giovedì 15 maggio 2008

L'Imperatore

Stanotte non scrivo un messaggio che vorrei scrivere.
Lascio la notte silenziosa invece di fare chiasso emotivo.
Questa è la mia esperienza nuova di oggi.

Finora ho sempre seguito una forza che ho chiamato cuore. Ma poi il cuore qual è? Come si può definirlo? Forse invece finora ho sempre seguito la testa, o l'ego, o gli automatismi di una compulsiva fragilità emotiva. Chi può sapere se era davvero il cuore? La mente mente continuamente, no? E allora fa presto anche a spacciarsi per cuore...

Stanotte sto ferma e zitta. Voglio imparare a tacere, a non reagire. Ho bisogno di calma, di vuoto, di pace. Forse è il cuore che mi suggerisce questo, quello autentico che ama me stessa e non le ombre idealizzate, o forse è la paura dell'eremita capovolto che mi spinge al blocco. Adrenalina in tutto il corpo e muscoli paralizzati pronti allo scatto.

Non so, ma non importa: il vero Imperatore sa ascoltare il silenzio.
Tutto ciò che deve accadere accade.

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