martedì 12 febbraio 2008

kcrxkcfvkzzzz

Ebbene, sì. E' ancora lì. Silenzioso e attento a ogni fremito di cuore. Con la sua perversa scatolina nera in mano, che aspetta di captare nell'etere dei pensieri le frequenze più sottili ed elevate per inquinare la trasmissione.
Chi è? Il sabotatore!
Quella piccola macchia nera nello strato più basso dell'anima che cerca di offuscarci la consapevolezza della felicità. E' come il peccato originale, ce l'hanno tutti, si nasce con questa turbolenza al centro del cuore.
Come una patacca di sugo su una tovaglia di lino bianco che profuma di bucato. La candeggina non funziona per lavarla via, ormai è incrostata e te la devi tenere. Puoi nasconderla sotto un piatto o sotto un bicchiere, ma prima o poi torna fuori. Allora la cosa migliore che puoi fare è abituare i tuoi occhi alla sua vista: accanto a un cestino di arance o a una bottiglia di vino rosso può perfino essere intonata. Così, ti siedi a tavola e continui a mangiare, facendo in modo che quella macchia non ti disturbi.
E' difficile, perchè il sabotatore è abile e interferisce con le onde, e cerca di bloccare il segnale. E a volte ci riesce.
A volte ti convince che la felicità che senti non la meriti, che è un errore di assegnazione e che prima o poi qualcuno se la verrà a riprendere. Perchè il sabotatore ha questo di veramente diabolico: ti induce a credere che la tua felicità arriva da fuori... Riesce a convincerti che ti manca qualcosa che è tuo da sempre!
Il sabotatore è un magnifico illusionista: fa scomparire ai tuoi occhi la sostanza stessa di cui sei fatto...
Il sabotatore è un esperto di marketing: riesce a vendere una lampadina a un raggio di Sole.

1 commento:

Per me e spero anche per voi ha detto...

se incontri il mio uccidilo...