mercoledì 5 marzo 2008

Per la mia compagna di Viaggio

"In ogni cosa ho voglia di arrivare
sino alla sostanza.
Nel lavoro, cercando la mia strada,
nel tumulto del cuore.

Sino all’essenza dei giorni passati,
sino alla loro ragione,
sino ai motivi, sino alle radici,
sino al midollo.

Eternamente aggrappandomi al filo
dei destini, degli avvenimenti,
sentire, amare, vivere, pensare,
effettuare scoperte."

Boris L. Pasternak

Stasera sono così piena di sensazioni che non so se posso trovare un modo adeguato per farle uscire. Ma poi... cosa significa adeguato? Le cose capitano sempre come deve essere, le parole sono sempre quelle esatte che dovevi pronunciare, gli incontri sono sempre perfetti nelle loro magiche e misteriose sincronie.
Tutto ciò che deve accadere accade.
Non abbiamo possibilità di difenderci, non c'è bisogno di erigere muri, barriere, scavare trincee. La Vita non cambia di un grammo il suo peso specifico, anche se noi ci arrabattiamo con alambicchi e bilance, per misurarla o per cercare di trasformare il bronzo in oro. La Vita è autocentrata: misura ogni cm di esperienza con il suo metro unico... Ogni tacca è un km, poi un soffio, un cm è il vuoto, quello dopo la saturazione. E' un parametro indefinibile, che sballa ogni calcolatore.

Per questo stasera mi sento così bene. Se non hai parametri di confronto, non esiste l'errore. L'errore si basa su una aspettativa, se l'aspettativa non c'è, non c'è giudizio, non c'è fallimento... c'è libertà.

Non ho opinioni, non ho convinzioni. La mente è in silenzio.
Stasera mi occupo di sentire.

Sento vicina una presenza antica, che arriva da un tempo che non ricordo e che da 15 anni è compagna di questa vita.

Nessun commento: