giovedì 21 febbraio 2008

A fior di cuore

Il tempo non è lineare, il tempo è ciclico.
Sul divano a casa della Rina è sdraiata una bambina mora. E' notte, è buio, non è casa sua. Lei piange piano. Si sente sola. Ma si vergogna di quelle lacrime e non vuole disturbare. Se qualcuno la sentisse cosa risponderebbe alla domanda "Perché piangi?". Non lo sa. "Il mondo si è dimenticato di me". Nessuno le crederebbe.

Così, hai una relazione e credi di avere a che fare con una persona. Niente di più sbagliato. In quella relazione non si è in due: si è in centinaia, migliaia di persone. E' un'orgia epocale e non sai mai chi ti capita accanto.
Arrivi di fronte a qualcuno, ti fidi. Hai l'intento sincero di offrirgli la parte migliore di te ed essere autentica. Peccato che tu non sei una... sei una quantità infinita di donne. E chi arriverà all'appuntamento non puoi prevederlo.
Ieri sera si è presentata la Bambina Mora. E con lei non puoi fare l'amore. E non puoi usare le parole con leggerezza.
Lei ha l'intuito affinato dei bambini e in più ha paura. Bisogna accarezzarla e scaldarla e cantarle una canzone.

Il punto è questo: non puoi scegliere quale parte di te offrire all'altro. Siamo statuine di pongo e ogni colore è fuso insieme ad altri cento. Ci sono venature più nitide e altre meno definite. Non puoi staccare un pezzo senza fare danni. L'unica cosa che puoi fare è continuare a impastare.

E il tempo ciclico, a ogni nuovo incontro, ti presta il mattarello.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non ci crederai, ma stamattina ho passato due ore a giocare con il pongo... non lo prendevo in mano da 25 anni.

La