giovedì 5 febbraio 2009

inferno-esterno

tutti su questa scacchiera, senza riuscire a vedere se la base è bianca o nera.
energie fresche, energie disperse.
corro senza direzione, e allora capisco che mi posso anche fermare.
lo sguardo è fisso ai piedi, per vedere dove vanno. potrebbe essere altrove?
non so. stasera mi abbandono alla pigrizia.
giro l'angolo di una nuova curva della spirale. la conosco già, m'illudo.
i sorrisi eccessivi mi nauseano, le parole zuccherine, il tono di voce mellifluo.
ronzo sulla carta moschicida, e mi sento morire.
non sono triste.

3 commenti:

Disperso ha detto...

conoscere già la curva della propria spirale.
Kundera scrisse: "Il tempo umano non ruota in cerchio ma avanza veloce in linea retta. È per questo che l'uomo non può essere felice, perché la felicità è desiderio di ripetizione."

Antonella ha detto...

il piccolo tempo umano è lineare, non quello grande, che contempla vite su vite e ti fa ripercorrere ogni curva, sempre più a fondo, sempre più dentro, sempre più vicino al centro della spirale.

non so se "la felicità è desiderio di ripetizione". la felicità mi sembra libera da qualsiasi ricordo.

grazie di.

Disperso ha detto...

il tempo grande, quello che contempla vite su vite, è solo l'illusione del piccolo uomo di far parte di un vasto progetto,immenso come i numeri che non riesce a contare.
L'uomo passa l'intera esistenza a mettere barriere, limiti, contare, selezionare e poi si rifugia nel pensiero dell'infinito.

La felicità non è un sentimento, ma una sensazione che spesso, troppe volte, è legate a cose passate e ad altrui azioni.
Invece di rinnovarla si cerca di ripeterla, ma mai il mondo fa si che si possano ripetere le stesse condizioni.

Un bacio, a te