lunedì 29 settembre 2008

Adoro

Adoro mettersi in discussione. Ripensare, rivedere.
Telefonare da una stanza all'altra da sotto le coperte, perchè hai cose da dire e ti vuoi scusare ma non hai il coraggio di parlare a facce aperte.
Adoro incontrarsi a metà strada.
Io scendo le scale, tu ti alzi dal letto, ci abbracciamo, ridiamo nella notte.

Con te a fianco che mi fai da specchio son perfetta.

domenica 28 settembre 2008

Non sopporto

Non sopporto scaldare il divano e avere il culo tiepido, che tanto chi se ne frega se fuori fa freddo.
Chi se ne frega se c'è qualcuno in questa piccola modena che arriva di notte da lontano, è stanco e non sa una parola di italiano. Che tanto io son qui col mio televisore e io e lui ci capiamo.

Non sopporto esser partecipe dei problemi del mondo dal trono di un water, che io so cosa vuol dire "profugo" "immigrato" "globalizzazione": leggo tutti i giorni il giornale al gabinetto e son brava a giudicare e a dire "te l'avevo detto".

venerdì 26 settembre 2008

Fiore nel deserto

Dio sia lodato.

Ho finalmente capito come caricare le immagini sul blog.
Ci ho messo 9 mesi. Una gravidanza creativa.


















L'onore della prima foto spetta a qualcosa di raro.

Come un bacio su una cicatrice.

giovedì 25 settembre 2008

"Fai finta che"

"Fai finta che" è lo slogan degli AlcolistiAnonimi.
Fai finta di sentirti amato, fai finta di avere fiducia in te, fai finta di non avere paura.
Cioè comportati come se ti sentissi amato, come se fossi certo delle tue qualità, come se fossi pieno di coraggio.

In effetti, se ti comporti esattamente come se tu fossi quello che non sei, qual è la differenza tra l'esserlo davvero e il non esserlo?
Una dissonanza interiore, credo.
Ma se sei veramente allenato puoi far finta che quella dissonanza non ci sia.

E allora sei, a tutti gli effetti SEI, qualunque persona desideri essere.

martedì 23 settembre 2008

ON AIR

Ieri ho trovato un parcheggio, era a pelo, appena a misura, di quelli che ci entri di culo. Nel farlo mi si è spento il motore due volte e a un certo punto ho avuto la tentazione di rinunciare.
Poi mi si è accesa una lucina: CE LA FAI e alla fine ce l'ho fatta.

Quella lucina è una grande risorsa. Mi si è sempre accesa anche nei momenti meno facili della vita. Una specie di ON AIR: vai, sei in onda, adesso si fa sul serio ed è il momento di mettersi in gioco. Sei in diretta, adesso è il momento di usare il coraggio.
So che ce la fai.

Non so di chi sia la vocina che mi parla in quei momenti, ma mi fa bene ascoltarla e so che ha ragione.
Forse c'è una parte di me che ha una fiducia totale in tutto ciò che sono.
Benedetta lei.

venerdì 19 settembre 2008

Figurine

Ieri per la prima volta in vita mia ho completato un album di figurine.
Una soddisfazione impagabile. Un sogno che si realizza a 30 anni.

Attaccare figurine è un'attività antistress, un automatismo zen, una meditazione.

Le immagini composte son le più difficili: se la linea del disegno è perfetta in un punto, in un altro punto è comunque spezzata, e allora per non far notare troppo la differenza attacchi la figurina a un mm di distanza oppure lasci tutte le linee leggermente non combacianti.

Già da quando sei bimbo la vita ti mette di fronte a grandi compromessi.

Epilogo

Alla fine la pigrizia è stata più forte della fame.
Frittata di zucchine e melanzane.
Alla faccia dei musi gialli.

Discriminazioni

Non è possibile che al cinese non fanno consegna a domicilio per un importo inferiore ai 12 euro!
O sei almeno in 2 oppure sei costretta a strafogarti come un'anatra.
Così io che volevo gli spaghetti alla piastra e 3 involtini plimavela rimango digiuna.

Dio, dove sei? Dov'è la tua giustizia eterna e infallibile?!
Io invoco la spada di fiamme dell'Arcangelo Michele a protezione di tutti i singles.

Anche le pizzerie fanno discriminazioni: minimo 2 pizze se no muovi le tue gambette e te le vai a prendere da solo.
BASTA CON QUESTO RAZZISMO VERSO GLI INDIVIDUALISTI. VOLETE DARCI DA MANGIARE O NO?!
Non abbiam mica solo fame d'amore!

E al supermercato le confezioni piccole costano 1/3 in più e gli sconti son tutti formato famiglia.

Ma dico... chi sta da solo deve per forza diventare obeso?

Così ora son costretta a infilarmi un paio di jeans e a uscire per procacciarmi cibo. Voglio tornare all'età della Pietra, quando gli uomini uscivano dalle caverne a cacciare i mammuth. Saranno stati anche dei primitivi, ma le donne le trattavano coi guanti. Homo sapiens sti cazzi.

lunedì 15 settembre 2008

Vuoto

Sto creando il vuoto attorno a me.
Lascio la maggior parte dei vestiti, lascio quasi tutti i libri, lascio i profumi.

Oggi rileggo tutti i miei diari, dalle elementari fino a un paio di anni fa.
Centinaia di pagine che raccontano la mia vita emotiva.

Rileggo le parole e a distanza di anni ritrovo ciclicamente la stessa intensità nei sentimenti: ogni amore è stato assoluto, totalizzante, unico, di una forza miracolosa.

Sono e non sono.
Io compresente: io scrivo, io leggo, io ricordo, io sento, io dimentico, io elaboro, io assimilo, io biasimo, io comprendo, io temo, io amo.

Io conservo e io brucio.

Ho telefonato al tecnico perchè venga a pulire la canna fumaria. Prevedo una serata di splendida e assoluta solitudine in cui brucerò nel fuoco che trasforma le parole della bambina, della adolescente e della donna che sono stata finora.

Restituisco ai sentimenti che mi hanno nutrito la leggerezza che meritano.

giovedì 11 settembre 2008

mercoledì 10 settembre 2008

Porte

"Certi percorsi vanno fatti in due.
Ci siamo aperti delle porte a vicenda.
Ho sbirciato al di là dello spiraglio, poi ho tentato di richiudere tutto, ma non si può tornare indietro. Ormai quella fessura c'è e non posso far finta di niente.

Senza di te, quella porta non sarei mai riuscito ad aprirla."

Una noce

Un ragazzo dagli occhi di cristallo ha messo una noce nella mia borsetta.
Adesso è scura è morbida. Il tempo permetterà al suo guscio esterno di seccarsi e scivolare via e renderà il suo interno forte.

mercoledì 3 settembre 2008

Nuova

Torno a casa dopo un mese, e mi sembrano anni.
Di più: non mi sembra nemmeno casa.
Non è spiacevole questa sensazione di sentirmi straniera, mi fa capire che potrei vivere ovunque.

Colori troppo forti, odori, rumori accesi. Sono sensibile come un neonato appena uscito dall'utero.

Guardo le cose un tempo familiari con distacco, e so che non appartengo a niente.
Sono libera.