLORIA A NOI
dolci, profumate, morbide e pazze,
creative, solari, divertenti,
spettinate, curiose, tenere e voraci.
Noi che ascoltiamo i Segni, abbiamo 101 desideri e siamo così sagge da assecondare il flusso.
Noi che siamo troppo troooppo fighe.
Noi che vogliamo stare bene!!!
GLORIA A NOI
domenica 4 maggio 2008
Attraverso di te ho imparato...
...a fare il caffè, ad andare avanti e indietro con il lettore cd senza cambiare canzone.
Attraverso di te ho imparato che ho dentro di me una fonte inesauribile di Amore,
che i confini sono sacri,
che il silenzio guarisce.
Attraverso di te ho imparato che l'amore non può vibrare dove vibra la paura,
che oltre la paura c'è la centratura,
che la chiarezza arriva sempre dopo il caos.
Attraverso di te ho imparato che mi merito la serenità.
Attraverso di te ho imparato che voglio al mio fianco un polo di ricentralizzazione energetica ed emozionale.
"Io ti aspetto come ogni sera, per parlarti dell'Eternità".
Attraverso di te ho imparato che queste sono le parole che voglio ascoltare dall'uomo che Amo.
Grazie, perchè attraverso di te ho conosciuto i miei desideri.
Attraverso di te ho imparato che ho dentro di me una fonte inesauribile di Amore,
che i confini sono sacri,
che il silenzio guarisce.
Attraverso di te ho imparato che l'amore non può vibrare dove vibra la paura,
che oltre la paura c'è la centratura,
che la chiarezza arriva sempre dopo il caos.
Attraverso di te ho imparato che mi merito la serenità.
Attraverso di te ho imparato che voglio al mio fianco un polo di ricentralizzazione energetica ed emozionale.
"Io ti aspetto come ogni sera, per parlarti dell'Eternità".
Attraverso di te ho imparato che queste sono le parole che voglio ascoltare dall'uomo che Amo.
Grazie, perchè attraverso di te ho conosciuto i miei desideri.
sabato 3 maggio 2008
IO VIBRO IN SINTONIA COL FLUSSO
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Io vibro in sintonia col Flusso.
Per un soffio
I soffioni di aria calda nei bagni smettono di funzionare sempre un attimo prima che tu abbia le mani completamente asciutte. Ma perchè? Chi riesce a fare questo calcolo così preciso da lasciarti, ogni volta, lievemente ma inevitabilmente insoddisfatta?
venerdì 2 maggio 2008
Varie ed eventuali
Sole, cose da fare.
Un dizionario da aprire, un passaggio da prendere, amici da aspettare.
Sole da prendere, un passaggio da aspettare, amici da fare.
Ma il dizionario è comunque da aprire, perchè quanto è bello, a volte, avere un ordine alfabetico da seguire.
Un dizionario da aprire, un passaggio da prendere, amici da aspettare.
Sole da prendere, un passaggio da aspettare, amici da fare.
Ma il dizionario è comunque da aprire, perchè quanto è bello, a volte, avere un ordine alfabetico da seguire.
giovedì 1 maggio 2008
martedì 29 aprile 2008
Neverending Story
La Palude dei Pensieri Tristi può sparire.
Il Nulla non è mai esistito.
Al loro posto celebriamo la splendente Fantàsia.
Il mio primo desiderio è...
Il Nulla non è mai esistito.
Al loro posto celebriamo la splendente Fantàsia.
Il mio primo desiderio è...
Fuori tempo
La vita scivola, facile e veloce, sul vetro lucido di un piano inclinato.
Il cuore arranca nelle sue eterne contrazioni su una salita di carta vetrata.
Il cuore arranca nelle sue eterne contrazioni su una salita di carta vetrata.
lunedì 28 aprile 2008
Il samurai
Il vero samurai si lancia in battaglia fissando la morte dritta in viso senza abbassare lo sguardo.
Questo è il guerriero che vince più battaglie.
Il samurai mediocre combatte temendo di morire, ed è per questo che probabilmente morirà.
Come è in guerra, così è in amore.
Se decidi di gettare il tuo cuore ad Amore, devi farlo senza timore che venga mangiato.
Se hai paura che venga divorato, il morso di una belva te lo strapperà via al primo balzo.
Questo è il guerriero che vince più battaglie.
Il samurai mediocre combatte temendo di morire, ed è per questo che probabilmente morirà.
Come è in guerra, così è in amore.
Se decidi di gettare il tuo cuore ad Amore, devi farlo senza timore che venga mangiato.
Se hai paura che venga divorato, il morso di una belva te lo strapperà via al primo balzo.
venerdì 25 aprile 2008
Atmosfere
Spazzolino da denti fra le matite sulla scrivania.
Vasellina bianca da spargere con bianche mutande sulle scarpe da lucidare (rigorosamente ogni due giorni).
I miei nuovi occhiali da vista. Montatura nera sobria ma piena di carattere, adatta a chi è avvezza ai gesti volitivi. Come chi sul palco rincorre la palla, se la riprende e poi ricomincia a danzare.
Felpa marrone con cappuccio: familiare e adorato pigiama.
Che dolce e sensazionale meraviglia scoprire in casa straniera tracce del passaggio di chi ami.
Parola d'ordine: R E S I S T E R E!
Vasellina bianca da spargere con bianche mutande sulle scarpe da lucidare (rigorosamente ogni due giorni).
I miei nuovi occhiali da vista. Montatura nera sobria ma piena di carattere, adatta a chi è avvezza ai gesti volitivi. Come chi sul palco rincorre la palla, se la riprende e poi ricomincia a danzare.
Felpa marrone con cappuccio: familiare e adorato pigiama.
Che dolce e sensazionale meraviglia scoprire in casa straniera tracce del passaggio di chi ami.
Parola d'ordine: R E S I S T E R E!
Iscriviti a:
Post (Atom)