lunedì 7 aprile 2008

Vi ho mandato solo Angeli

"So cosa voglio essere, io so cosa voglio essere!"
annunciò la Piccola Anima sprizzando felicità da tutti i pori.
"Voglio saper perdonare.
Voglio fare Esperienza in questo modo."

"C'è una cosa però che dovresti sapere." rispose Dio.
"Non c'è nessuno da perdonare.
Tutto ciò che ho creato è perfetto.
Non esiste anima che sia meno perfetta di te."

"Accidenti, mi sa proprio che non mi divertirò!
Mi sarebbe tanto piaciuto essere Colui Che Perdona.
Volevo sapere come ci si sente a essere speciali in quel senso."

La Piccola Anima capì, in quel momento, che cosa si prova
a essere tristi.

Ma un'Anima Amica si fece avanti tra la folla e disse:
"Non te la prendere, io ti aiuterò."
"Dici davvero? Ma che cosa puoi fare?"
"Ecco, posso offrirti qualcuno da perdonare!"
"Tu puoi…"
"Certo! Posso venire nella tua prossima vita e fare qualcosa
che ti consentirà di dimostrare la tua indulgenza."

"Ma perchè? Per quale motivo?" chiese la Piccola Anima.
"Sei un Essere di suprema perfezione! Puoi vibrare a una velocità
così grande da creare una Luce tanto splendente
da impedirmi quasi di guardarti!
Che cosa mai potrebbe indurti a rallentare le tue vibrazioni
fino a offuscarle? Che cosa potrebbe spingere te
-che sei in grado di danzare in cima alle stelle
e viaggiare per il Regno alla velocità del pensiero-
a calarti nella mia vita e divenire tanto pesante da compiere
questo atto malvagio?"

"E' semplice", spiegò l'Anima Amica, "perchè ti voglio bene."
Sentendo quella risposta, lo stupore invase la Piccola Anima.
"Non essere tanto meravigliato, Piccola Anima.
Tu hai fatto lo stesso per me. Davvero non ricordi?
Oh, abbiamo danzato insieme molte volte, tu e io.
Nel corso di tutte le età del mondo e di ogni periodo storico,
abbiamo ballato.
Abbiamo giocato per tutto l'arco del tempo e in molti luoghi.
Solo che non te ne rammenti.

"Entrambi siamo stati Tutto. Siamo stati Su e Giu',
la Sinistra e la Destra, il Qui e il La', l'Adesso e il Poi;
e anche maschio e femmina, bene e male:
siamo ambedue stati la vittima e l'oppressore.
Ci siamo incontrati spesso, tu e io, in passato;
e ognuno ha offerto all'altro l'esatta e perfetta opportunità
di esprimersi e di fare Esperienza di Ciò che Siamo in Realtà."

"E quindi", continuò a spiegare l'Anima Amica,
"io verrò nella tua prossima vita e, questa volta,
commetterò nei tuoi confronti qualcosa di veramente terribile,
e allora riuscirai a provare come ci si sente nei panni
di Colui Che Perdona".

"Ma che cosa farai", domandò la Piccola Anima,
leggermente a disagio, "da risultare tanto tremendo?"
"Oh", rispose l'Anima Amica strizzando l'occhio,
"ci faremo venire qualche bella idea".

Poi soggiunse a voce bassa:
"Sai, tu hai ragione riguardo a una cosa".
"E quale sarebbe?"
"Dovrò diminuire alquanto le mie vibrazioni, e aumentare
a dismisura il mio peso per commettere questa brutta cosa.
Mi toccherà fingere di essere ciò che non sono.
E quindi, ti chiedo in cambio un favore."

"Oh, qualsiasi cosa, qualsiasi cosa!" gridò la Piccola Anima,
che intanto ballava e cantava.
"Riuscirò a perdonare, riuscirò a perdonare!"
Poi si rese conto del silenzio dell'Anima Amica e allora chiese:
"Che cosa posso fare per te? Sei davvero un angelo,
sei così disponibile ad accontentarmi!"

"E' naturale che sia un angelo!" li interruppe Dio.
"Ognuno di voi lo è! E rammentatelo sempre:
Io vi ho mandato solo angeli."

A quel punto la Piccola Anima sentì ancora più forte il desiderio
di esaudire la richiesta e chiese di nuovo:
"Che cosa posso fare per te?"
"Quando ti colpirò e ti maltratterò, nell'attimo in cui commetterò
la cosa peggiore che tu possa immaginare,
in quello stesso istante …"

"Si? Si…"
"Dovrai rammentare Chi Sono in Realtà",
concluse l'Anima Amica gravemente.
"Oh, ma lo farò!" esclamò la Piccola Anima, "lo prometto!
Ti ricorderò sempre così come sei qui, in questo momento!"

"Bene", commentò l'Anima Amica, "perchè, vedi, dopo che
avrò finto con tanta fatica, avrò dimenticato Chi Sono.
E se non mi ricorderai per come sono, potrei non rammentarmelo
per un sacco di tempo.
Se mi scordassi Chi Sono, tu potresti addirittura dimenticare
Chi Sei, e saremo perduti entrambi.
E allora avremmo bisogno di un'altra anima che venisse
in nostro soccorso per rammentarci Chi Siamo."

"No, questo non accadrà!" promise la Piccola Anima.
"Io ti ricorderò! E ti ringrazierò per avermi fatto questo dono:
l'opportunità di provare Chi Sono."

Quindi, l'accordo fu fatto.
E la Piccola Anima andò verso una nuova vita,
felice di essere la Luce e raggiante per la parte
che aveva conquistato, la Capacità di Perdonare.

Attese con ansia ogni momento in cui avrebbe potuto fare
questa esperienza per ringraziare l'anima che
con il suo amore l'aveva resa possibile.

E in tutti gli istanti di quella nuova vita,
ogni qualvolta compariva una nuova anima a portare
gioia o tristezza –specialmente tristezza-
ricordava quello che aveva detto Dio.

"Rammentatelo sempre",
aveva affermato con un sorriso,
"Io vi ho mandato solo angeli".

La piccola anima e il sole
Non avere paura del buio, ti aiuterà a trovare la luce
di Neale Donald Walsch
(Sperling & Kupfer Editori)

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