Notte agitata. Troppa vita in corpo allontana il sonno.
Adrenalina e zanzare.
Cose da fare, parole da dire.
Urgenza di comunicare.
Leggo, ma potrei scrivere.
Vorrei dormire.
E invece ancora immagini, accadute o sognate. Volti, situazioni...
Questi corpi sono qui o dove?
Sulla soglia del sonno, mi sveglio a ogni nuovo movimento.
Quando il pensiero fa accelerare ancora il battito.
Condannata ad ascoltare i miei confini, resto qui dentro e mi abituo all'eterna solitudine.
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