martedì 23 dicembre 2008

A colazione

- Stanotte ho sognato -
- Cosa? - e strizza la bustina di tè intorno al dito.
- Di fare l'amore con lui. -
Gocce che cadono nella tazza fumante.
- E...? -
- Sembrava vero. Ritrovavo il suo corpo, ed era vero. Mi ricordavo che nessuno è come lui. "Come ho fatto a dimenticarlo?", mi dicevo in sogno... "Come ho fatto?!". Il suo corpo era grande. Era come se io e lui fossimo nati facendo l'amore. Credo che io e lui insieme siamo nati per quello. Solo per quello. Infatti alla fine del sogno piangevo. -
- Perchè? -
- Mi lasciava sola sul letto. Aveva troppe cose da fare, si alzava e andava via. Mi ricordo un dettaglio, prima: io che gli mordo la spalla sinistra mentre guardo la mia bocca nello specchio dell'ascensore. Mi piace. -
- Eravate in ascensore? -
- Per un pezzo del sogno sì. Un ascensore rosso. Poi tutto finiva tra lenzuola bianche. -
- Materiale doc per lo psicanalista. Beviamoci 'sto tè, va'. -

2 commenti:

Per me e spero anche per voi ha detto...

Il tuo cuore è altrove, ma la tua carne dove è?

Antonella ha detto...

voglio che la mia carne sia dov'è il mio cuore. non il contrario.
consegno al mio cuore il potere sulla carne e non permetto che venga spodestato, più.